“Con la
cultura non si mangia”.
Penso che
poche frasi come questa possano esprimere il vuoto di un pensiero che
certo non ha, in questi anni, portato bene all'Italia. Purtroppo
molti esponenti del Centro Destra si sono appiattiti su questo slogan
mortifero facendo un torto ai molti intellettuali presenti nelle loro
fila. Questa affermazione e il sostegno da questa ottenuto in vasti
strati della nostra classe politica hanno costituito un venefico
brodo di coltura che ha visto scuole, musei, biblioteche come
principali vittime di un modello perdente contrario alla stessa
essenza del pensiero occidentale.
Con una
certa soddisfazione ho apprezzato l'interesse che l'amico Gianni
Vinattieri, che fra l'altro si è sempre personalmente dimostrato
lontano da certe posizioni, nutre per la nostra biblioteca comunale.
Ho compreso anche il carattere libero e assolutamente non omertoso
del personale della biblioteca che, alla luce degli ottimi risultati
ottenuti in questi ultimi anni, se esprime un certo malessere verso i
tempi non velocissimi che rallentano la pronta attuazione di una
progettualità già in atto, lo fa esclusivamente credendo nel bene
della biblioteca.
Grazie agli
interventi strutturali realizzati in questi ultimi quattro anni i
metri quadri dedicati alla lettura e ai corsi sono quasi raddoppiati;
sono aumentati anche i metri di scaffalatura che hanno potuto
accogliere un consistente numero di nuove pubblicazioni. In questo
contesto si sono potute sviluppare varie sezioni tematiche con un
conseguente aumento dei libri e delle riviste in abbonamento.
In questi
ultimi anni sono stati rafforzati i canali del sistema
interbibliotecario ed è stato automatizzato il prestito. All'interno
della biblioteca oltre a consolidare la presenza del settore
multimediale sono state predisposte quattro postazioni internet.
Un altro
importante campo di azione si è aperto grazie al rafforzamento del
personale che ha permesso un significativo aumento dell'orario di
apertura portando la nostra biblioteca su livelli superiori a quelli
della media provinciale.
Da questa
rinnovata, positiva, situazione è scaturito un sensibile aumento
delle frequenze; gli stessi prestiti sono praticamente triplicati nel
giro di pochi anni.
In un
contesto simile penso sia inutile ricordare le numerose attività
promozionali che si sono svolte presso la biblioteca e i suoi
annessi: proiezioni, mostre, conferenze, spettacoli teatrali,
concerti, presentazioni di libri hanno contribuito non poco nel
mantenere alta l'attenzione intorno a questo centro culturale.
La crescita
della biblioteca e delle sue sezioni ha chiaramente sottolineato la
primaria esigenza di spazio che una realtà viva e dinamica, ricca di
sempre nuove richieste e forte di circa cento presenze giornaliere,
richiede per potersi ulteriormente sviluppare. La Giunta del comune
di Signa per questo, nonostante la mancanza di fondi dovuta ad una
situazione economica generale non certo esaltante e comunque
indipendente da responsabilità comunali, ha deciso, con apposite
delibere, una serie di interventi che porteranno sia ad un
ampliamento degli spazi di magazzino e di lettura che alla
risistemazione degli esterni. I lavori sono stati già finanziati e
programmati per essere terminati all'interno della presente
legislatura.
Durante il
prossimo mandato amministrativo, con la collocazione del Museo della
Paglia e dell'Intreccio all'interno del Palazzo di via Ferroni e il
probabile spostamento della Sala Consiliare in strutture più vicine
agli uffici del comune, gran parte dell'edificio della Gimasa potrà
essere utilizzato dalla biblioteca che, con questi nuovi spazi potrà
raggiungere il livello ottenuto dalle biblioteche dei comuni di
dimensioni più grandi. Nei nostri progetti anche la realizzazione di
una nuova viabilità pedonale da via Berti e la realizzazione di un
nuovo e più organico parcheggio.
Chiaramente
giudicare la biblioteca di Signa soltanto da alcune criticità
strutturali può apparire ed è assolutamente ingeneroso. Basta
osservare la quantità di iniziative per la lettura e i numerosi
interventi culturali che ogni giorno animano quello che a ragione può
essere definito il principale centro culturale di Signa per rendersi
conto di quanto in questa struttura viene fatto.
Veder
rilevate criticità di capienza rappresenta per me una grande
soddisfazione: peggiore sarebbe stata l'accusa di mantenere una
cattedrale nel deserto, capace di assorbire fondi e risorse, lontana
dai bisogni dei cittadini e senza effettive ricadute sul nostro
territorio. La biblioteca comunale e il recupero completo della
Gimasa rappresentano per me una priorità assoluta: gli interventi
economici e strutturali già decisi ed in via di realizzazione
costituiscono un percorso operativo voluto fortemente dalla Giunta
Comunale di Signa che ha visto nel rafforzamento di questo centro uno
dei motori di sviluppo della nostra comunità.
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