Come ogni
anno la Pro Loco di Signa ha organizzato una visita guidata fra i
presepi delle famiglie che si sono rese disponibili per presentare ai
vari visitatori ciò che hanno realizzato nelle loro case. Una
ventina di presepi sono stati visitati da una delegazione composta da
membri della Pro Loco, della Giunta Comunale e da appassionati che
hanno potuto godere di realizzazioni veramente interessanti capaci di
dare ulteriore consistenza ad una tradizione di cultura e di fede
profondamente radicata nel nostro territorio. Oltre a quanto
realizzato dalle famiglie grandi presepi sono raccolti in ogni
chiesa, in molti plessi scolastici e negli istituti religiosi; da
segnalare il presepe con personaggi a grandezza naturale allestito
sull'esterno della chiesa di San Lorenzo e il presepe di Lecore
considerato da molti come uno dei più belli e significativi
dell'area fiorentina. Non a caso, senza niente togliere agli abeti,
alle decorazioni e a Babbo Natale, che fra l'altro ha quest'anno
aperto la sua casa nella ex caserma di viale Mazzini, la passione per
il presepe è tornata con forza in un nuovo spirito del Natale che
vede nel suo messaggio religioso di gioia e di pace un aspetto di
nuovo dominante.
sabato 28 dicembre 2013
giovedì 19 dicembre 2013
Auguri!
Con una
vecchia foto del 1958 faccio a tutti gli amici un cordiale augurio di
Buon Natale e di felice anno nuovo. La piazza di Signa, ben
riconoscibile dalla facciata di Palazzo Scaffai, ospitava anche in
anni così lontani momenti belli di una festa che da sempre ha voluto
significare pace e gioia per tutti.
Il Babbo
Natale era il mitico Pierino, quello della ciuchina Aurelia, il
bambino che piange sono io in collo al mio babbo.
Questa
immagine, a me molto cara, vuole accompagnare auguri non certo
formali che sperano di racchiudere in sé il calore di una vera
amicizia.
martedì 17 dicembre 2013
Guglielmo Malato: omaggio a D'Annunzio
L'omaggio
dedicato a Gabriele D'Annunzio da un artista come Guglielmo Malato ha
impreziosito la Sala dell'Affresco del Palazzo Comunale di Signa
offrendo ai numerosi visitatori un percorso figurativo attraverso
opere indimenticabili del grande poeta abruzzese. Grazie al nuovo
allestimento predisposto da Maurizio Catolfi gli spazi del vecchio
archivio storico hanno assunto pienamente la funzione di elegante
centro espositivo capace di accompagnare, sia gli appassionati d'arte
che i comuni frequentatori del Palazzo Comunale, verso itinerari
pittorici belli e suggestivi.
Essere in
questa sala avvolti dalle opere di Guglielmo Malato costituisce
un'esperienza fortissima dal punto di vista emozionale; la precisa
sequenza di riferimenti poetici spinge verso una più profonda
lettura di poesie che sembravano non avere ormai più alcun segreto.
Sino al
prossimo 3 gennaio la mostra sarà visitabile negli orari di apertura
degli uffici comunali
domenica 8 dicembre 2013
Biblioteca comunale: alcune precisazioni su quanto apparso sulla stampa
“Con la
cultura non si mangia”.
Penso che
poche frasi come questa possano esprimere il vuoto di un pensiero che
certo non ha, in questi anni, portato bene all'Italia. Purtroppo
molti esponenti del Centro Destra si sono appiattiti su questo slogan
mortifero facendo un torto ai molti intellettuali presenti nelle loro
fila. Questa affermazione e il sostegno da questa ottenuto in vasti
strati della nostra classe politica hanno costituito un venefico
brodo di coltura che ha visto scuole, musei, biblioteche come
principali vittime di un modello perdente contrario alla stessa
essenza del pensiero occidentale.
Con una
certa soddisfazione ho apprezzato l'interesse che l'amico Gianni
Vinattieri, che fra l'altro si è sempre personalmente dimostrato
lontano da certe posizioni, nutre per la nostra biblioteca comunale.
Ho compreso anche il carattere libero e assolutamente non omertoso
del personale della biblioteca che, alla luce degli ottimi risultati
ottenuti in questi ultimi anni, se esprime un certo malessere verso i
tempi non velocissimi che rallentano la pronta attuazione di una
progettualità già in atto, lo fa esclusivamente credendo nel bene
della biblioteca.
Grazie agli
interventi strutturali realizzati in questi ultimi quattro anni i
metri quadri dedicati alla lettura e ai corsi sono quasi raddoppiati;
sono aumentati anche i metri di scaffalatura che hanno potuto
accogliere un consistente numero di nuove pubblicazioni. In questo
contesto si sono potute sviluppare varie sezioni tematiche con un
conseguente aumento dei libri e delle riviste in abbonamento.
In questi
ultimi anni sono stati rafforzati i canali del sistema
interbibliotecario ed è stato automatizzato il prestito. All'interno
della biblioteca oltre a consolidare la presenza del settore
multimediale sono state predisposte quattro postazioni internet.
Un altro
importante campo di azione si è aperto grazie al rafforzamento del
personale che ha permesso un significativo aumento dell'orario di
apertura portando la nostra biblioteca su livelli superiori a quelli
della media provinciale.
Da questa
rinnovata, positiva, situazione è scaturito un sensibile aumento
delle frequenze; gli stessi prestiti sono praticamente triplicati nel
giro di pochi anni.
In un
contesto simile penso sia inutile ricordare le numerose attività
promozionali che si sono svolte presso la biblioteca e i suoi
annessi: proiezioni, mostre, conferenze, spettacoli teatrali,
concerti, presentazioni di libri hanno contribuito non poco nel
mantenere alta l'attenzione intorno a questo centro culturale.
La crescita
della biblioteca e delle sue sezioni ha chiaramente sottolineato la
primaria esigenza di spazio che una realtà viva e dinamica, ricca di
sempre nuove richieste e forte di circa cento presenze giornaliere,
richiede per potersi ulteriormente sviluppare. La Giunta del comune
di Signa per questo, nonostante la mancanza di fondi dovuta ad una
situazione economica generale non certo esaltante e comunque
indipendente da responsabilità comunali, ha deciso, con apposite
delibere, una serie di interventi che porteranno sia ad un
ampliamento degli spazi di magazzino e di lettura che alla
risistemazione degli esterni. I lavori sono stati già finanziati e
programmati per essere terminati all'interno della presente
legislatura.
Durante il
prossimo mandato amministrativo, con la collocazione del Museo della
Paglia e dell'Intreccio all'interno del Palazzo di via Ferroni e il
probabile spostamento della Sala Consiliare in strutture più vicine
agli uffici del comune, gran parte dell'edificio della Gimasa potrà
essere utilizzato dalla biblioteca che, con questi nuovi spazi potrà
raggiungere il livello ottenuto dalle biblioteche dei comuni di
dimensioni più grandi. Nei nostri progetti anche la realizzazione di
una nuova viabilità pedonale da via Berti e la realizzazione di un
nuovo e più organico parcheggio.
Chiaramente
giudicare la biblioteca di Signa soltanto da alcune criticità
strutturali può apparire ed è assolutamente ingeneroso. Basta
osservare la quantità di iniziative per la lettura e i numerosi
interventi culturali che ogni giorno animano quello che a ragione può
essere definito il principale centro culturale di Signa per rendersi
conto di quanto in questa struttura viene fatto.
Veder
rilevate criticità di capienza rappresenta per me una grande
soddisfazione: peggiore sarebbe stata l'accusa di mantenere una
cattedrale nel deserto, capace di assorbire fondi e risorse, lontana
dai bisogni dei cittadini e senza effettive ricadute sul nostro
territorio. La biblioteca comunale e il recupero completo della
Gimasa rappresentano per me una priorità assoluta: gli interventi
economici e strutturali già decisi ed in via di realizzazione
costituiscono un percorso operativo voluto fortemente dalla Giunta
Comunale di Signa che ha visto nel rafforzamento di questo centro uno
dei motori di sviluppo della nostra comunità.
sabato 7 dicembre 2013
Un saluto a Nelson Mandela, autore di pace
La scomparsa
di Nelson Mandela segna emblematicamente il passaggio di un'epoca
segnata dalle criticità e dagli orrori del colonialismo.
L'attenzione agli sviluppi della nostra storia recente sono segnati
da un contrastato superamento sia della divisione del mondo in
blocchi ideologici che dell'appropriazione colonialista di ogni parte
della terra in nome spesso di presunte superiorità razziali. Nelson
Mandela ha segnato il passaggio pacifico da un regime caratterizzato
dall'orrore dell'apartheid verso una realtà
sempre complessa ma segnata dai valori del progresso e della
democrazia. Dalla sua scomparsa un pensiero ad altri grandi statisti,
penso a Vàclav Havel, che sono riusciti a spingere il loro paese
verso la libertà evitando vendette e bagni di sangue. Mandela è
stato un grande, vero autore di pace: il tributo che a lui arriva da
ogni parte del mondo ne è il logico riconoscimento.
martedì 3 dicembre 2013
Un modo corretto di fare storia ...
Durante un
importante corso di aggiornamento dedicato agli insegnanti impegnati
nel progetto ESABAC, tenutosi presso la sede del Consolato di Francia
in piazza Ognissanti a Firenze, è stato affrontato il differente
modo di affrontare la storia nei Licei italiani e francesi. In modo
particolare viene rimproverato alla scuola italiana di essere poco
laboratoriale e di muoversi troppo all'interno di rigide gabbie
cronologiche ed evenemenziali. Da parte italiana si osserva invece
che fondamentale per la comprensione storica risulta essere la chiara
delineazione di un quadro storico globale segnato fortemente dai
limiti del tempo e dello spazio. Intorno all'uso degli stessi
documenti il dibattito è aperto ma, di fondo, presi da un valido
confronto culturale e metodologico, rischiamo di non avvertire la
vera entità strutturale di ciò che manca nella scuola per
l'insegnamento della storia: le ore di lezione. Con la “riforma”,
attuata alcuni anni fa sotto la spinta del Ministro Gelmini, le ore
di storia in un liceo scientifico sono scese da tre a due con
programmi praticamente immutati. In questo nuovo contesto le lezioni
non solo sono diventate ancora più cattedratiche ma costringono
spesso a percorsi forzati che alla fine rischiano di divenire
soltanto effimeri esercizi mnemonici. Nel mio Liceo ho avuto invece
modo di provare come si fa un altro tipo di storia lavorando con
attenzione sui nodi storici e facendo trarre propri percorsi
conoscitivi lasciando nelle mani degli studenti documenti e
testimonianze vive. Nello specifico, affrontando il fascismo con la
mia V C, ho portato, all'interno di un tavolo di lavoro composta dai
miei studenti, una quindicina di vecchi libri di vari anni delle
scuole elementari degli Anni Venti e Trenta in modo che da questi
potessero essere tratte quelle informazioni e quei giudizi storici
necessari ad un più dinamico e concreto svolgimento del programma
scolastico. Nella serata di ieri ho portato invece mio padre ad un
incontro fra studenti e genitori sul tema della scelta cui furono
costretti i soldati italiani dopo l'8 settembre. La sua ricostruzione
dei fatti, profonda e interessante in quanto ancora testimonianza
viva, ha destato attenzione e sicuramente i ragazzi presenti
manterranno ricordi abbastanza forti su quanto affrontato ma …
queste due
iniziative costituiscono momenti abbastanza rari di scuola che non
possono rappresentare in alcun modo un'ordinarietà che, a causa
delle poche ore a disposizione, continua ad essere cattedratica ed
evenemenziale schiacciata da compiti ed interrogazioni che spesso
tendono a trasformare gli stessi licei in fabbriche di voti.
Basterebbe poco …...
giovedì 28 novembre 2013
Luis Sepùlveda al circolo Vie Nuove
Il
conferimento del pegaso d'oro, prestigioso riconoscimento della
regione Toscana, a Luis Sepùlveda ha costituito per me e per molti
amici della mia età l'occasione di un ritorno non solo emozionale
verso i fatti del Cile di 40 anni fa. In un modo delicato,
leggermente poetico, Sepùlveda ha ricordato fatti di grande tragicità
nei quali è stato direttamente coinvolto, quale sostenitore attivo
del presidente Allende, sottolineando il valore dell'indissolubile
legame fra libertà e giustizia sociale. Il percorso evocativo di
anni che anche in Italia hanno visto una forte mobilitazione contro
la sanguinaria dittatura di Pinochet mi ha spinto verso una certa
commozione ma anche ad una piena consapevolezza di quanto sia facile,
specialmente per chi non è stato colpito direttamente, dimenticare.
Gli Inti Illimani, Allende, Neruda, Corvalan, la bandiera del Cile
che un tempo sventolava in molte manifestazioni mi sono riapparse
improvvisamente e si sono mischiate alla grande poesia di pace che
Sepulveda fa nascere in ogni sua opera sottolineandone ulteriormente
la grandezza. Dopo questo incontro davvero emozionante al circolo Vie
Nuove, mentre tornavo a casa ho pensato a Signa dove esiste una via
Allende che nessuno conosce e dove, disperso chissà dove, giace
nascosto un grande murales, inneggiante alla libertà, dipinto su
legno nel 1976 da artisti cileni. Sarebbe bello ritrovarlo e, a 40
anni da quei terribili momenti, ricollocarlo in uno spazio pubblico
in onore di Allende e di tutte le vittime di ogni dittatura.
mercoledì 27 novembre 2013
Nel nome di Ernesto Rossi e di Altiero Spinelli la rotonda di Europa
Lo scorso
sabato è stata inaugurata, su via Madre Teresa di Calcutta, la
rotonda di Europa dedicata ai comuni gemellati con Signa. Il sindaco
Alberto Cristianini, insieme alle delegazioni francese e austriaca,
ha voluto con questo atto ricordare i valori alla base dell'Europa.
Non a caso alla base dei grandi stendardi issati in omaggio al
rapporto vero fra Signa e le città di Oberdrauburg e di Maromme è
stata collocata una lapide con una frase tratta dal manifesto di
Ventotene scritto da Ernesto Rossi e Altiero Spinelli nel 1941
durante il periodo di confino trascorso su quell'isola. Europa non è
una semplice addizione di banche, di interessi, di stati: Europa è
pace, amicizia, solidarietà, unione fra popoli che si amano e che si
rispettano. Il percorso tenuto alto da Signa in oltre trenta anni va
e vuole andare in quella precisa, bella, direzione. Nella foto ci
sono io insieme a due amiche di Maromme e di Oberdrauburg.
domenica 24 novembre 2013
Arti, botteghe e mestieri
Oltre mille
visitatori hanno affollato, durante le prime due giornate di
apertura, la Sala dell'Affresco del Palazzo Comunale di Signa in
occasione della mostra “Arti, botteghe e mestieri” organizzata
dall'Associazione Scambi Internazionali di Signa in occasione del
Mercatino natalizio di Oberdrauburg che da oltre un decennio si tiene
a Signa.
In una sala
completamente rinnovata sono stati esposti dodici pregevoli dipinti
secenteschi provenienti dalla Galleria Palatina di Palazzo Pitti e
dal Cenacolo di Andrea del Sarto organizzando un percorso conoscitivo
capace di far immergere il visitatore in un mondo antico illustrato
con piacevoli immagini di vita quotidiana nelle quali si possono
scorgere particolari significativi legati all'arte ed al lavoro.
Viva è
stata la soddisfazione di chi ha potuto apprezzare la bellezza di un
pezzo di Palazzo Pitti trapiantato a Signa, quasi un suggello al
rapporto intenso da sempre esistente fra il territorio signese e
Firenze
Numerosi i
gruppi scolastici che hanno prenotato visite guidate cogliendo
un'occasione di studio non facilmente ripetibile.
domenica 17 novembre 2013
Si concludono gli incontri con la filosofia
Martedì
prossimo si concluderanno con un mio intervento su Artur Schopenhauer
gli incontri con la filosofia di questa sesta, fortunata, edizione
che ha visto, alla presenza di molti appassionati, affrontare
tematiche non sempre comuni. Il bisogno di filosofia è bisogno di
conoscenza, è bisogno di libertà. Oltre il semplicismo delle
chiacchere da bar, che spesso rendono schiavi di pregiudizi, e delle
strutture massificanti del “lo dicono tutti” l'esigenza di andare
oltre e di scavare nella ricerca più complessa di verità nascoste
spesso dentro di noi si va sempre più strada. Per non accontentarsi
di pensieri troppo semplici per essere veri e per essere nostri,
spesso sono indotti da strumenti di comunicazione di massa con
finalità non sempre a noi amiche, è importante una riflessione su
tematiche non sempre alla moda e con l'aiuto di chi certe cose le ha
affrontate prima di noi. Riflettere sui percorsi filosofici di
Gadamer, di Foucault, di Sontag e oltre può aiutarci non nella
conoscenza del pensiero di altri ma nella ricerca e nella scoperta di
un pensiero più nostro.
Nella foto l'incontro su Foucault di Catello Marciano.
venerdì 8 novembre 2013
9 novembre - Festa della Beata Giovanna
Con la Santa
Messa celebrata in onore della Beata Giovanna in occasione della 706°
ricorrenza della sua morte e la visita alle pievi di San Giovanni e
di San Lorenzo si concludono le attività di Signa all'interno del
progetto intercomunale “Il medioevo alle porte di Firenze”
organizzato dai comuni dell'ovest fiorentino. Il 9 novembre per Signa
rappresenta comunque un qualcosa di più importante in quanto ogni
anno in questa data si celebra, nel modo più intimo e più
fortemente religioso, la festa della Beata Giovanna. Rispetto alla
solennità delle manifestazioni del lunedì di Pasqua, nelle quali
sfilano per tre giorni davanti all'urna della Beata migliaia di
fedeli, autorità civili, militari e religiose, la giornata di sabato
viene vissuta in modo molto più discreto dai Signesi. Da quest'anno
l'Amministrazione Comunale sarà presente ufficialmente in questa
cerimonia manifestando, anche simbolicamente il forte legame che
tiene unita Signa alla sua patrona. Parlare di medioevo in questa
occasione non vuol dire seguire manifestazioni esteriori di carattere
storico o folkloristico ma vuol dire avanti tutto immergersi nei
valori identificativi di una comunità e di un mondo che
ininterrottamente da secoli si riuniscono intorno ai valori etici e
religiosi che da sempre la Beata esprime.
Alle 15.30
inizierà un percorso storico artistico guidato da me, fra la pieve
di San Giovanni, il Museo di Arte Sacra e la pieve di San Lorenzo
ripercorrendo la storia e le azioni della Beata Giovanna.
Alle ore
18.00 avrà inizio, nella pieve di San Giovanni, la Santa Messa.
martedì 5 novembre 2013
La foto di Eberl Paoli nel sacrario di Marzabotto
Ho
inviato al comune di Marzabotto la foto e alcune notizie riguardanti
il partigiano signese Eberl Paoli trucidato a Grizzana il 29
settembre del 1944. Le notizie le ho ricavate dal libro “Un ponte
fra due castelli” di Danilo Benelli. Non sono però riuscito ad
avere ulteriori notizie su di lui: se qualcuno ha qualcosa da
aggiungere intorno a quanto è stato scritto da Benelli avrei piacere
di essere contattato. Il Sindaco di Marzabotto, nel ringraziare, ha
comunicato che metterà la foto di Paoli nel sacrario dedicato alle
vittime della strage nazista.
“ …
venne catturato
anche l’operaio Eberl Paoli. Egli, assieme ad altri prigionieri,
venne condotto a scavare trinceramenti nella zona di Porretta Terme,
da cui diversi suoi compagni riuscirono a fuggire. Eberl, però,
essendo febbricitante e fortemente debilitato, dovette restare sulle
montagne, dove si unì ad un gruppo di partigiani della Brigata
«Stella Rossa». A metà di agosto la zona attorno a Vergato, dove
operava la formazione partigiana alla quale si era unito Eberl,
pullulava di tedeschi. Contemporaneamente gli alleati, che avevano
attraversato l’Arno a Pisa, stavano avanzando verso la Lucchesia e
la Versilia. Le condizioni di Eberl continuavano però a peggiorare;
la febbre lo tormentava continuamente, impedendogli di sopportare la
fatica imposta dalle marce attraverso la montagna, che la formazione
partigiana doveva necessariamente affrontare dopo gli scontri armati
con i tedeschi. Ridotto in serie e preoccupanti condizioni venne
perciò ospitato da una famiglia contadina di Grizzana, dove, il 29
settembre, venne trucidato dalle SS, che operavano al comando del
maggiore Reder, il feroce «monco», assieme alle 1.830 vittime della
strage di Marzabotto.”
lunedì 28 ottobre 2013
In ricordo di Carla Guiducci Bonanni
Il Consiglio
Regionale della Toscana ha organizzato una serata in ricordo di Carla
Guiducci Bonanni, indimenticabile, fra le altre importantissime
cariche, assessore alla cultura del comune di Signa. Dopo gli
interventi dei consiglieri Carraresi e Bambagioni la parola è andata
a Gianni Conti in seguito hanno parlato Cipriani degli amici dei
musei, Acidini Luchinat della soprintendenza e il direttore dei musei
vaticani Antonio Paolucci. In conclusione sono intervenuto, a nome
dell'intera comunità signese, per ricordare l'affetto provato da
tutti i signesi nei suoi confronti culminato con la concessione della
cittadinanza onoraria del nostro comune.
domenica 27 ottobre 2013
Ricollocata a Signa la grande pala d'altare del XVI secolo raffigurante la Resurrezione.
Dopo anni di
accurato e difficile restauro una grande pala d'altare, raffigurante
Cristo risorto in mezzo a San Miniato e a San Francesco, è stata
ricollocata nel suo luogo di origine. Di fronte ad una chiesa che non
riusciva a contenere le numerosissime presenze di fedeli e di
appassionati di arte Don Giancarlo Gondolini, accompagnato dal
sindaco di Signa Alberto Cristianini e dalla funzionaria della
Soprintendenza Maria Pia Zaccheddu, ha tolto il velo che copriva il
dipinto mostrando alla sua comunità un'opera che costituisce
soprattutto un oggetto di fede e di culto. Con il ritorno della
Resurrezione si conclude un percorso progettuale iniziato circa tre
anni fa che, nel breve periodo ha riportato restaurate in San Miniato
quattro pregevolissime pale d'altare che arricchiscono sia il valore
artistico che l'impianto religioso di questa chiesa. Nel mio
intervento ho ricostruito il significato e i percorsi alla base di
precise scelte politiche e amministrative tese al recupero e alla
valorizzazione dell'arte e della memoria in tutto il territorio
signese. Oltre al consigliere regionale Paolo Bambagioni e al direttore scientifico del museo di arte sacra di Signa Maria Emirena Tozzi era presente
lo staff operativo del laboratorio di restauro di Gian Maria Scenini.
mercoledì 23 ottobre 2013
Iniziate le serate di Filosofia
Con una
serata ricca e carica di suggestioni Clarissa Panicagli ha iniziato
nel miglior modo possibile gli incontri dedicati alla filosofia nel
presente autunno dal comune di Signa. Di fronte ad un pubblico
numeroso e attento Clarissa ha delineato aspetti attualissimi del
pensiero di Susan Sontag con un'attenzione particolare riservata alla
figura del turismo e alle mane compulsive legate agli scatti
fotografici. Nei prossimi incontri, sempre di martedì, verranno
affrontati personaggi come Gramsci, Gadamer, Foucault e Schopenhauer:
l'Officina Odeon 5 si mostrerà ancora una volta nella sua funzione
di dinamico centro culturale.
lunedì 21 ottobre 2013
Clarissa Panicagli all'Officina Odeon 5
Martedì 22
ottobre alle ore 21.15 ha inizio la nuova serie degli incontri con la
filosofia organizzati dall'assessorato alla cultura del comune di
Signa.
Presso i
locali dell'Officina Odeon 5, in via Santelli al n. 15, Clarissa
Panicagli affronterà “La filosofia e la psicologia del turista”
attraverso il pensiero di Susan Sontag.
domenica 20 ottobre 2013
Liberi di pedalare
Anche
quest'anno, nonostante il mal tempo che ne ha condizionato il rinvio
e lo svolgimento, si è tenuta “Liberi di pedalare”: pedalata
storica sui sentieri della memoria dal Ponte di Signa al Ponte Santa
Trinità. Oltre cento partecipanti hanno percorso i circa cinquanta
chilometri che costeggiano le due sponde dell'Arno toccando i luoghi
maggiormente colpiti dal fronte del 1944. Un mese di vera prima linea
ha portato alla distruzione di molti luoghi simbolo del territorio ad
ovest di Firenze. Il campanile di San Donnino, il ponte di San Mauro,
il Beatino e la zona industriale di Signa, il ponte sull'Arno, la
porta fiorentina della Lastra, il Colombaione di Badia a Settimo, il
campanile di Ugnano e lo stesso centro di Firenze rappresentato
emblematicamente dal ponte Santa Trinità rappresentano soltanto
alcune delle tappe costeggiate dai ciclisti fra i quali erano
presenti gli amministratori comunali di Signa, Lastra, Campi,
Scandicci e Firenze. Sul ponte Santa Trinità il presidente del
consiglio comunale di Firenze Eugenio Giani e l'assessore alla
Cultura del comune di Signa Giampiero Fossi hanno illustrato i motivi
della manifestazione ricordando fra gli altri la figura di Enzo
Desideri, medaglia d'argento alla memoria, soldato del nuovo esercito
italiano e campione di ciclismo, caduto nel 1944 sul fronte
adriatico. “Pedaleremo ancora sulle strade libere d'Italia” le
ultime parole di Desideri che da quasi dieci anni hanno ispirato
questa particolare cerimonia.
mercoledì 16 ottobre 2013
Sabato in biblioteca
Sabato 19
ottobre proseguono le aperture straordinarie della biblioteca
comunale Boncompagno da Signa con una serie di manifestazioni che
dalle prime ore della mattina si succederanno sino alle 24.00. Ogni
spazio della biblioteca sarà aperto e visitabile per tutto il
giorno. Mostre, proiezioni, conferenze contribuiranno a rendere
ancora più vivo un ambiente che negli anni è cresciuto in
continuazione. Migliaia di presenze contribuiscono ogni mese alla
vitalità di un ambiente culturale che, per le sue collezioni e per i
suoi orari di apertura, si dimostra ogni giorno più importante per
la crescita civile di Signa e dei suoi abitanti.
domenica 13 ottobre 2013
Le quinte del Livi nelle miniere di mercurio dell'Amiata
Continua il
percorso di studio del liceo scientifico “Carlo Livi” di Prato
all'interno dell'universo minerario toscano. Sotto la guida del
professor Renato Braga gli studenti delle quinte A e C si sono
avventurati all'interno delle miniere di mercurio del monte Amiata
dove, accompagnati da un esperto minatore, hanno potuto immergersi
nei cunicoli che li hanno portati nel ventre della montagna.
Interessante nella visita anche la parte inerente i laboratori di
chimica e la produzione dal cinabro al mercurio. Gli studenti,
insieme agli insegnanti Fossi, Gori, Pivano, hanno raggiunto Abbadia
San Salvatore dopo alcuni brevi passaggi a Pienza, Bagno Vignoni e
Bagni di San Filippo.
martedì 8 ottobre 2013
Domenica 7 ottobre Passo della Futa
Di
fronte alle decine di migliaia di morti disseminati nei cimiteri di
guerra della nostra Toscana l'amore per la vita diventa forse più
forte. Il mio pensiero non va soltanto verso il dolore e la
sofferenza di chi tragicamente ha perso la vita in modo violento e
non va neanche ai familiari che in modo assurdo hanno perso la
persona amata: il mio pensiero va a tutta la bellezza della vita che
milioni di giovani non hanno potuto cogliere appieno, va ai desideri,
ai sogni, all'amore che in tanti non hanno visto crescere. Penso
anche all'imbarbarimento che probabilmente, sotto la spinta della
paura e di una lotta per la vita, ha trasformato i nobili sentimenti
e i valori di molti in atteggiamenti guidati dalla pura voglia di
vivere ad ogni costo seguendo quella vecchia frase latina : mors tua
vita mea. La guerra rappresenta sempre un qualcosa di terribile e
distruttivo caratterizzato da spinte autodistruttive lontane
dall'essenza stessa dell'umanità. Mentre scendevo la scalinata del
cimitero le parole scritte nel 1958 da Italo Calvino per la canzone
di Sergio Liberovici “Dove vola l’avvoltoio” mi risuonavano
stranamente nella testa.
…Dove vola l'avvoltoio?avvoltoio vola via,
vola via dalla terra mia,
che è la terra dell'amor.
L'avvoltoio andò dal fiume
ed il fiume disse: "No,
avvoltoio vola via,
avvoltoio vola via.
Nella limpida corrente
ora scendon carpe e trote
non più i corpi dei soldati
che la fanno insanguinar".
...
sabato 5 ottobre 2013
Ancora Boccaccio 2006
Lo scorrere
del tempo, con il suo ritmo inesorabile, trascina in velocissimi
vortici pensieri, azioni, fatti che meriterebbero di essere goduti in
tutta la loro interezza.
Ieri sera
alla proiezione dei vecchi filmati su Boccaccio, girati con i ragazzi
delle quarte elementari del 2006, erano presenti alcuni studenti
protagonisti dei film di circa sette anni fa. Vedere come quei
bambini siano diventati ragazzi grandi mi ha fatto un certo effetto
ma ancora più effetto mi ha fatto vedere in ragazzi alla soglia
della maggiore età l'attenzione e l'apprezzamento verso quello che
loro stessi avevano realizzato diversi anni prima. Spesso la sindrome di
Pinocchio domina l'età post adolescenziale: la frase “Com'ero
buffo quand'ero burattino” si insinua nei pensieri di giovani che, per una loro debolezza intrinseca e per il bisogno di essere
altro, disprezzano quello che hanno fatto e quello che sono stati. Attività che non molto tempo prima avevano
appassionato e riempito di orgoglio diventano un qualcosa di ingombrante come se tutto ciò che è stato appartenga ad uno stupido
passato da dimenticare.
I miei studenti sono differenti. Con lo sguardo rivolto verso lo splendore di un presente che si attua ed in marcia verso un futuro ancora più bello i miei vecchi studenti del 2006 mi hanno mostrato l'immagine bella di chi conserva ancora la consapevolezza di avere fatto, ad ogni età, cose importanti. L'essere stati in quarta elementare, soprattutto nella quarta A di Signa, non rappresenta una vergogna ma l'immagine forte di noi che anche in quel momento siamo stati capaci di essere all'altezza di quanto ci veniva offerto dal mondo.
I miei studenti sono differenti. Con lo sguardo rivolto verso lo splendore di un presente che si attua ed in marcia verso un futuro ancora più bello i miei vecchi studenti del 2006 mi hanno mostrato l'immagine bella di chi conserva ancora la consapevolezza di avere fatto, ad ogni età, cose importanti. L'essere stati in quarta elementare, soprattutto nella quarta A di Signa, non rappresenta una vergogna ma l'immagine forte di noi che anche in quel momento siamo stati capaci di essere all'altezza di quanto ci veniva offerto dal mondo.
giovedì 3 ottobre 2013
Dove finisce l'umanità
“Là dove
comincia l'umanità l'uomo si sente parte di una grande famiglia”.
Con questa frase di Enrico Bovio ha inizio la storia della Pubblica
Assistenza di Signa: un'associazione che da oltre cento anni lavora
gratuitamente nei campi dell'assistenza e della solidarietà. Il
principio di umanità come unica grande famiglia è bello, carico di
fascino e alla base dei più profondi valori religiosi e
filantropici.
Oggi, in una
giornata tragica come questa, di fronte all'incapacità e
all'impotenza del nostro Paese e dell'Europa intera, penso con rabbia
e con tristezza a quante vuote parole utilizziamo per definire i
pregi di una civiltà foriera di libertà e di democrazia come la
nostra. Noi, eredi di una storia carica di solidarietà e di
generosità verso gli altri, non possiamo accettare quanto sta
accadendo nel nostro mare. Non possiamo più accettare centinaia di
cadaveri sparsi sulle nostre coste. Non possiamo accettare la sordità
di altri paesi europei che parlano dei morti come se fosse solo un
problema italiano e che non sentono come propri i bisogni di milioni
di uomini attanagliati da miseria, guerra, fame, disperazione .Non
possiamo accettare soprattutto l'impotenza della politica: la
politica è l'arte del possibile. La politica, in un paese libero e
democratico, può e deve intervenire concretamente portando l'intero
occidente ad affrontare come cosa propria quanto avviene nei paesi in
cui sembra essere ormai finita ogni speranza. L'Italia, l'Europa ne
hanno, e ne devono avere, la forza.
lunedì 30 settembre 2013
Boccaccio 2006
Giovedì 3
ottobre, alle ore 21.15, Signa celebrerà il settimo centenario della
nascita di Giovanni Boccaccio con un evento abbastanza particolare.
Nella Salablù del Centro Culturale Boncompagno da Signa verrà
proiettato, per la prima volta intero, il filmato realizzato nel 2006
con i ragazzi dei laboratori del quarto pomeriggio della scuola
primaria “Leonardo da Vinci”. Boccaccio 2006, interamente girato
in varie ambientazioni signesi, ripercorre alcune novelle,
opportunamente rivisitate e sceneggiate, del Decamerone. La cosa più
bella resta però l'impegno e la partecipazione dei ragazzi che di
questa attività didattica sono stati i veri protagonisti. Ad oltre
sette anni di distanza darà sicuramente una certa emozione il
rivedere in azione, con tutta la loro passione e tutta la loro
ingenuità, ragazzi arrivati oggi alla soglia della maggiore età. La
presentazione di questo filmato non vorrà comunque limitarsi ad un
semplice come eravamo ma rappresenterà un sincero omaggio al grande
scrittore toscano che con Signa ha ben più di un legame e ad un
certo modo di fare scuola che nell'Istituto Comprensivo di Signa ha
sempre avuto forza e vitalità. Le novelle interpretate dai ragazzi
sono nell'ordine: Federigo degli Alberighi, Chichibio e la gru, Frate
Cipolla, Calandrino e l'elitropia, Andreuccio da Perugia. Preziosa
come sempre la collaborazione dell'associazione Short Movie Man
Studios.
giovedì 26 settembre 2013
Un in bocca al lupo ai Giovani Democratici di Signa
Mercoledì
scorso si è tenuto, presso il circolo Donizetti, il congresso dei
Giovani Democratici di Signa. Un congresso semplice, pulito, carico
di idee e di volontà. Mi è piaciuto lo spirito di servizio e
l'attenzione verso il territorio che da più parti è emerso. La
frase “Signa dobbiamo meritarcela e Signa si deve meritare noi”
mi è sembrata molto più di uno slogan coniato per l'occasione. Ho
visto la piena consapevolezza di ciò che può essere messo in campo
a servizio della comunità, con l'orgoglio e la forza di proprie
proposte, ma ho visto anche il rispetto per valori comuni a più di
una generazione e la voglia di non ghettizzarsi in circoli chiusi.
Per me
comunque la cosa più bella è stata l'assenza di quelle vuote forme,
mortifere, di carrierismo che troppo spesso si vedono aleggiare anche
in generazioni più giovani che sembrano respirare la fetida aria di
una vecchia “politica che è solo far carriera”.
A Pamela
Calamai e a tutti i giovani democratici di Signa un sincero in bocca
al lupo e un regalo personale: il testo di una delle canzoni più
rivoluzionarie che siano mai state scritte in Italia.
Ho visto
la gente della mia età andare via
lungo le strade che non portano mai a niente,
cercare il sogno che conduce alla pazzia
nella ricerca di qualcosa che non trovano
nel mondo che hanno già, dentro alle notti che dal vino son bagnate,
dentro alle stanze da pastiglie trasformate,
lungo alle nuvole di fumo del mondo fatto di città,
essere contro ad ingoiare la nostra stanca civiltà
e un dio che è morto,
ai bordi delle strade dio è morto,
nelle auto prese a rate dio è morto,
nei miti dell'estate dio è morto...
Mi han detto
che questa mia generazione ormai non crede
in ciò che spesso han mascherato con la fede,
nei miti eterni della patria o dell'eroe
perché è venuto ormai il momento di negare
tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudine e paura,
una politica che è solo far carriera,
il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto,
l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto
e un dio che è morto,
nei campi di sterminio dio è morto,
coi miti della razza dio è morto
con gli odi di partito dio è morto...
Ma penso
che questa mia generazione è preparata
a un mondo nuovo e a una speranza appena nata,
ad un futuro che ha già in mano,
a una rivolta senza armi,
perché noi tutti ormai sappiamo
che se dio muore è per tre giorni e poi risorge,
in ciò che noi crediamo dio è risorto,
in ciò che noi vogliamo dio è risorto,
nel mondo che faremo dio è risorto...
la gente della mia età andare via
lungo le strade che non portano mai a niente,
cercare il sogno che conduce alla pazzia
nella ricerca di qualcosa che non trovano
nel mondo che hanno già, dentro alle notti che dal vino son bagnate,
dentro alle stanze da pastiglie trasformate,
lungo alle nuvole di fumo del mondo fatto di città,
essere contro ad ingoiare la nostra stanca civiltà
e un dio che è morto,
ai bordi delle strade dio è morto,
nelle auto prese a rate dio è morto,
nei miti dell'estate dio è morto...
Mi han detto
che questa mia generazione ormai non crede
in ciò che spesso han mascherato con la fede,
nei miti eterni della patria o dell'eroe
perché è venuto ormai il momento di negare
tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudine e paura,
una politica che è solo far carriera,
il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto,
l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto
e un dio che è morto,
nei campi di sterminio dio è morto,
coi miti della razza dio è morto
con gli odi di partito dio è morto...
Ma penso
che questa mia generazione è preparata
a un mondo nuovo e a una speranza appena nata,
ad un futuro che ha già in mano,
a una rivolta senza armi,
perché noi tutti ormai sappiamo
che se dio muore è per tre giorni e poi risorge,
in ciò che noi crediamo dio è risorto,
in ciò che noi vogliamo dio è risorto,
nel mondo che faremo dio è risorto...
domenica 22 settembre 2013
I mondiali di ciclismo a Signa
Sotto lo
sguardo attento dei nostri carabinieri, della polizia municipale e
dei moltissimi volontari della protezione civile abbiamo potuto
vivere una splendida giornata di sport in un clima talmente bello da
risultare quasi irreale. Lungo la via Pistoiese, a San Piero a Ponti
e all'Indicatore tantissime famiglie e numerosi appassionati hanno
assistito al passaggio di atleti di ogni nazionalità festeggiando
con lunghi applausi lo sforzo e l'impegno profuso dai ciclisti. La
correttezza e l'eleganza del pubblico signese sono stati ampiamente
all'altezza dell'occasione. Lo studio delle eventuali criticità del
percorso e l'organizzazione generale, attenta ma non asfissiante,
hanno permesso risultati che, se verranno confermati nelle prossime
giornate, costituiscono per il nostro territorio e per la nostra
comunità già una piccola vittoria. Oltre alla bellezza delle gare
l'assenza di traffico ha permesso di godere scorci e paesaggi
bellissimi troppo spesso oscurati dai necessari spostamenti che
velocemente dobbiamo fare in macchina ogni giorno. Certo i disagi
provocati da una manifestazione così importante sono ovviamente
numerosi ma ricordare questo mondiale soltanto per cambiamenti nel
traffico o spostamenti di parcheggi sarebbe come guardare il famoso
dito che indica la luna senza vedere la luna.
giovedì 19 settembre 2013
Con le studentesse dell'artistico su "Ricamo italiano illustrato"
Fra le tante
cose strane che possono capitare nella vita non avrei mai pensato di
vedere una mia foto pubblicata su di una rivista di ricamo. Nel
numero di luglio della prestigiosa rivista “Ricamo italiano
illustrato”, a pagina 12, mi si vede mentre parlo al microfono, con
il sindaco al mio fianco, durante una manifestazione culturale. Il
luogo è la piazza di Fiesole, l'occasione è l'inaugurazione di una
mostra organizzata dal museo della paglia in una sala situata sotto
il palazzo comunale, la cosa bella è stata la presenza di ospiti di
grande valore: le mie studentesse del liceo artistico di Montemurlo.
Con grande semplicità, senza spese accessorie, si è dato vita ad un
qualcosa ben più importante della contingenza dell'iniziativa: si è
aperto un rapporto fra enti pubblici, scuola e impresa. Le ragazze,
che hanno sfilato come vere professioniste in mezzo ad una piccola
folla di curiosi e di appassionati, hanno progettato direttamente i
loro abiti che in seguito, con le loro mani e con la loro abilità,
hanno tagliato e cucito. Le foto degli abiti sono state inviate in
seguito a delle imprese di moda presenti nel territorio signese che
hanno costruito cappelli adeguati ai vestiti prodotti. Far entrare in
contatto direttamente scuola e studenti con il mondo dell'Impresa e
della moda penso possa rappresentare una nuova sfida alla terribile
crisi che ci accompagna da anni. Gli studenti, con la loro bravura,
con la loro passione, con la loro gioventù possono oggi immettere,
in mercati sempre più difficili, energie ed idee sicuramente
vincenti.
martedì 17 settembre 2013
I mondiali di ciclismo a Signa
I
campionati mondiali di ciclismo che si svolgeranno fra qualche giorno
a Firenze rappresentano sicuramente una grande occasione di sport e
di visibilità turistica. Anche a livello culturale numerose
sono le occasioni che si presentano a Firenze e nei comuni
interessati alla Corsa. In questo contesto Signa presenterà, presso
la sede della Biblioteca Comunale propone due iniziative che si
affiancano e si completano nell’intento di ricreare le numerose
suggestioni che la bicicletta richiama.
In
biblioteca sarà presente la mostra bibliografica Suola e pedale
questo è il vero ideale… Questa propone uno speciale
percorso di lettura “a due ruote”, con una ricca selezione
di testi sul ciclismo e i suoi campioni, sulla bicicletta come stile
di vita, sul cicloturismo, sulla letteratura che propone storie “in
bicicletta”. Anche dopo il passaggio dei Mondiali questi
suggerimenti di lettura, raccolti in un depliant con più di 70
titoli, costituiranno un’utile guida per chi ama la bicicletta.
Infatti, dopo la fine della mostra bibliografica, questi libri
saranno disponibili in biblioteca per il prestito.
Accompagna
la mostra bibliografica, CYCLO, mostra di artigianato digitale
di Francesco Panichi. Questa propone un suggestivo contorno
iconografico con immagini che partendo dal mondo a due ruote
giungono, nella rielaborazione digitale, ad un coloratissimo inno
all’energia in movimento che caratterizza il ciclismo nelle sue più
diverse modalità.
Ambedue
le mostre verranno inaugurate Sabato 21 Settembre ore 11,30 e
resteranno visibili dal 21 settembre al 5 ottobre 2013
negli
orari di apertura della Biblioteca (Martedì: 9-13/15-19; Mercoledì:
9-13/15-19; Giovedì: 15-19; Venerdì: 9-13/15-19; Sabato: 9-13).
giovedì 12 settembre 2013
Il Crocifisso di via dei Colli torna al suo posto
Domani sera,
alle ore 21.00, partirà dalla grande croce di Marcello Guasti, nei
giardini del crocifisso, una processione finalizzata alla
ricollocazione di un Cristo andato distrutto alcuni mesi fa. La
processione si concluderà davanti all'antico tabernacolo di Via dei
Colli con la rimessa in posa della croce con l'immagine di Gesù in
terracotta realizzata da Carlo Bellini. La cosa particolare è che
l'acquisto della nuova opera è stato fatto direttamente con i soldi
raccolti in Consiglio Comunale. Sindaco, Segretario, Assessori,
Consiglieri Comunali di ogni parte politica si sono autotassati è
hanno permesso il ritorno nella sua originaria collocazione di
un'opera d'arte di grande bellezza e di un oggetto di culto legato
alle più antiche tradizioni signesi. Nella giornata in cui si
ricorda l'esaltazione della Santa Croce il pievano e i fedeli della
parrocchia di Signa saranno accompagnati ufficialmente
dall'Amministrazione e dai Consiglieri di Signa in un percorso che si
concluderà con la restituzione a tutta la comunità signese di
questo importante oggetto di devozione e di storia
mercoledì 11 settembre 2013
Trecciaiole in piazza di Signa
Nonostante
che lo spirito fosse ben lontano da ogni rievocazione storica ieri
sera ha fatto abbastanza effetto vedere la piazza della pieve piena
di trecciaiole che, ripetendo gesti antichi, intrecciavano diversi
materiali dando vita ad un quadro scenico che sembrava provenire da
altre epoche. Il contributo del Museo della Paglia alla fiera di
Signa è stato rappresentato da un laboratorio avanzato in cui ogni
cittadino aveva la possibilità di provare ad intrecciare paglia ed
altro materiale da cappelli. Oltre al personale del museo
l'associazione App arte ha contribuito alla realizzazione dei diversi
laboratori: interessante l'esposizione di diverse tipologie di
cappello. Io stesso ho provato ad intrecciare ma i risultati sono
stati più che deludenti.
Signa "contro" Dante
Sicuramente
Dante Alighieri rappresenta uno dei personaggi più conosciuti e
amati d'Italia: non a caso la moneta da due euro riporta la sua
effige ed il suo nome troneggia nelle targhe stradali e nelle
intitolazioni più diverse. Anche Signa ha dedicato a Dante la scuola
primaria dei Colli Alti, oltre ad una delle principali strade del
paese; da anni, si svolgono in suo onore manifestazioni e letture
dantesche. Questo giovedì, presso la pieve di San Lorenzo, Alvaro
Parenti dedicherà a Dante una serata che si promette veramente
interessante ma il rapporto del grande poeta con Signa era tutt'altro
che idilliaco. Un forte disprezzo per Signa e per tutto il contado
fiorentino si riscontra forte e vibrante soprattutto nel canto XVI
del Paradiso quando, nel suo attacco contro Bonifazio dei
Moriubaldini, colpevole di averlo mantenuto in esilio, esprime lo
schifo di dover sostenere il puzzo di quanti dalla campagna si erano
spostati a Firenze riuscendo magari, come Moriubaldini, ad avere
cariche di comando nella guida della città prendendo spazio alla
vecchia nobiltà fiorentina a cui la stessa famiglia degli Alighieri
apparteneva. Ad un generale disprezzo che solitamente la città ha
spesso avuto verso i contadini di Signa, di Campi, di Scandicci ha
risposto benissimo agli inizi del Novecento Giovacchino Forzano,
librettista del “Gianni Schicchi” di Giacomo Puccini con la
romanza di Rinuccio nella quale si esalta l'apporto della “gente
nuova” alla grandezza di Firenze:
Firenze è come un albero fiorito,
che in piazza dei Signori ha tronco e fronde,
ma le radici forze nuove apportano
dalle convalli limpide e feconde!
E Firenze germoglia ed alle stelle
salgon palagi saldi e torri snelle!
L'Arno, prima di correre alla foce,
canta baciando piazza Santa Croce,
e il suo canto è si dolce e sì sonoro
che a lui son scesi i ruscelletti in coro!
Così scendanvi dotti in arti e scienze
a far più ricca e splendida Firenze!
E di Val d'Elsa già dalle castella
ben venga Arnolfo a far la torre bella!
E venga Giotto dal Mugel selvoso,
e il Medici mercante coraggioso!
Basta con gli odi gretti e coi ripicchi!
Viva la gente nuova e Gianni Schicchi!
che in piazza dei Signori ha tronco e fronde,
ma le radici forze nuove apportano
dalle convalli limpide e feconde!
E Firenze germoglia ed alle stelle
salgon palagi saldi e torri snelle!
L'Arno, prima di correre alla foce,
canta baciando piazza Santa Croce,
e il suo canto è si dolce e sì sonoro
che a lui son scesi i ruscelletti in coro!
Così scendanvi dotti in arti e scienze
a far più ricca e splendida Firenze!
E di Val d'Elsa già dalle castella
ben venga Arnolfo a far la torre bella!
E venga Giotto dal Mugel selvoso,
e il Medici mercante coraggioso!
Basta con gli odi gretti e coi ripicchi!
Viva la gente nuova e Gianni Schicchi!
Sabato
prossimo a Signa, dopo avere giustamente reso omaggio al più grande
fra i poeti, si ricorderà anche il suo nemico Bonifazio dei
Moriubaldini con una visita guidata all'interno del parco e della
villa che pochi decenni dopo sarebbe stata abitata dai suoi eredi. In
un ambiente bello e suggestivo, dietro la pieve di San Lorenzo, sarà
possibile visitare, grazie alla disponibilità della famiglia
Tempestini, luoghi per molti completamente sconosciuti in una villa
di struttura quattrocentesca che ancora oggi, con il suo parco,
occupa il cuore del centro di Signa. La partenza è prevista alle
16.00 davanti alla chiesa di San Lorenzo.
sabato 7 settembre 2013
Il Popolo di San Giovanni ha vinto il Palio di Signa
Nella vita
di una comunità scorrono velocemente momenti, più o meno
importanti, capaci di farci cogliere da una parte lo scorrere del
tempo dall'altra quei piccoli eventi che danno il segno della
continuità e che, come monumenti e opere d'arte, offrono sicuri
riferimenti a chi li sa cogliere. La festa medioevale nel Castello di
Signa rappresenta un po' questo e anche il suo palio, con tamburi,
arcieri, chiarine e armati manifesta un clima particolare amato da
molti signesi anche se nella nostra comunità non sono presenti
quelle rivalità, vere o forzate che siano, presenti altrove. Ieri
sera, davanti al folto pubblico che affollava la
festa medioevale del Castello, il Popolo di San Giovanni ha vinto il
Palio di Signa. Dopo lo svolgimento di una lunga serie di gare gli
arcieri di San Giovanni hanno di nuovo conquistato il Palio riuscendo
ad aggiudicarsi il prezioso dipinto di Elisiano Sangiorgi ed il
diritto di vestire il ciuchino per la prossima processione della
Beata. La squadra composta da Francesco Pane, Leonardo Luciani e
Giuseppe Peruzzi ha battuto nell'ordine San Lorenzo, Santa Maria e
San Miniato mantenendo il primato di palii vinti. Questa
manifestazione costituisce solo una parte di un evento di maggiore
respiro che vede nella festa della Beata Giovanna il suo momento
culminante e che, proprio nello spirito della Beata, trova i suoi
indirizzi più sinceri e vitali.
domenica 1 settembre 2013
L'omaggio dei ciclisti ad Enzo Desideri
Le cerimonie
dedicate alla Liberazione di Signa sono iniziate oggi con l'omaggio
dei ciclisti alla lapide posta in ricordo di Enzo Desideri. In
occasione della competizione sportiva organizzata in suo onore, ogni
anno una rappresentanza degli atleti partecipa insieme alle autorità
comunali al ricordo di un giovane ciclista, vincitore di molte gare
negli Anni Trenta, caduto durante la Battaglia del Senio mentre
combatteva volontario nelle fila del nuovo esercito italiano. A Enzo
Desideri è stata concessa dalla Presidenza della Repubblica la
medaglia d'argento al Valor Militare ed il comune di Signa gli ha
intitolato una piazza. Fra le numerose manifestazioni che si svolgono
in questi giorni per ricordare i valori della Democrazia mi sento
particolarmente legato a questo momento che mette insieme i valori
dello Sport con quelli della Libertà. Troppo spesso lo sport assume
caratteristiche guidate dalla propaganda di regimi o di interessi
lontani dal suo vero spirito. Uno spirito di amore per il bello, per
il gioco, per la libertà. Ricordando Enzo Desideri mi piace pensare
a questo campione dello sport che dopo aver contribuito a liberare
Signa si arruola volontario, con molti altri signesi, per restituire
all'Italia Libertà e Democrazia e per poter, come disse nelle sue
ultime parole,“pedalare ancora sulle strade liberi d'Italia”.
sabato 31 agosto 2013
Un ricordo di Carlo Monni
In occasione
dell'abbraccio sincero che Firenze ha voluto tributare ad uno dei
suoi artisti più rappresentativi voglio esprimere anch'io l'affetto,
vero e diretto, che un uomo come Carlo Monni sapeva provocare. Come
ho detto una persona vera, interprete di una delle anime più
caratteristiche del nostro territorio che forse, proprio per questo,
non è stato valorizzato come meritava. La foto è del 17 marzo 2011,
150° anniversario dell'Unità d'Italia, ed è stata scattata
dall'amico Fabio Braccianti. In mezzo all'ufficialità delle
manifestazioni di quel giorno l'incontro con Carlo Monni mi offrì un
momento di riflessione ulteriore sulla bellezza e sull'anima della
nostra terra.
lunedì 26 agosto 2013
Ebbene si! Alé Viola!
Non un
augurio, anche se non sono superstizioso, ma un incitamento sincero
all'inizio di un campionato che si promette bello e difficile.
Parlare di
Fiorentina può sembrare leggero a fronte delle tragedie e delle
difficoltà che incombono su di noi e su tutta l'umanità ma amare la
propria squadra e appassionarsi ad un gioco bellissimo come il calcio
non impedisce certo di pensare e di agire su altri fronti più
difficili e più impegnativi. Anzi, le piccole o grandi gioie che si
provano di fronte alle azioni dei nostri “giocatori” possono
aiutarci ad affrontare con più forza le prove di ogni giorno quindi
… FORZA VIOLA!!!!
Arcobaleno d'estate: "Zingari" sul lago dei Renai
In un
ambiente bellissimo, carico di atmosfere e suggestioni, si è svolto
il contributo signese alla grande manifestazione regionale
“Arcobaleno d'estate”. Nel grande prato sulla riva del lago dei
Renai la Compagnia Teatrale Amarena Teatro ha presentato lo
spettacolo "Zingari", una romanza teatrale tratta da
un'opera di A.S. Puskin. Il fascino della trama unito ad una
scenografia essenziale, ma forte, ha costituito lo sfondo vitale di
attori che, in abiti più che credibili, sono riusciti a mettere al
centro dell'attenzione di un folto e attento pubblico, l'umanità,
gli amori, la cultura, l'arte di un popolo conosciuto spesso solo
attraverso pregiudizi. Le musiche e le danze eseguite alla luce dei
fuochi accesi sulla riva del lago in una luce crepuscolare hanno
contribuito poi a rendere la serata particolarmente forte dal punto
di vista emozionale.
Anche in
questa occasione, di fronte ad uno spettacolo teatrale di non facile
lettura, il Parco dei Renai è riuscito a mettere in evidenza
potenzialità non ancora completamente sfruttate in campo
culturale: di fronte a questa nuova proposta la risposta di Signa è
stata come sempre adeguata.
mercoledì 21 agosto 2013
Il Mercatino di Signa ad Oberdrauburg
Come ogni
anno la strada principale di Oberdrauburg si è colorata di bandiere
tricolori in omaggio al Mercatino di Signa che ogni agosto
arricchisce la Nudelfest della cittadina carinziana. Il gemellaggio
di Signa con Oberdrauburg risale alla metà degli Anni Novanta ma da
molto prima si sono sviluppati contatti e scambi tali da rendere
molto facile incontrare signesi nelle località turistiche dell'alta
valle della Drava. La relativa vicinanza, appena 460 km di distanza,
e la grande cordialità degli amici austriaci hanno portato alla
nascita di numerosi rapporti di amicizia che, collettivamente, si
celebrano soprattutto nei due mercatini di agosto, in Austria, di
novembre, in Italia. Anche quest'anno, alla presenza dei sindaci
della vallata e delle autorità carinziane, Signa ha offerto una
piccola immagine del suo artigianato e dei suoi prodotti alimentari
mentre il prossimo 25 novembre il Mercatino di Oberdrauburg, che si
svolgerà nel centro di Signa, aprirà la serie dei mercatini
natalizi previsti nella provincia di Firenze. L'organizzazione dei
mercatini e del gemellaggio è curata dall'Associazione Scambi
Internazionali di Signa che, con il suo presidente Maurizio Catolfi,
segue da anni gli scambi sia con l'Austria che con la Francia. Nella
delegazione ufficiale l'assessore Giampiero Fossi che ha ricordato
come, dal punto di vista politico, risulti indispensabile dar vita a
conoscenze e contatti diretti fra le diverse comunità tesi a far si
che il concetto d'Europa non resti freddamente limitato da dinamiche
bancarie dove soltanto i grandi interessi sembrano guidarne la
direzione. Per chi crede in un'Europa dei popoli e delle culture i
gemellaggi rappresentano un vivo momento di sviluppo in grado di far
crescere direttamente nuove figure di cittadini europei capaci di
costruire dinamiche inclusive a servizio di un concetto sempre più
aperto di umanità.
lunedì 19 agosto 2013
Verso il 4 settembre ricordando Gianni Cabrini
Il mese di
agosto è caratterizzato da una serie di appuntamenti istituzionali,
ai quali il nostro comune partecipa con convinzione, che ricordano
momenti drammatici della nostra storia recente. Il 4 di agosto
abbiamo festeggiato la liberazione di Lastra a Signa, il prossimo 4
settembre verrà invece ricordata la liberazione di Signa; nel mezzo
la memoria di avvenimenti più tragici, legati ad un agosto che ha
visto il nostro territorio subire oltre un mese di prima linea nel
fronte dell'Arno. Oltre alle vittime dei bombardamenti e degli stenti
causati dalla guerra gli abitanti di Signa hanno dovuto subire
violenze, assassinii, esecuzioni sommarie da parte di un esercito
tedesco ormai in ritirata. I nomi dei numerosi civili uccisi dai
Tedeschi a Signa si aggiungono a quelli dei tredici martiri di San
Piero a Ponti e a quello di Gianni Cabrini. Su Gianni Cabrini è
necessario oggi spendere qualche parola in più perché, al di là
del suo nome inciso all'interno della Cappella dei Caduti del
Cimitero Monumentale di San Miniato e di qualche breve racconto in
pubblicazioni storiche locali, il suo sacrificio sembra essere dai
più dimenticato. Per adesso cito soltanto le parole scritte dal
sindaco di Signa Vasco Nesti, in risposta ad una circolare della
questura di Firenze del 14 settembre 1944, ma più avanti, in
occasione del prossimo settantesimo della sua esecuzione, spero di
arrivare alla pubblicazione di documenti più precisi intorno a
questa terribile vicenda.
“ … Raccapricciante
la fucilazione del proprietario della Fattoria di Castelletti Gianni
Cabrini avvenuta il giorno 5 agosto decorso. La Villa del predetto
era stata requisita dal comando germanico. Prima di abbandonarla per
la pressione delle forze alleate il Cabrini reo soltanto di aver
fatto delle rimostranze per i continui soprusi e vessazioni alle
persone e alle cose, venne fucilato in presenza dei congiunti ed
obbligato il fratello Cabrini Emilio a scavare la fossa che doveva
servire per il suo seppellimento. Il fratello superstite venne
catturato e deportato.”
Talvolta le
celebrazioni tese a mantenere viva la memoria di una nostra storia
recente vengono tacciate, da più parti, di essere immagini di vuota
retorica ma è proprio grazie ad una certa ritualità che ancora oggi
i nostri cittadini uccisi settanta anni fa possono essere ricordati
con un nome che la violenza nazista non è riuscita a cancellare. I
luoghi degli eccidi, i campi di sterminio o più semplicemente le
cerimonie commemorative offrono, a chi sa comprenderle, quelle
emozioni utili per fornire anticorpi, anche emotivi, necessari ad
impedire il ritorno di avventure nefaste frutto spesso dell'oblio
della storia. Chiaramente non esistono soltanto cerimonie, bandiere,
gonfaloni, medaglie e sacrari: la memoria deve essere assistita
soprattutto con la conoscenza della storia e con la convinta
partecipazione a quei valori costituzionali, nati in anni difficili,
che sono alla base della nostra libertà e della nostra democrazia.
mercoledì 14 agosto 2013
Buon Ferragosto!
Ferragosto,
o Santa Maria come si diceva dalle nostre parti, segna un punto di
passaggio abbastanza particolare nello svolgimento delle ferie e nel
procedere dell'estate. Da molti è considerato il giorno festivo per
eccellenza o comunque da destinare al riposo: penso che in una realtà
frenetica, segnata da tempi estremamente veloci sia davvero
necessario, anche all'interno di vacanze spesso usate per realizzare
quello che nel resto dell'anno non è possibile fare, avere un
piccolo momento di pausa. Ho detto pausa, non riflessione, la
riflessione necessita di troppo lavoro e comunque spesso coincide con
una programmazione del futuro e di altre cose da fare: oggi, almeno
per qualche attimo e se possibile, stacchiamo brevemente la spina e
assaporiamo la strana e difficile sensazione del non fare niente.
Tranquilli! Non perderemo nessun treno: il nostro mondo non aspetta e
sarà prontissimo a riprenderci nelle cose bellissime, ma faticose e
impegnative, che ci accompagnano e ci accompagneranno ogni giorno.
Buon Ferragosto a tutti.
martedì 13 agosto 2013
A Sant'Anna di Stazzema con il ministro Maria Chiara Carrozza
Ho avuto
modo, durante le cerimonie in onore alle vittime di Sant'Anna di
Stazzema, di ascoltare l'intervento del ministro dell'Istruzione
Maria Chiara Carrozza: un intervento bello, chiaro e carico di
tensione civica ma, soprattutto, indirizzato alla scuola e al suo
dovere formativo nei confronti delle nuove generazioni. Il ruolo
fondante della scuola ha trovato piena conferma nelle parole del
Ministro che, nello studio anche interdisciplinare della Storia, ha
individuato i necessari antidoti nei confronti degli orrori che hanno
accompagnato e accompagnano il cammino dell'umanità. Condividendo in
pieno i principi di Maria Chiara Carrozza mi sono permesso di
esprimerle alcune delle difficoltà che si incontrano oggi nelle
scuole medie superiori e in particolare ho segnalato la recente
riduzione delle ore di insegnamento della Storia all'interno dei
Licei scientifici e linguistici: affrontare nelle quinte il Novecento
e le sue dinamiche in solo due ore settimanali rende difficile lo
svolgimento di un programma complesso e particolare in cui
riflessioni, comparazioni e approfondimenti hanno certamente bisogno
di tempo. Al termine di questo breve colloquio, nel quale il
Ministro ha riaffermato il valore dell'insegnamento della Storia, ho
deciso di scriverle una lettera propositiva sull'argomento con il
solo semplice fine di tenere alta la tensione sulla necessità di
offrire agli studenti, soprattutto dell'ultimo anno, gli spazi
necessari alla conoscenza di ciò che è alla base della nostra
libertà e della nostra democrazia.
lunedì 29 luglio 2013
Il restauro della Pala di San Francesco ai Colli
La tela al momento della partenza
Sono stato
in questi giorni a fare un sopralluogo nello studio della
restauratrice Silvia Bensi per controllare la situazione in cui si
trova la pala d'altare della chiesa di San Francesco ai Colli Alti.
Il dipinto è stato consegnato per il restauro nel settembre 2011
sotto la direzione del funzionario di zona della soprintendenza Maria
Pia Zaccheddu e da subito sono stati riscontrati danni non
indifferenti dovuti in primo luogo allo scorrere del tempo ma dovuti
anche a maldestri tentativi di intervento effettuati nei secoli
passati. Ai buchi ed agli squarci della tela, in presenza fra l'altro
di un telaio in pessime condizioni, si sono accompagnate ridipinture
invasive che hanno ampliato gli spazi ormai privi di colore. Allo
stato attuale dei lavori possiamo dire che il lavoro di pulitura è
stato quasi completato e che, con un prossimo intervento, le
possibilità di un ritorno della tela nella sua sede naturale per il
prossimo mese di ottobre sono oggi più vicine.
Il dipinto,
realizzato da Mario Masseri verso la fine del XVI secolo, raffigura,
al centro, la Madonna con il Bambino poggiato in grembo. A sinistra,
San Giovanni Battista in preghiera con lo sguardo indirizzato verso
la Vergine Maria che china la testa verso di lui. Sulla destra San
Francesco d’Assisi si rivolge a Gesù Bambino che risponde al suo
sguardo.
Il restauro
di quest'opera è stato fortemente voluto dagli abitanti dei Colli
che negli anni hanno trasformato quella che era una povera cappella
in una vera chiesa. Un ricordo particolare ad Andrea Catarzi che di
questo restauro ha rappresentato un po' l'anima.
sabato 27 luglio 2013
Inaugurata la mostra di Valentina Klasen
Una nuova
esposizione fotografica arricchirà la Sala dell'Affresco del Palazzo
Comunale di Signa per tutto il prossimo mese di agosto. Si tratta
della mostra di Valentina Klasen “Cristalli di tempo”: un viaggio
avvincente attraverso immagini di forte suggestione capaci di
produrre emozioni non certo indifferenti.
La mostra
resterà aperta sino al prossimo 29 agosto negli orari di apertura
degli uffici comunali. Si tratta della 33° mostra ospitata nello
spazio espositivo del comune di Signa ricavato, dall'aprile del 2011,
nella vecchia sede dell'Archivio Storico Comunale. In questo luogo si
sono avvicendate le opere di artisti di ogni genere che hanno
mostrato, ai numerosi visitatori, sfaccettature dell'arte non sempre
individuabili in uno stesso ambiente.
mercoledì 24 luglio 2013
Un ciao alle vecchie quinte del Livi
V B
V D
V D
La
prossima riapertura delle attività scolastiche indirizza i miei
pensieri verso quelle che saranno le nuove classi con cui potrò
condividere nuove, bellissime esperienze. Don Milani scriveva che il
lavoro degli insegnanti somiglia un po' a quello delle prostitute che
non fanno in tempo ad affezionarsi a qualcuno che subito devono
passare ad altri. È vero, lo sguardo è sempre rivolto verso il
futuro: nuove sfide, nuove esperienze, nuove realtà hanno il forte
potere di attrarre più del ricordo, più del piacere della
consuetudine ma … la bellezza di rapporti veri, sinceri, profondi
segnati da momenti sui quali difficilmente scenderà l'oblio non
potranno mai essere relegati su di un piano secondario. Per chi, come
me, ha avuto la fortuna di vivere per anni insieme alle ultime quinte
B e D del Livi questo momento di passaggio non può che essere
caratterizzato dalla soddisfazione di aver fatto parte di gruppi
formidabili dei quali resteranno soltanto straordinari ricordi e la
consapevolezza che ciò che siamo stati ci aiuterà sicuramente ad
affrontare e vincere tutte le nuove sfide che ci riserva il futuro.
Alle ragazze
e ai ragazzi delle ex quinte B e C del Livi un caro saluto ed un
abbraccio.
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