Anche
quest'anno, nonostante il mal tempo che ne ha condizionato il rinvio
e lo svolgimento, si è tenuta “Liberi di pedalare”: pedalata
storica sui sentieri della memoria dal Ponte di Signa al Ponte Santa
Trinità. Oltre cento partecipanti hanno percorso i circa cinquanta
chilometri che costeggiano le due sponde dell'Arno toccando i luoghi
maggiormente colpiti dal fronte del 1944. Un mese di vera prima linea
ha portato alla distruzione di molti luoghi simbolo del territorio ad
ovest di Firenze. Il campanile di San Donnino, il ponte di San Mauro,
il Beatino e la zona industriale di Signa, il ponte sull'Arno, la
porta fiorentina della Lastra, il Colombaione di Badia a Settimo, il
campanile di Ugnano e lo stesso centro di Firenze rappresentato
emblematicamente dal ponte Santa Trinità rappresentano soltanto
alcune delle tappe costeggiate dai ciclisti fra i quali erano
presenti gli amministratori comunali di Signa, Lastra, Campi,
Scandicci e Firenze. Sul ponte Santa Trinità il presidente del
consiglio comunale di Firenze Eugenio Giani e l'assessore alla
Cultura del comune di Signa Giampiero Fossi hanno illustrato i motivi
della manifestazione ricordando fra gli altri la figura di Enzo
Desideri, medaglia d'argento alla memoria, soldato del nuovo esercito
italiano e campione di ciclismo, caduto nel 1944 sul fronte
adriatico. “Pedaleremo ancora sulle strade libere d'Italia” le
ultime parole di Desideri che da quasi dieci anni hanno ispirato
questa particolare cerimonia.
Nessun commento:
Posta un commento
Chiunque può commentare, ma se il commento è offensivo non sarà pubblicato.