sabato 28 dicembre 2013

Signa città dei presepi


Come ogni anno la Pro Loco di Signa ha organizzato una visita guidata fra i presepi delle famiglie che si sono rese disponibili per presentare ai vari visitatori ciò che hanno realizzato nelle loro case. Una ventina di presepi sono stati visitati da una delegazione composta da membri della Pro Loco, della Giunta Comunale e da appassionati che hanno potuto godere di realizzazioni veramente interessanti capaci di dare ulteriore consistenza ad una tradizione di cultura e di fede profondamente radicata nel nostro territorio. Oltre a quanto realizzato dalle famiglie grandi presepi sono raccolti in ogni chiesa, in molti plessi scolastici e negli istituti religiosi; da segnalare il presepe con personaggi a grandezza naturale allestito sull'esterno della chiesa di San Lorenzo e il presepe di Lecore considerato da molti come uno dei più belli e significativi dell'area fiorentina. Non a caso, senza niente togliere agli abeti, alle decorazioni e a Babbo Natale, che fra l'altro ha quest'anno aperto la sua casa nella ex caserma di viale Mazzini, la passione per il presepe è tornata con forza in un nuovo spirito del Natale che vede nel suo messaggio religioso di gioia e di pace un aspetto di nuovo dominante.

giovedì 19 dicembre 2013

Auguri!


Con una vecchia foto del 1958 faccio a tutti gli amici un cordiale augurio di Buon Natale e di felice anno nuovo. La piazza di Signa, ben riconoscibile dalla facciata di Palazzo Scaffai, ospitava anche in anni così lontani momenti belli di una festa che da sempre ha voluto significare pace e gioia per tutti.
Il Babbo Natale era il mitico Pierino, quello della ciuchina Aurelia, il bambino che piange sono io in collo al mio babbo.
Questa immagine, a me molto cara, vuole accompagnare auguri non certo formali che sperano di racchiudere in sé il calore di una vera amicizia.

martedì 17 dicembre 2013

Guglielmo Malato: omaggio a D'Annunzio


L'omaggio dedicato a Gabriele D'Annunzio da un artista come Guglielmo Malato ha impreziosito la Sala dell'Affresco del Palazzo Comunale di Signa offrendo ai numerosi visitatori un percorso figurativo attraverso opere indimenticabili del grande poeta abruzzese. Grazie al nuovo allestimento predisposto da Maurizio Catolfi gli spazi del vecchio archivio storico hanno assunto pienamente la funzione di elegante centro espositivo capace di accompagnare, sia gli appassionati d'arte che i comuni frequentatori del Palazzo Comunale, verso itinerari pittorici belli e suggestivi.
Essere in questa sala avvolti dalle opere di Guglielmo Malato costituisce un'esperienza fortissima dal punto di vista emozionale; la precisa sequenza di riferimenti poetici spinge verso una più profonda lettura di poesie che sembravano non avere ormai più alcun segreto.
Sino al prossimo 3 gennaio la mostra sarà visitabile negli orari di apertura degli uffici comunali

domenica 8 dicembre 2013

Biblioteca comunale: alcune precisazioni su quanto apparso sulla stampa


Con la cultura non si mangia”.
Penso che poche frasi come questa possano esprimere il vuoto di un pensiero che certo non ha, in questi anni, portato bene all'Italia. Purtroppo molti esponenti del Centro Destra si sono appiattiti su questo slogan mortifero facendo un torto ai molti intellettuali presenti nelle loro fila. Questa affermazione e il sostegno da questa ottenuto in vasti strati della nostra classe politica hanno costituito un venefico brodo di coltura che ha visto scuole, musei, biblioteche come principali vittime di un modello perdente contrario alla stessa essenza del pensiero occidentale.
Con una certa soddisfazione ho apprezzato l'interesse che l'amico Gianni Vinattieri, che fra l'altro si è sempre personalmente dimostrato lontano da certe posizioni, nutre per la nostra biblioteca comunale. Ho compreso anche il carattere libero e assolutamente non omertoso del personale della biblioteca che, alla luce degli ottimi risultati ottenuti in questi ultimi anni, se esprime un certo malessere verso i tempi non velocissimi che rallentano la pronta attuazione di una progettualità già in atto, lo fa esclusivamente credendo nel bene della biblioteca.
Grazie agli interventi strutturali realizzati in questi ultimi quattro anni i metri quadri dedicati alla lettura e ai corsi sono quasi raddoppiati; sono aumentati anche i metri di scaffalatura che hanno potuto accogliere un consistente numero di nuove pubblicazioni. In questo contesto si sono potute sviluppare varie sezioni tematiche con un conseguente aumento dei libri e delle riviste in abbonamento.
In questi ultimi anni sono stati rafforzati i canali del sistema interbibliotecario ed è stato automatizzato il prestito. All'interno della biblioteca oltre a consolidare la presenza del settore multimediale sono state predisposte quattro postazioni internet.
Un altro importante campo di azione si è aperto grazie al rafforzamento del personale che ha permesso un significativo aumento dell'orario di apertura portando la nostra biblioteca su livelli superiori a quelli della media provinciale.
Da questa rinnovata, positiva, situazione è scaturito un sensibile aumento delle frequenze; gli stessi prestiti sono praticamente triplicati nel giro di pochi anni.
In un contesto simile penso sia inutile ricordare le numerose attività promozionali che si sono svolte presso la biblioteca e i suoi annessi: proiezioni, mostre, conferenze, spettacoli teatrali, concerti, presentazioni di libri hanno contribuito non poco nel mantenere alta l'attenzione intorno a questo centro culturale.
La crescita della biblioteca e delle sue sezioni ha chiaramente sottolineato la primaria esigenza di spazio che una realtà viva e dinamica, ricca di sempre nuove richieste e forte di circa cento presenze giornaliere, richiede per potersi ulteriormente sviluppare. La Giunta del comune di Signa per questo, nonostante la mancanza di fondi dovuta ad una situazione economica generale non certo esaltante e comunque indipendente da responsabilità comunali, ha deciso, con apposite delibere, una serie di interventi che porteranno sia ad un ampliamento degli spazi di magazzino e di lettura che alla risistemazione degli esterni. I lavori sono stati già finanziati e programmati per essere terminati all'interno della presente legislatura.
Durante il prossimo mandato amministrativo, con la collocazione del Museo della Paglia e dell'Intreccio all'interno del Palazzo di via Ferroni e il probabile spostamento della Sala Consiliare in strutture più vicine agli uffici del comune, gran parte dell'edificio della Gimasa potrà essere utilizzato dalla biblioteca che, con questi nuovi spazi potrà raggiungere il livello ottenuto dalle biblioteche dei comuni di dimensioni più grandi. Nei nostri progetti anche la realizzazione di una nuova viabilità pedonale da via Berti e la realizzazione di un nuovo e più organico parcheggio.
Chiaramente giudicare la biblioteca di Signa soltanto da alcune criticità strutturali può apparire ed è assolutamente ingeneroso. Basta osservare la quantità di iniziative per la lettura e i numerosi interventi culturali che ogni giorno animano quello che a ragione può essere definito il principale centro culturale di Signa per rendersi conto di quanto in questa struttura viene fatto.
Veder rilevate criticità di capienza rappresenta per me una grande soddisfazione: peggiore sarebbe stata l'accusa di mantenere una cattedrale nel deserto, capace di assorbire fondi e risorse, lontana dai bisogni dei cittadini e senza effettive ricadute sul nostro territorio. La biblioteca comunale e il recupero completo della Gimasa rappresentano per me una priorità assoluta: gli interventi economici e strutturali già decisi ed in via di realizzazione costituiscono un percorso operativo voluto fortemente dalla Giunta Comunale di Signa che ha visto nel rafforzamento di questo centro uno dei motori di sviluppo della nostra comunità.

sabato 7 dicembre 2013

Un saluto a Nelson Mandela, autore di pace


La scomparsa di Nelson Mandela segna emblematicamente il passaggio di un'epoca segnata dalle criticità e dagli orrori del colonialismo. L'attenzione agli sviluppi della nostra storia recente sono segnati da un contrastato superamento sia della divisione del mondo in blocchi ideologici che dell'appropriazione colonialista di ogni parte della terra in nome spesso di presunte superiorità razziali. Nelson Mandela ha segnato il passaggio pacifico da un regime caratterizzato dall'orrore dell'apartheid verso una realtà sempre complessa ma segnata dai valori del progresso e della democrazia. Dalla sua scomparsa un pensiero ad altri grandi statisti, penso a Vàclav Havel, che sono riusciti a spingere il loro paese verso la libertà evitando vendette e bagni di sangue. Mandela è stato un grande, vero autore di pace: il tributo che a lui arriva da ogni parte del mondo ne è il logico riconoscimento.

martedì 3 dicembre 2013

Un modo corretto di fare storia ...


Durante un importante corso di aggiornamento dedicato agli insegnanti impegnati nel progetto ESABAC, tenutosi presso la sede del Consolato di Francia in piazza Ognissanti a Firenze, è stato affrontato il differente modo di affrontare la storia nei Licei italiani e francesi. In modo particolare viene rimproverato alla scuola italiana di essere poco laboratoriale e di muoversi troppo all'interno di rigide gabbie cronologiche ed evenemenziali. Da parte italiana si osserva invece che fondamentale per la comprensione storica risulta essere la chiara delineazione di un quadro storico globale segnato fortemente dai limiti del tempo e dello spazio. Intorno all'uso degli stessi documenti il dibattito è aperto ma, di fondo, presi da un valido confronto culturale e metodologico, rischiamo di non avvertire la vera entità strutturale di ciò che manca nella scuola per l'insegnamento della storia: le ore di lezione. Con la “riforma”, attuata alcuni anni fa sotto la spinta del Ministro Gelmini, le ore di storia in un liceo scientifico sono scese da tre a due con programmi praticamente immutati. In questo nuovo contesto le lezioni non solo sono diventate ancora più cattedratiche ma costringono spesso a percorsi forzati che alla fine rischiano di divenire soltanto effimeri esercizi mnemonici. Nel mio Liceo ho avuto invece modo di provare come si fa un altro tipo di storia lavorando con attenzione sui nodi storici e facendo trarre propri percorsi conoscitivi lasciando nelle mani degli studenti documenti e testimonianze vive. Nello specifico, affrontando il fascismo con la mia V C, ho portato, all'interno di un tavolo di lavoro composta dai miei studenti, una quindicina di vecchi libri di vari anni delle scuole elementari degli Anni Venti e Trenta in modo che da questi potessero essere tratte quelle informazioni e quei giudizi storici necessari ad un più dinamico e concreto svolgimento del programma scolastico. Nella serata di ieri ho portato invece mio padre ad un incontro fra studenti e genitori sul tema della scelta cui furono costretti i soldati italiani dopo l'8 settembre. La sua ricostruzione dei fatti, profonda e interessante in quanto ancora testimonianza viva, ha destato attenzione e sicuramente i ragazzi presenti manterranno ricordi abbastanza forti su quanto affrontato ma …
queste due iniziative costituiscono momenti abbastanza rari di scuola che non possono rappresentare in alcun modo un'ordinarietà che, a causa delle poche ore a disposizione, continua ad essere cattedratica ed evenemenziale schiacciata da compiti ed interrogazioni che spesso tendono a trasformare gli stessi licei in fabbriche di voti. Basterebbe poco …...

giovedì 28 novembre 2013

Luis Sepùlveda al circolo Vie Nuove


Il conferimento del pegaso d'oro, prestigioso riconoscimento della regione Toscana, a Luis Sepùlveda ha costituito per me e per molti amici della mia età l'occasione di un ritorno non solo emozionale verso i fatti del Cile di 40 anni fa. In un modo delicato, leggermente poetico, Sepùlveda ha ricordato fatti di grande tragicità nei quali è stato direttamente coinvolto, quale sostenitore attivo del presidente Allende, sottolineando il valore dell'indissolubile legame fra libertà e giustizia sociale. Il percorso evocativo di anni che anche in Italia hanno visto una forte mobilitazione contro la sanguinaria dittatura di Pinochet mi ha spinto verso una certa commozione ma anche ad una piena consapevolezza di quanto sia facile, specialmente per chi non è stato colpito direttamente, dimenticare. Gli Inti Illimani, Allende, Neruda, Corvalan, la bandiera del Cile che un tempo sventolava in molte manifestazioni mi sono riapparse improvvisamente e si sono mischiate alla grande poesia di pace che Sepulveda fa nascere in ogni sua opera sottolineandone ulteriormente la grandezza. Dopo questo incontro davvero emozionante al circolo Vie Nuove, mentre tornavo a casa ho pensato a Signa dove esiste una via Allende che nessuno conosce e dove, disperso chissà dove, giace nascosto un grande murales, inneggiante alla libertà, dipinto su legno nel 1976 da artisti cileni. Sarebbe bello ritrovarlo e, a 40 anni da quei terribili momenti, ricollocarlo in uno spazio pubblico in onore di Allende e di tutte le vittime di ogni dittatura.

mercoledì 27 novembre 2013

Nel nome di Ernesto Rossi e di Altiero Spinelli la rotonda di Europa


Lo scorso sabato è stata inaugurata, su via Madre Teresa di Calcutta, la rotonda di Europa dedicata ai comuni gemellati con Signa. Il sindaco Alberto Cristianini, insieme alle delegazioni francese e austriaca, ha voluto con questo atto ricordare i valori alla base dell'Europa. Non a caso alla base dei grandi stendardi issati in omaggio al rapporto vero fra Signa e le città di Oberdrauburg e di Maromme è stata collocata una lapide con una frase tratta dal manifesto di Ventotene scritto da Ernesto Rossi e Altiero Spinelli nel 1941 durante il periodo di confino trascorso su quell'isola. Europa non è una semplice addizione di banche, di interessi, di stati: Europa è pace, amicizia, solidarietà, unione fra popoli che si amano e che si rispettano. Il percorso tenuto alto da Signa in oltre trenta anni va e vuole andare in quella precisa, bella, direzione. Nella foto ci sono io insieme a due amiche di Maromme e di Oberdrauburg.

domenica 24 novembre 2013

Arti, botteghe e mestieri


Oltre mille visitatori hanno affollato, durante le prime due giornate di apertura, la Sala dell'Affresco del Palazzo Comunale di Signa in occasione della mostra “Arti, botteghe e mestieri” organizzata dall'Associazione Scambi Internazionali di Signa in occasione del Mercatino natalizio di Oberdrauburg che da oltre un decennio si tiene a Signa.
In una sala completamente rinnovata sono stati esposti dodici pregevoli dipinti secenteschi provenienti dalla Galleria Palatina di Palazzo Pitti e dal Cenacolo di Andrea del Sarto organizzando un percorso conoscitivo capace di far immergere il visitatore in un mondo antico illustrato con piacevoli immagini di vita quotidiana nelle quali si possono scorgere particolari significativi legati all'arte ed al lavoro.
Viva è stata la soddisfazione di chi ha potuto apprezzare la bellezza di un pezzo di Palazzo Pitti trapiantato a Signa, quasi un suggello al rapporto intenso da sempre esistente fra il territorio signese e Firenze
Numerosi i gruppi scolastici che hanno prenotato visite guidate cogliendo un'occasione di studio non facilmente ripetibile.

domenica 17 novembre 2013

Si concludono gli incontri con la filosofia


Martedì prossimo si concluderanno con un mio intervento su Artur Schopenhauer gli incontri con la filosofia di questa sesta, fortunata, edizione che ha visto, alla presenza di molti appassionati, affrontare tematiche non sempre comuni. Il bisogno di filosofia è bisogno di conoscenza, è bisogno di libertà. Oltre il semplicismo delle chiacchere da bar, che spesso rendono schiavi di pregiudizi, e delle strutture massificanti del “lo dicono tutti” l'esigenza di andare oltre e di scavare nella ricerca più complessa di verità nascoste spesso dentro di noi si va sempre più strada. Per non accontentarsi di pensieri troppo semplici per essere veri e per essere nostri, spesso sono indotti da strumenti di comunicazione di massa con finalità non sempre a noi amiche, è importante una riflessione su tematiche non sempre alla moda e con l'aiuto di chi certe cose le ha affrontate prima di noi. Riflettere sui percorsi filosofici di Gadamer, di Foucault, di Sontag e oltre può aiutarci non nella conoscenza del pensiero di altri ma nella ricerca e nella scoperta di un pensiero più nostro.
Nella foto l'incontro su Foucault di Catello Marciano.

venerdì 8 novembre 2013

9 novembre - Festa della Beata Giovanna


Con la Santa Messa celebrata in onore della Beata Giovanna in occasione della 706° ricorrenza della sua morte e la visita alle pievi di San Giovanni e di San Lorenzo si concludono le attività di Signa all'interno del progetto intercomunale “Il medioevo alle porte di Firenze” organizzato dai comuni dell'ovest fiorentino. Il 9 novembre per Signa rappresenta comunque un qualcosa di più importante in quanto ogni anno in questa data si celebra, nel modo più intimo e più fortemente religioso, la festa della Beata Giovanna. Rispetto alla solennità delle manifestazioni del lunedì di Pasqua, nelle quali sfilano per tre giorni davanti all'urna della Beata migliaia di fedeli, autorità civili, militari e religiose, la giornata di sabato viene vissuta in modo molto più discreto dai Signesi. Da quest'anno l'Amministrazione Comunale sarà presente ufficialmente in questa cerimonia manifestando, anche simbolicamente il forte legame che tiene unita Signa alla sua patrona. Parlare di medioevo in questa occasione non vuol dire seguire manifestazioni esteriori di carattere storico o folkloristico ma vuol dire avanti tutto immergersi nei valori identificativi di una comunità e di un mondo che ininterrottamente da secoli si riuniscono intorno ai valori etici e religiosi che da sempre la Beata esprime.
Alle 15.30 inizierà un percorso storico artistico guidato da me, fra la pieve di San Giovanni, il Museo di Arte Sacra e la pieve di San Lorenzo ripercorrendo la storia e le azioni della Beata Giovanna.
Alle ore 18.00 avrà inizio, nella pieve di San Giovanni, la Santa Messa.

martedì 5 novembre 2013

La foto di Eberl Paoli nel sacrario di Marzabotto


Ho inviato al comune di Marzabotto la foto e alcune notizie riguardanti il partigiano signese Eberl Paoli trucidato a Grizzana il 29 settembre del 1944. Le notizie le ho ricavate dal libro “Un ponte fra due castelli” di Danilo Benelli. Non sono però riuscito ad avere ulteriori notizie su di lui: se qualcuno ha qualcosa da aggiungere intorno a quanto è stato scritto da Benelli avrei piacere di essere contattato. Il Sindaco di Marzabotto, nel ringraziare, ha comunicato che metterà la foto di Paoli nel sacrario dedicato alle vittime della strage nazista.

“ … venne catturato anche l’operaio Eberl Paoli. Egli, assieme ad altri prigionieri, venne condotto a scavare trinceramenti nella zona di Porretta Terme, da cui diversi suoi compagni riuscirono a fuggire. Eberl, però, essendo febbricitante e fortemente debilitato, dovette restare sulle montagne, dove si unì ad un gruppo di partigiani della Brigata «Stella Rossa». A metà di agosto la zona attorno a Vergato, dove operava la formazione partigiana alla quale si era unito Eberl, pullulava di tedeschi. Contemporaneamente gli alleati, che avevano attraversato l’Arno a Pisa, stavano avanzando verso la Lucchesia e la Versilia. Le condizioni di Eberl continuavano però a peggiorare; la febbre lo tormentava continuamente, impedendogli di sopportare la fatica imposta dalle marce attraverso la montagna, che la formazione partigiana doveva necessariamente affrontare dopo gli scontri armati con i tedeschi. Ridotto in serie e preoccupanti condizioni venne perciò ospitato da una famiglia contadina di Grizzana, dove, il 29 settembre, venne trucidato dalle SS, che operavano al comando del maggiore Reder, il feroce «monco», assieme alle 1.830 vittime della strage di Marzabotto.

lunedì 28 ottobre 2013

In ricordo di Carla Guiducci Bonanni


Il Consiglio Regionale della Toscana ha organizzato una serata in ricordo di Carla Guiducci Bonanni, indimenticabile, fra le altre importantissime cariche, assessore alla cultura del comune di Signa. Dopo gli interventi dei consiglieri Carraresi e Bambagioni la parola è andata a Gianni Conti in seguito hanno parlato Cipriani degli amici dei musei, Acidini Luchinat della soprintendenza e il direttore dei musei vaticani Antonio Paolucci. In conclusione sono intervenuto, a nome dell'intera comunità signese, per ricordare l'affetto provato da tutti i signesi nei suoi confronti culminato con la concessione della cittadinanza onoraria del nostro comune.

domenica 27 ottobre 2013

Ricollocata a Signa la grande pala d'altare del XVI secolo raffigurante la Resurrezione.


Dopo anni di accurato e difficile restauro una grande pala d'altare, raffigurante Cristo risorto in mezzo a San Miniato e a San Francesco, è stata ricollocata nel suo luogo di origine. Di fronte ad una chiesa che non riusciva a contenere le numerosissime presenze di fedeli e di appassionati di arte Don Giancarlo Gondolini, accompagnato dal sindaco di Signa Alberto Cristianini e dalla funzionaria della Soprintendenza Maria Pia Zaccheddu, ha tolto il velo che copriva il dipinto mostrando alla sua comunità un'opera che costituisce soprattutto un oggetto di fede e di culto. Con il ritorno della Resurrezione si conclude un percorso progettuale iniziato circa tre anni fa che, nel breve periodo ha riportato restaurate in San Miniato quattro pregevolissime pale d'altare che arricchiscono sia il valore artistico che l'impianto religioso di questa chiesa. Nel mio intervento ho ricostruito il significato e i percorsi alla base di precise scelte politiche e amministrative tese al recupero e alla valorizzazione dell'arte e della memoria in tutto il territorio signese. Oltre al consigliere regionale Paolo Bambagioni e al direttore scientifico del museo di arte sacra di Signa Maria Emirena Tozzi era presente lo staff operativo del laboratorio di restauro di Gian Maria Scenini.
 




mercoledì 23 ottobre 2013

Iniziate le serate di Filosofia


Con una serata ricca e carica di suggestioni Clarissa Panicagli ha iniziato nel miglior modo possibile gli incontri dedicati alla filosofia nel presente autunno dal comune di Signa. Di fronte ad un pubblico numeroso e attento Clarissa ha delineato aspetti attualissimi del pensiero di Susan Sontag con un'attenzione particolare riservata alla figura del turismo e alle mane compulsive legate agli scatti fotografici. Nei prossimi incontri, sempre di martedì, verranno affrontati personaggi come Gramsci, Gadamer, Foucault e Schopenhauer: l'Officina Odeon 5 si mostrerà ancora una volta nella sua funzione di dinamico centro culturale.

lunedì 21 ottobre 2013

Clarissa Panicagli all'Officina Odeon 5

 
Martedì 22 ottobre alle ore 21.15 ha inizio la nuova serie degli incontri con la filosofia organizzati dall'assessorato alla cultura del comune di Signa.
Presso i locali dell'Officina Odeon 5, in via Santelli al n. 15, Clarissa Panicagli affronterà “La filosofia e la psicologia del turista” attraverso il pensiero di Susan Sontag.

domenica 20 ottobre 2013

Liberi di pedalare


Anche quest'anno, nonostante il mal tempo che ne ha condizionato il rinvio e lo svolgimento, si è tenuta “Liberi di pedalare”: pedalata storica sui sentieri della memoria dal Ponte di Signa al Ponte Santa Trinità. Oltre cento partecipanti hanno percorso i circa cinquanta chilometri che costeggiano le due sponde dell'Arno toccando i luoghi maggiormente colpiti dal fronte del 1944. Un mese di vera prima linea ha portato alla distruzione di molti luoghi simbolo del territorio ad ovest di Firenze. Il campanile di San Donnino, il ponte di San Mauro, il Beatino e la zona industriale di Signa, il ponte sull'Arno, la porta fiorentina della Lastra, il Colombaione di Badia a Settimo, il campanile di Ugnano e lo stesso centro di Firenze rappresentato emblematicamente dal ponte Santa Trinità rappresentano soltanto alcune delle tappe costeggiate dai ciclisti fra i quali erano presenti gli amministratori comunali di Signa, Lastra, Campi, Scandicci e Firenze. Sul ponte Santa Trinità il presidente del consiglio comunale di Firenze Eugenio Giani e l'assessore alla Cultura del comune di Signa Giampiero Fossi hanno illustrato i motivi della manifestazione ricordando fra gli altri la figura di Enzo Desideri, medaglia d'argento alla memoria, soldato del nuovo esercito italiano e campione di ciclismo, caduto nel 1944 sul fronte adriatico. “Pedaleremo ancora sulle strade libere d'Italia” le ultime parole di Desideri che da quasi dieci anni hanno ispirato questa particolare cerimonia.

mercoledì 16 ottobre 2013

Sabato in biblioteca



Sabato 19 ottobre proseguono le aperture straordinarie della biblioteca comunale Boncompagno da Signa con una serie di manifestazioni che dalle prime ore della mattina si succederanno sino alle 24.00. Ogni spazio della biblioteca sarà aperto e visitabile per tutto il giorno. Mostre, proiezioni, conferenze contribuiranno a rendere ancora più vivo un ambiente che negli anni è cresciuto in continuazione. Migliaia di presenze contribuiscono ogni mese alla vitalità di un ambiente culturale che, per le sue collezioni e per i suoi orari di apertura, si dimostra ogni giorno più importante per la crescita civile di Signa e dei suoi abitanti.

domenica 13 ottobre 2013

Le quinte del Livi nelle miniere di mercurio dell'Amiata


Continua il percorso di studio del liceo scientifico “Carlo Livi” di Prato all'interno dell'universo minerario toscano. Sotto la guida del professor Renato Braga gli studenti delle quinte A e C si sono avventurati all'interno delle miniere di mercurio del monte Amiata dove, accompagnati da un esperto minatore, hanno potuto immergersi nei cunicoli che li hanno portati nel ventre della montagna. Interessante nella visita anche la parte inerente i laboratori di chimica e la produzione dal cinabro al mercurio. Gli studenti, insieme agli insegnanti Fossi, Gori, Pivano, hanno raggiunto Abbadia San Salvatore dopo alcuni brevi passaggi a Pienza, Bagno Vignoni e Bagni di San Filippo.

martedì 8 ottobre 2013

Domenica 7 ottobre Passo della Futa


Di fronte alle decine di migliaia di morti disseminati nei cimiteri di guerra della nostra Toscana l'amore per la vita diventa forse più forte. Il mio pensiero non va soltanto verso il dolore e la sofferenza di chi tragicamente ha perso la vita in modo violento e non va neanche ai familiari che in modo assurdo hanno perso la persona amata: il mio pensiero va a tutta la bellezza della vita che milioni di giovani non hanno potuto cogliere appieno, va ai desideri, ai sogni, all'amore che in tanti non hanno visto crescere. Penso anche all'imbarbarimento che probabilmente, sotto la spinta della paura e di una lotta per la vita, ha trasformato i nobili sentimenti e i valori di molti in atteggiamenti guidati dalla pura voglia di vivere ad ogni costo seguendo quella vecchia frase latina : mors tua vita mea. La guerra rappresenta sempre un qualcosa di terribile e distruttivo caratterizzato da spinte autodistruttive lontane dall'essenza stessa dell'umanità. Mentre scendevo la scalinata del cimitero le parole scritte nel 1958 da Italo Calvino per la canzone di Sergio Liberovici “Dove vola l’avvoltoio” mi risuonavano stranamente nella testa.
Dove vola l'avvoltoio?
avvoltoio vola via,
vola via dalla terra mia,
che è la terra dell'amor.

L'avvoltoio andò dal fiume
ed il fiume disse: "No,
avvoltoio vola via,
avvoltoio vola via.
Nella limpida corrente
ora scendon carpe e trote
non più i corpi dei soldati
che la fanno insanguinar".

...

sabato 5 ottobre 2013

Ancora Boccaccio 2006


Lo scorrere del tempo, con il suo ritmo inesorabile, trascina in velocissimi vortici pensieri, azioni, fatti che meriterebbero di essere goduti in tutta la loro interezza.
Ieri sera alla proiezione dei vecchi filmati su Boccaccio, girati con i ragazzi delle quarte elementari del 2006, erano presenti alcuni studenti protagonisti dei film di circa sette anni fa. Vedere come quei bambini siano diventati ragazzi grandi mi ha fatto un certo effetto ma ancora più effetto mi ha fatto vedere in ragazzi alla soglia della maggiore età l'attenzione e l'apprezzamento verso quello che loro stessi avevano realizzato diversi anni prima. Spesso la sindrome di Pinocchio domina l'età post adolescenziale: la frase “Com'ero buffo quand'ero burattino” si insinua nei pensieri di giovani che, per una loro debolezza intrinseca e per il bisogno di essere altro, disprezzano quello che hanno fatto e quello che sono stati. Attività che non molto tempo prima avevano appassionato e riempito di orgoglio diventano un qualcosa di ingombrante come se tutto ciò che è stato appartenga ad uno stupido passato da dimenticare. 
I miei studenti sono differenti. Con lo sguardo rivolto verso lo splendore di un presente che si attua ed in marcia verso un futuro ancora più bello i miei vecchi studenti del 2006 mi hanno mostrato l'immagine bella di chi conserva ancora la consapevolezza di avere fatto, ad ogni età, cose importanti. L'essere stati in quarta elementare, soprattutto nella quarta A di Signa, non rappresenta una vergogna ma l'immagine forte di noi che anche in quel momento siamo stati capaci di essere all'altezza di quanto ci veniva offerto dal mondo.


giovedì 3 ottobre 2013

Dove finisce l'umanità


Là dove comincia l'umanità l'uomo si sente parte di una grande famiglia”. Con questa frase di Enrico Bovio ha inizio la storia della Pubblica Assistenza di Signa: un'associazione che da oltre cento anni lavora gratuitamente nei campi dell'assistenza e della solidarietà. Il principio di umanità come unica grande famiglia è bello, carico di fascino e alla base dei più profondi valori religiosi e filantropici.
Oggi, in una giornata tragica come questa, di fronte all'incapacità e all'impotenza del nostro Paese e dell'Europa intera, penso con rabbia e con tristezza a quante vuote parole utilizziamo per definire i pregi di una civiltà foriera di libertà e di democrazia come la nostra. Noi, eredi di una storia carica di solidarietà e di generosità verso gli altri, non possiamo accettare quanto sta accadendo nel nostro mare. Non possiamo più accettare centinaia di cadaveri sparsi sulle nostre coste. Non possiamo accettare la sordità di altri paesi europei che parlano dei morti come se fosse solo un problema italiano e che non sentono come propri i bisogni di milioni di uomini attanagliati da miseria, guerra, fame, disperazione .Non possiamo accettare soprattutto l'impotenza della politica: la politica è l'arte del possibile. La politica, in un paese libero e democratico, può e deve intervenire concretamente portando l'intero occidente ad affrontare come cosa propria quanto avviene nei paesi in cui sembra essere ormai finita ogni speranza. L'Italia, l'Europa ne hanno, e ne devono avere, la forza.

lunedì 30 settembre 2013

Boccaccio 2006


Giovedì 3 ottobre, alle ore 21.15, Signa celebrerà il settimo centenario della nascita di Giovanni Boccaccio con un evento abbastanza particolare. Nella Salablù del Centro Culturale Boncompagno da Signa verrà proiettato, per la prima volta intero, il filmato realizzato nel 2006 con i ragazzi dei laboratori del quarto pomeriggio della scuola primaria “Leonardo da Vinci”. Boccaccio 2006, interamente girato in varie ambientazioni signesi, ripercorre alcune novelle, opportunamente rivisitate e sceneggiate, del Decamerone. La cosa più bella resta però l'impegno e la partecipazione dei ragazzi che di questa attività didattica sono stati i veri protagonisti. Ad oltre sette anni di distanza darà sicuramente una certa emozione il rivedere in azione, con tutta la loro passione e tutta la loro ingenuità, ragazzi arrivati oggi alla soglia della maggiore età. La presentazione di questo filmato non vorrà comunque limitarsi ad un semplice come eravamo ma rappresenterà un sincero omaggio al grande scrittore toscano che con Signa ha ben più di un legame e ad un certo modo di fare scuola che nell'Istituto Comprensivo di Signa ha sempre avuto forza e vitalità. Le novelle interpretate dai ragazzi sono nell'ordine: Federigo degli Alberighi, Chichibio e la gru, Frate Cipolla, Calandrino e l'elitropia, Andreuccio da Perugia. Preziosa come sempre la collaborazione dell'associazione Short Movie Man Studios.

giovedì 26 settembre 2013

Un in bocca al lupo ai Giovani Democratici di Signa


Mercoledì scorso si è tenuto, presso il circolo Donizetti, il congresso dei Giovani Democratici di Signa. Un congresso semplice, pulito, carico di idee e di volontà. Mi è piaciuto lo spirito di servizio e l'attenzione verso il territorio che da più parti è emerso. La frase “Signa dobbiamo meritarcela e Signa si deve meritare noi” mi è sembrata molto più di uno slogan coniato per l'occasione. Ho visto la piena consapevolezza di ciò che può essere messo in campo a servizio della comunità, con l'orgoglio e la forza di proprie proposte, ma ho visto anche il rispetto per valori comuni a più di una generazione e la voglia di non ghettizzarsi in circoli chiusi.
Per me comunque la cosa più bella è stata l'assenza di quelle vuote forme, mortifere, di carrierismo che troppo spesso si vedono aleggiare anche in generazioni più giovani che sembrano respirare la fetida aria di una vecchia “politica che è solo far carriera”.
A Pamela Calamai e a tutti i giovani democratici di Signa un sincero in bocca al lupo e un regalo personale: il testo di una delle canzoni più rivoluzionarie che siano mai state scritte in Italia.

Ho visto
la gente della mia età andare via
lungo le strade che non portano mai a niente,
cercare il sogno che conduce alla pazzia
nella ricerca di qualcosa che non trovano
nel mondo che hanno già, dentro alle notti che dal vino son bagnate,
dentro alle stanze da pastiglie trasformate,
lungo alle nuvole di fumo del mondo fatto di città,
essere contro ad ingoiare la nostra stanca civiltà
e un dio che è morto,
ai bordi delle strade dio è morto,
nelle auto prese a rate dio è morto,
nei miti dell'estate dio è morto...

Mi han detto
che questa mia generazione ormai non crede
in ciò che spesso han mascherato con la fede,
nei miti eterni della patria o dell'eroe
perché è venuto ormai il momento di negare
tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudine e paura,
una politica che è solo far carriera,
il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto,
l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto
e un dio che è morto,
nei campi di sterminio dio è morto,
coi miti della razza dio è morto
con gli odi di partito dio è morto...

Ma penso
che questa mia generazione è preparata
a un mondo nuovo e a una speranza appena nata,
ad un futuro che ha già in mano,
a una rivolta senza armi,
perché noi tutti ormai sappiamo
che se dio muore è per tre giorni e poi risorge,
in ciò che noi crediamo dio è risorto,
in ciò che noi vogliamo dio è risorto,
nel mondo che faremo dio è risorto...

domenica 22 settembre 2013

I mondiali di ciclismo a Signa


Sotto lo sguardo attento dei nostri carabinieri, della polizia municipale e dei moltissimi volontari della protezione civile abbiamo potuto vivere una splendida giornata di sport in un clima talmente bello da risultare quasi irreale. Lungo la via Pistoiese, a San Piero a Ponti e all'Indicatore tantissime famiglie e numerosi appassionati hanno assistito al passaggio di atleti di ogni nazionalità festeggiando con lunghi applausi lo sforzo e l'impegno profuso dai ciclisti. La correttezza e l'eleganza del pubblico signese sono stati ampiamente all'altezza dell'occasione. Lo studio delle eventuali criticità del percorso e l'organizzazione generale, attenta ma non asfissiante, hanno permesso risultati che, se verranno confermati nelle prossime giornate, costituiscono per il nostro territorio e per la nostra comunità già una piccola vittoria. Oltre alla bellezza delle gare l'assenza di traffico ha permesso di godere scorci e paesaggi bellissimi troppo spesso oscurati dai necessari spostamenti che velocemente dobbiamo fare in macchina ogni giorno. Certo i disagi provocati da una manifestazione così importante sono ovviamente numerosi ma ricordare questo mondiale soltanto per cambiamenti nel traffico o spostamenti di parcheggi sarebbe come guardare il famoso dito che indica la luna senza vedere la luna.


giovedì 19 settembre 2013

Con le studentesse dell'artistico su "Ricamo italiano illustrato"


Fra le tante cose strane che possono capitare nella vita non avrei mai pensato di vedere una mia foto pubblicata su di una rivista di ricamo. Nel numero di luglio della prestigiosa rivista “Ricamo italiano illustrato”, a pagina 12, mi si vede mentre parlo al microfono, con il sindaco al mio fianco, durante una manifestazione culturale. Il luogo è la piazza di Fiesole, l'occasione è l'inaugurazione di una mostra organizzata dal museo della paglia in una sala situata sotto il palazzo comunale, la cosa bella è stata la presenza di ospiti di grande valore: le mie studentesse del liceo artistico di Montemurlo. Con grande semplicità, senza spese accessorie, si è dato vita ad un qualcosa ben più importante della contingenza dell'iniziativa: si è aperto un rapporto fra enti pubblici, scuola e impresa. Le ragazze, che hanno sfilato come vere professioniste in mezzo ad una piccola folla di curiosi e di appassionati, hanno progettato direttamente i loro abiti che in seguito, con le loro mani e con la loro abilità, hanno tagliato e cucito. Le foto degli abiti sono state inviate in seguito a delle imprese di moda presenti nel territorio signese che hanno costruito cappelli adeguati ai vestiti prodotti. Far entrare in contatto direttamente scuola e studenti con il mondo dell'Impresa e della moda penso possa rappresentare una nuova sfida alla terribile crisi che ci accompagna da anni. Gli studenti, con la loro bravura, con la loro passione, con la loro gioventù possono oggi immettere, in mercati sempre più difficili, energie ed idee sicuramente vincenti.

martedì 17 settembre 2013

I mondiali di ciclismo a Signa


I campionati mondiali di ciclismo che si svolgeranno fra qualche giorno a Firenze rappresentano sicuramente una grande occasione di sport e di visibilità turistica. Anche a livello culturale numerose sono le occasioni che si presentano a Firenze e nei comuni interessati alla Corsa. In questo contesto Signa presenterà, presso la sede della Biblioteca Comunale propone due iniziative che si affiancano e si completano nell’intento di ricreare le numerose suggestioni che la bicicletta richiama.
In biblioteca sarà presente la mostra bibliografica Suola e pedale questo è il vero ideale… Questa propone uno speciale percorso di lettura “a due ruote”, con una ricca selezione di testi sul ciclismo e i suoi campioni, sulla bicicletta come stile di vita, sul cicloturismo, sulla letteratura che propone storie “in bicicletta”. Anche dopo il passaggio dei Mondiali questi suggerimenti di lettura, raccolti in un depliant con più di 70 titoli, costituiranno un’utile guida per chi ama la bicicletta. Infatti, dopo la fine della mostra bibliografica, questi libri saranno disponibili in biblioteca per il prestito.
Accompagna la mostra bibliografica, CYCLO, mostra di artigianato digitale di Francesco Panichi. Questa propone un suggestivo contorno iconografico con immagini che partendo dal mondo a due ruote giungono, nella rielaborazione digitale, ad un coloratissimo inno all’energia in movimento che caratterizza il ciclismo nelle sue più diverse modalità.
Ambedue le mostre verranno inaugurate Sabato 21 Settembre ore 11,30 e resteranno visibili dal 21 settembre al 5 ottobre 2013
negli orari di apertura della Biblioteca (Martedì: 9-13/15-19; Mercoledì: 9-13/15-19; Giovedì: 15-19; Venerdì: 9-13/15-19; Sabato: 9-13).

giovedì 12 settembre 2013

Il Crocifisso di via dei Colli torna al suo posto


Domani sera, alle ore 21.00, partirà dalla grande croce di Marcello Guasti, nei giardini del crocifisso, una processione finalizzata alla ricollocazione di un Cristo andato distrutto alcuni mesi fa. La processione si concluderà davanti all'antico tabernacolo di Via dei Colli con la rimessa in posa della croce con l'immagine di Gesù in terracotta realizzata da Carlo Bellini. La cosa particolare è che l'acquisto della nuova opera è stato fatto direttamente con i soldi raccolti in Consiglio Comunale. Sindaco, Segretario, Assessori, Consiglieri Comunali di ogni parte politica si sono autotassati è hanno permesso il ritorno nella sua originaria collocazione di un'opera d'arte di grande bellezza e di un oggetto di culto legato alle più antiche tradizioni signesi. Nella giornata in cui si ricorda l'esaltazione della Santa Croce il pievano e i fedeli della parrocchia di Signa saranno accompagnati ufficialmente dall'Amministrazione e dai Consiglieri di Signa in un percorso che si concluderà con la restituzione a tutta la comunità signese di questo importante oggetto di devozione e di storia

mercoledì 11 settembre 2013

Trecciaiole in piazza di Signa


Nonostante che lo spirito fosse ben lontano da ogni rievocazione storica ieri sera ha fatto abbastanza effetto vedere la piazza della pieve piena di trecciaiole che, ripetendo gesti antichi, intrecciavano diversi materiali dando vita ad un quadro scenico che sembrava provenire da altre epoche. Il contributo del Museo della Paglia alla fiera di Signa è stato rappresentato da un laboratorio avanzato in cui ogni cittadino aveva la possibilità di provare ad intrecciare paglia ed altro materiale da cappelli. Oltre al personale del museo l'associazione App arte ha contribuito alla realizzazione dei diversi laboratori: interessante l'esposizione di diverse tipologie di cappello. Io stesso ho provato ad intrecciare ma i risultati sono stati più che deludenti.

Signa "contro" Dante


Sicuramente Dante Alighieri rappresenta uno dei personaggi più conosciuti e amati d'Italia: non a caso la moneta da due euro riporta la sua effige ed il suo nome troneggia nelle targhe stradali e nelle intitolazioni più diverse. Anche Signa ha dedicato a Dante la scuola primaria dei Colli Alti, oltre ad una delle principali strade del paese; da anni, si svolgono in suo onore manifestazioni e letture dantesche. Questo giovedì, presso la pieve di San Lorenzo, Alvaro Parenti dedicherà a Dante una serata che si promette veramente interessante ma il rapporto del grande poeta con Signa era tutt'altro che idilliaco. Un forte disprezzo per Signa e per tutto il contado fiorentino si riscontra forte e vibrante soprattutto nel canto XVI del Paradiso quando, nel suo attacco contro Bonifazio dei Moriubaldini, colpevole di averlo mantenuto in esilio, esprime lo schifo di dover sostenere il puzzo di quanti dalla campagna si erano spostati a Firenze riuscendo magari, come Moriubaldini, ad avere cariche di comando nella guida della città prendendo spazio alla vecchia nobiltà fiorentina a cui la stessa famiglia degli Alighieri apparteneva. Ad un generale disprezzo che solitamente la città ha spesso avuto verso i contadini di Signa, di Campi, di Scandicci ha risposto benissimo agli inizi del Novecento Giovacchino Forzano, librettista del “Gianni Schicchi” di Giacomo Puccini con la romanza di Rinuccio nella quale si esalta l'apporto della “gente nuova” alla grandezza di Firenze:
Firenze è come un albero fiorito,
che in piazza dei Signori ha tronco e fronde,
ma le radici forze nuove apportano
dalle convalli limpide e feconde!
E Firenze germoglia ed alle stelle
salgon palagi saldi e torri snelle!
L'Arno, prima di correre alla foce,
canta baciando piazza Santa Croce,
e il suo canto è si dolce e sì sonoro
che a lui son scesi i ruscelletti in coro!
Così scendanvi dotti in arti e scienze
a far più ricca e splendida Firenze!
E di Val d'Elsa già dalle castella
ben venga Arnolfo a far la torre bella!
E venga Giotto dal Mugel selvoso,
e il Medici mercante coraggioso!
Basta con gli odi gretti e coi ripicchi!
Viva la gente nuova e Gianni Schicchi!
Sabato prossimo a Signa, dopo avere giustamente reso omaggio al più grande fra i poeti, si ricorderà anche il suo nemico Bonifazio dei Moriubaldini con una visita guidata all'interno del parco e della villa che pochi decenni dopo sarebbe stata abitata dai suoi eredi. In un ambiente bello e suggestivo, dietro la pieve di San Lorenzo, sarà possibile visitare, grazie alla disponibilità della famiglia Tempestini, luoghi per molti completamente sconosciuti in una villa di struttura quattrocentesca che ancora oggi, con il suo parco, occupa il cuore del centro di Signa. La partenza è prevista alle 16.00 davanti alla chiesa di San Lorenzo.

sabato 7 settembre 2013

Il Popolo di San Giovanni ha vinto il Palio di Signa


Nella vita di una comunità scorrono velocemente momenti, più o meno importanti, capaci di farci cogliere da una parte lo scorrere del tempo dall'altra quei piccoli eventi che danno il segno della continuità e che, come monumenti e opere d'arte, offrono sicuri riferimenti a chi li sa cogliere. La festa medioevale nel Castello di Signa rappresenta un po' questo e anche il suo palio, con tamburi, arcieri, chiarine e armati manifesta un clima particolare amato da molti signesi anche se nella nostra comunità non sono presenti quelle rivalità, vere o forzate che siano, presenti altrove. Ieri sera, davanti al folto pubblico che affollava la festa medioevale del Castello, il Popolo di San Giovanni ha vinto il Palio di Signa. Dopo lo svolgimento di una lunga serie di gare gli arcieri di San Giovanni hanno di nuovo conquistato il Palio riuscendo ad aggiudicarsi il prezioso dipinto di Elisiano Sangiorgi ed il diritto di vestire il ciuchino per la prossima processione della Beata. La squadra composta da Francesco Pane, Leonardo Luciani e Giuseppe Peruzzi ha battuto nell'ordine San Lorenzo, Santa Maria e San Miniato mantenendo il primato di palii vinti. Questa manifestazione costituisce solo una parte di un evento di maggiore respiro che vede nella festa della Beata Giovanna il suo momento culminante e che, proprio nello spirito della Beata, trova i suoi indirizzi più sinceri e vitali.

domenica 1 settembre 2013

L'omaggio dei ciclisti ad Enzo Desideri


Le cerimonie dedicate alla Liberazione di Signa sono iniziate oggi con l'omaggio dei ciclisti alla lapide posta in ricordo di Enzo Desideri. In occasione della competizione sportiva organizzata in suo onore, ogni anno una rappresentanza degli atleti partecipa insieme alle autorità comunali al ricordo di un giovane ciclista, vincitore di molte gare negli Anni Trenta, caduto durante la Battaglia del Senio mentre combatteva volontario nelle fila del nuovo esercito italiano. A Enzo Desideri è stata concessa dalla Presidenza della Repubblica la medaglia d'argento al Valor Militare ed il comune di Signa gli ha intitolato una piazza. Fra le numerose manifestazioni che si svolgono in questi giorni per ricordare i valori della Democrazia mi sento particolarmente legato a questo momento che mette insieme i valori dello Sport con quelli della Libertà. Troppo spesso lo sport assume caratteristiche guidate dalla propaganda di regimi o di interessi lontani dal suo vero spirito. Uno spirito di amore per il bello, per il gioco, per la libertà. Ricordando Enzo Desideri mi piace pensare a questo campione dello sport che dopo aver contribuito a liberare Signa si arruola volontario, con molti altri signesi, per restituire all'Italia Libertà e Democrazia e per poter, come disse nelle sue ultime parole,“pedalare ancora sulle strade liberi d'Italia”.

sabato 31 agosto 2013

Un ricordo di Carlo Monni


In occasione dell'abbraccio sincero che Firenze ha voluto tributare ad uno dei suoi artisti più rappresentativi voglio esprimere anch'io l'affetto, vero e diretto, che un uomo come Carlo Monni sapeva provocare. Come ho detto una persona vera, interprete di una delle anime più caratteristiche del nostro territorio che forse, proprio per questo, non è stato valorizzato come meritava. La foto è del 17 marzo 2011, 150° anniversario dell'Unità d'Italia, ed è stata scattata dall'amico Fabio Braccianti. In mezzo all'ufficialità delle manifestazioni di quel giorno l'incontro con Carlo Monni mi offrì un momento di riflessione ulteriore sulla bellezza e sull'anima della nostra terra.

lunedì 26 agosto 2013

Ebbene si! Alé Viola!


Non un augurio, anche se non sono superstizioso, ma un incitamento sincero all'inizio di un campionato che si promette bello e difficile.
Parlare di Fiorentina può sembrare leggero a fronte delle tragedie e delle difficoltà che incombono su di noi e su tutta l'umanità ma amare la propria squadra e appassionarsi ad un gioco bellissimo come il calcio non impedisce certo di pensare e di agire su altri fronti più difficili e più impegnativi. Anzi, le piccole o grandi gioie che si provano di fronte alle azioni dei nostri “giocatori” possono aiutarci ad affrontare con più forza le prove di ogni giorno quindi … FORZA VIOLA!!!!

Arcobaleno d'estate: "Zingari" sul lago dei Renai


In un ambiente bellissimo, carico di atmosfere e suggestioni, si è svolto il contributo signese alla grande manifestazione regionale “Arcobaleno d'estate”. Nel grande prato sulla riva del lago dei Renai la Compagnia Teatrale Amarena Teatro ha presentato lo spettacolo "Zingari", una romanza teatrale tratta da un'opera di A.S. Puskin. Il fascino della trama unito ad una scenografia essenziale, ma forte, ha costituito lo sfondo vitale di attori che, in abiti più che credibili, sono riusciti a mettere al centro dell'attenzione di un folto e attento pubblico, l'umanità, gli amori, la cultura, l'arte di un popolo conosciuto spesso solo attraverso pregiudizi. Le musiche e le danze eseguite alla luce dei fuochi accesi sulla riva del lago in una luce crepuscolare hanno contribuito poi a rendere la serata particolarmente forte dal punto di vista emozionale.
Anche in questa occasione, di fronte ad uno spettacolo teatrale di non facile lettura, il Parco dei Renai è riuscito a mettere in evidenza potenzialità non ancora completamente sfruttate in campo culturale: di fronte a questa nuova proposta la risposta di Signa è stata come sempre adeguata.

mercoledì 21 agosto 2013

Il Mercatino di Signa ad Oberdrauburg


Come ogni anno la strada principale di Oberdrauburg si è colorata di bandiere tricolori in omaggio al Mercatino di Signa che ogni agosto arricchisce la Nudelfest della cittadina carinziana. Il gemellaggio di Signa con Oberdrauburg risale alla metà degli Anni Novanta ma da molto prima si sono sviluppati contatti e scambi tali da rendere molto facile incontrare signesi nelle località turistiche dell'alta valle della Drava. La relativa vicinanza, appena 460 km di distanza, e la grande cordialità degli amici austriaci hanno portato alla nascita di numerosi rapporti di amicizia che, collettivamente, si celebrano soprattutto nei due mercatini di agosto, in Austria, di novembre, in Italia. Anche quest'anno, alla presenza dei sindaci della vallata e delle autorità carinziane, Signa ha offerto una piccola immagine del suo artigianato e dei suoi prodotti alimentari mentre il prossimo 25 novembre il Mercatino di Oberdrauburg, che si svolgerà nel centro di Signa, aprirà la serie dei mercatini natalizi previsti nella provincia di Firenze. L'organizzazione dei mercatini e del gemellaggio è curata dall'Associazione Scambi Internazionali di Signa che, con il suo presidente Maurizio Catolfi, segue da anni gli scambi sia con l'Austria che con la Francia. Nella delegazione ufficiale l'assessore Giampiero Fossi che ha ricordato come, dal punto di vista politico, risulti indispensabile dar vita a conoscenze e contatti diretti fra le diverse comunità tesi a far si che il concetto d'Europa non resti freddamente limitato da dinamiche bancarie dove soltanto i grandi interessi sembrano guidarne la direzione. Per chi crede in un'Europa dei popoli e delle culture i gemellaggi rappresentano un vivo momento di sviluppo in grado di far crescere direttamente nuove figure di cittadini europei capaci di costruire dinamiche inclusive a servizio di un concetto sempre più aperto di umanità.
 


lunedì 19 agosto 2013

Verso il 4 settembre ricordando Gianni Cabrini


Il mese di agosto è caratterizzato da una serie di appuntamenti istituzionali, ai quali il nostro comune partecipa con convinzione, che ricordano momenti drammatici della nostra storia recente. Il 4 di agosto abbiamo festeggiato la liberazione di Lastra a Signa, il prossimo 4 settembre verrà invece ricordata la liberazione di Signa; nel mezzo la memoria di avvenimenti più tragici, legati ad un agosto che ha visto il nostro territorio subire oltre un mese di prima linea nel fronte dell'Arno. Oltre alle vittime dei bombardamenti e degli stenti causati dalla guerra gli abitanti di Signa hanno dovuto subire violenze, assassinii, esecuzioni sommarie da parte di un esercito tedesco ormai in ritirata. I nomi dei numerosi civili uccisi dai Tedeschi a Signa si aggiungono a quelli dei tredici martiri di San Piero a Ponti e a quello di Gianni Cabrini. Su Gianni Cabrini è necessario oggi spendere qualche parola in più perché, al di là del suo nome inciso all'interno della Cappella dei Caduti del Cimitero Monumentale di San Miniato e di qualche breve racconto in pubblicazioni storiche locali, il suo sacrificio sembra essere dai più dimenticato. Per adesso cito soltanto le parole scritte dal sindaco di Signa Vasco Nesti, in risposta ad una circolare della questura di Firenze del 14 settembre 1944, ma più avanti, in occasione del prossimo settantesimo della sua esecuzione, spero di arrivare alla pubblicazione di documenti più precisi intorno a questa terribile vicenda.
“ … Raccapricciante la fucilazione del proprietario della Fattoria di Castelletti Gianni Cabrini avvenuta il giorno 5 agosto decorso. La Villa del predetto era stata requisita dal comando germanico. Prima di abbandonarla per la pressione delle forze alleate il Cabrini reo soltanto di aver fatto delle rimostranze per i continui soprusi e vessazioni alle persone e alle cose, venne fucilato in presenza dei congiunti ed obbligato il fratello Cabrini Emilio a scavare la fossa che doveva servire per il suo seppellimento. Il fratello superstite venne catturato e deportato.”
Talvolta le celebrazioni tese a mantenere viva la memoria di una nostra storia recente vengono tacciate, da più parti, di essere immagini di vuota retorica ma è proprio grazie ad una certa ritualità che ancora oggi i nostri cittadini uccisi settanta anni fa possono essere ricordati con un nome che la violenza nazista non è riuscita a cancellare. I luoghi degli eccidi, i campi di sterminio o più semplicemente le cerimonie commemorative offrono, a chi sa comprenderle, quelle emozioni utili per fornire anticorpi, anche emotivi, necessari ad impedire il ritorno di avventure nefaste frutto spesso dell'oblio della storia. Chiaramente non esistono soltanto cerimonie, bandiere, gonfaloni, medaglie e sacrari: la memoria deve essere assistita soprattutto con la conoscenza della storia e con la convinta partecipazione a quei valori costituzionali, nati in anni difficili, che sono alla base della nostra libertà e della nostra democrazia.

mercoledì 14 agosto 2013

Buon Ferragosto!


Ferragosto, o Santa Maria come si diceva dalle nostre parti, segna un punto di passaggio abbastanza particolare nello svolgimento delle ferie e nel procedere dell'estate. Da molti è considerato il giorno festivo per eccellenza o comunque da destinare al riposo: penso che in una realtà frenetica, segnata da tempi estremamente veloci sia davvero necessario, anche all'interno di vacanze spesso usate per realizzare quello che nel resto dell'anno non è possibile fare, avere un piccolo momento di pausa. Ho detto pausa, non riflessione, la riflessione necessita di troppo lavoro e comunque spesso coincide con una programmazione del futuro e di altre cose da fare: oggi, almeno per qualche attimo e se possibile, stacchiamo brevemente la spina e assaporiamo la strana e difficile sensazione del non fare niente. Tranquilli! Non perderemo nessun treno: il nostro mondo non aspetta e sarà prontissimo a riprenderci nelle cose bellissime, ma faticose e impegnative, che ci accompagnano e ci accompagneranno ogni giorno. Buon Ferragosto a tutti.

martedì 13 agosto 2013

A Sant'Anna di Stazzema con il ministro Maria Chiara Carrozza


Ho avuto modo, durante le cerimonie in onore alle vittime di Sant'Anna di Stazzema, di ascoltare l'intervento del ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza: un intervento bello, chiaro e carico di tensione civica ma, soprattutto, indirizzato alla scuola e al suo dovere formativo nei confronti delle nuove generazioni. Il ruolo fondante della scuola ha trovato piena conferma nelle parole del Ministro che, nello studio anche interdisciplinare della Storia, ha individuato i necessari antidoti nei confronti degli orrori che hanno accompagnato e accompagnano il cammino dell'umanità. Condividendo in pieno i principi di Maria Chiara Carrozza mi sono permesso di esprimerle alcune delle difficoltà che si incontrano oggi nelle scuole medie superiori e in particolare ho segnalato la recente riduzione delle ore di insegnamento della Storia all'interno dei Licei scientifici e linguistici: affrontare nelle quinte il Novecento e le sue dinamiche in solo due ore settimanali rende difficile lo svolgimento di un programma complesso e particolare in cui riflessioni, comparazioni e approfondimenti hanno certamente bisogno di tempo. Al termine di questo breve colloquio, nel quale il Ministro ha riaffermato il valore dell'insegnamento della Storia, ho deciso di scriverle una lettera propositiva sull'argomento con il solo semplice fine di tenere alta la tensione sulla necessità di offrire agli studenti, soprattutto dell'ultimo anno, gli spazi necessari alla conoscenza di ciò che è alla base della nostra libertà e della nostra democrazia.

lunedì 29 luglio 2013

Il restauro della Pala di San Francesco ai Colli

                                La tela al momento della partenza

Sono stato in questi giorni a fare un sopralluogo nello studio della restauratrice Silvia Bensi per controllare la situazione in cui si trova la pala d'altare della chiesa di San Francesco ai Colli Alti. Il dipinto è stato consegnato per il restauro nel settembre 2011 sotto la direzione del funzionario di zona della soprintendenza Maria Pia Zaccheddu e da subito sono stati riscontrati danni non indifferenti dovuti in primo luogo allo scorrere del tempo ma dovuti anche a maldestri tentativi di intervento effettuati nei secoli passati. Ai buchi ed agli squarci della tela, in presenza fra l'altro di un telaio in pessime condizioni, si sono accompagnate ridipinture invasive che hanno ampliato gli spazi ormai privi di colore. Allo stato attuale dei lavori possiamo dire che il lavoro di pulitura è stato quasi completato e che, con un prossimo intervento, le possibilità di un ritorno della tela nella sua sede naturale per il prossimo mese di ottobre sono oggi più vicine.
Il dipinto, realizzato da Mario Masseri verso la fine del XVI secolo, raffigura, al centro, la Madonna con il Bambino poggiato in grembo. A sinistra, San Giovanni Battista in preghiera con lo sguardo indirizzato verso la Vergine Maria che china la testa verso di lui. Sulla destra San Francesco d’Assisi si rivolge a Gesù Bambino che risponde al suo sguardo.
Il restauro di quest'opera è stato fortemente voluto dagli abitanti dei Colli che negli anni hanno trasformato quella che era una povera cappella in una vera chiesa. Un ricordo particolare ad Andrea Catarzi che di questo restauro ha rappresentato un po' l'anima.

sabato 27 luglio 2013

Inaugurata la mostra di Valentina Klasen


Una nuova esposizione fotografica arricchirà la Sala dell'Affresco del Palazzo Comunale di Signa per tutto il prossimo mese di agosto. Si tratta della mostra di Valentina Klasen “Cristalli di tempo”: un viaggio avvincente attraverso immagini di forte suggestione capaci di produrre emozioni non certo indifferenti.
La mostra resterà aperta sino al prossimo 29 agosto negli orari di apertura degli uffici comunali. Si tratta della 33° mostra ospitata nello spazio espositivo del comune di Signa ricavato, dall'aprile del 2011, nella vecchia sede dell'Archivio Storico Comunale. In questo luogo si sono avvicendate le opere di artisti di ogni genere che hanno mostrato, ai numerosi visitatori, sfaccettature dell'arte non sempre individuabili in uno stesso ambiente.

mercoledì 24 luglio 2013

Un ciao alle vecchie quinte del Livi

    V B

    V D

La prossima riapertura delle attività scolastiche indirizza i miei pensieri verso quelle che saranno le nuove classi con cui potrò condividere nuove, bellissime esperienze. Don Milani scriveva che il lavoro degli insegnanti somiglia un po' a quello delle prostitute che non fanno in tempo ad affezionarsi a qualcuno che subito devono passare ad altri. È vero, lo sguardo è sempre rivolto verso il futuro: nuove sfide, nuove esperienze, nuove realtà hanno il forte potere di attrarre più del ricordo, più del piacere della consuetudine ma … la bellezza di rapporti veri, sinceri, profondi segnati da momenti sui quali difficilmente scenderà l'oblio non potranno mai essere relegati su di un piano secondario. Per chi, come me, ha avuto la fortuna di vivere per anni insieme alle ultime quinte B e D del Livi questo momento di passaggio non può che essere caratterizzato dalla soddisfazione di aver fatto parte di gruppi formidabili dei quali resteranno soltanto straordinari ricordi e la consapevolezza che ciò che siamo stati ci aiuterà sicuramente ad affrontare e vincere tutte le nuove sfide che ci riserva il futuro.
Alle ragazze e ai ragazzi delle ex quinte B e C del Livi un caro saluto ed un abbraccio.