domenica 8 dicembre 2013

Biblioteca comunale: alcune precisazioni su quanto apparso sulla stampa


Con la cultura non si mangia”.
Penso che poche frasi come questa possano esprimere il vuoto di un pensiero che certo non ha, in questi anni, portato bene all'Italia. Purtroppo molti esponenti del Centro Destra si sono appiattiti su questo slogan mortifero facendo un torto ai molti intellettuali presenti nelle loro fila. Questa affermazione e il sostegno da questa ottenuto in vasti strati della nostra classe politica hanno costituito un venefico brodo di coltura che ha visto scuole, musei, biblioteche come principali vittime di un modello perdente contrario alla stessa essenza del pensiero occidentale.
Con una certa soddisfazione ho apprezzato l'interesse che l'amico Gianni Vinattieri, che fra l'altro si è sempre personalmente dimostrato lontano da certe posizioni, nutre per la nostra biblioteca comunale. Ho compreso anche il carattere libero e assolutamente non omertoso del personale della biblioteca che, alla luce degli ottimi risultati ottenuti in questi ultimi anni, se esprime un certo malessere verso i tempi non velocissimi che rallentano la pronta attuazione di una progettualità già in atto, lo fa esclusivamente credendo nel bene della biblioteca.
Grazie agli interventi strutturali realizzati in questi ultimi quattro anni i metri quadri dedicati alla lettura e ai corsi sono quasi raddoppiati; sono aumentati anche i metri di scaffalatura che hanno potuto accogliere un consistente numero di nuove pubblicazioni. In questo contesto si sono potute sviluppare varie sezioni tematiche con un conseguente aumento dei libri e delle riviste in abbonamento.
In questi ultimi anni sono stati rafforzati i canali del sistema interbibliotecario ed è stato automatizzato il prestito. All'interno della biblioteca oltre a consolidare la presenza del settore multimediale sono state predisposte quattro postazioni internet.
Un altro importante campo di azione si è aperto grazie al rafforzamento del personale che ha permesso un significativo aumento dell'orario di apertura portando la nostra biblioteca su livelli superiori a quelli della media provinciale.
Da questa rinnovata, positiva, situazione è scaturito un sensibile aumento delle frequenze; gli stessi prestiti sono praticamente triplicati nel giro di pochi anni.
In un contesto simile penso sia inutile ricordare le numerose attività promozionali che si sono svolte presso la biblioteca e i suoi annessi: proiezioni, mostre, conferenze, spettacoli teatrali, concerti, presentazioni di libri hanno contribuito non poco nel mantenere alta l'attenzione intorno a questo centro culturale.
La crescita della biblioteca e delle sue sezioni ha chiaramente sottolineato la primaria esigenza di spazio che una realtà viva e dinamica, ricca di sempre nuove richieste e forte di circa cento presenze giornaliere, richiede per potersi ulteriormente sviluppare. La Giunta del comune di Signa per questo, nonostante la mancanza di fondi dovuta ad una situazione economica generale non certo esaltante e comunque indipendente da responsabilità comunali, ha deciso, con apposite delibere, una serie di interventi che porteranno sia ad un ampliamento degli spazi di magazzino e di lettura che alla risistemazione degli esterni. I lavori sono stati già finanziati e programmati per essere terminati all'interno della presente legislatura.
Durante il prossimo mandato amministrativo, con la collocazione del Museo della Paglia e dell'Intreccio all'interno del Palazzo di via Ferroni e il probabile spostamento della Sala Consiliare in strutture più vicine agli uffici del comune, gran parte dell'edificio della Gimasa potrà essere utilizzato dalla biblioteca che, con questi nuovi spazi potrà raggiungere il livello ottenuto dalle biblioteche dei comuni di dimensioni più grandi. Nei nostri progetti anche la realizzazione di una nuova viabilità pedonale da via Berti e la realizzazione di un nuovo e più organico parcheggio.
Chiaramente giudicare la biblioteca di Signa soltanto da alcune criticità strutturali può apparire ed è assolutamente ingeneroso. Basta osservare la quantità di iniziative per la lettura e i numerosi interventi culturali che ogni giorno animano quello che a ragione può essere definito il principale centro culturale di Signa per rendersi conto di quanto in questa struttura viene fatto.
Veder rilevate criticità di capienza rappresenta per me una grande soddisfazione: peggiore sarebbe stata l'accusa di mantenere una cattedrale nel deserto, capace di assorbire fondi e risorse, lontana dai bisogni dei cittadini e senza effettive ricadute sul nostro territorio. La biblioteca comunale e il recupero completo della Gimasa rappresentano per me una priorità assoluta: gli interventi economici e strutturali già decisi ed in via di realizzazione costituiscono un percorso operativo voluto fortemente dalla Giunta Comunale di Signa che ha visto nel rafforzamento di questo centro uno dei motori di sviluppo della nostra comunità.

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