mercoledì 11 settembre 2013

Signa "contro" Dante


Sicuramente Dante Alighieri rappresenta uno dei personaggi più conosciuti e amati d'Italia: non a caso la moneta da due euro riporta la sua effige ed il suo nome troneggia nelle targhe stradali e nelle intitolazioni più diverse. Anche Signa ha dedicato a Dante la scuola primaria dei Colli Alti, oltre ad una delle principali strade del paese; da anni, si svolgono in suo onore manifestazioni e letture dantesche. Questo giovedì, presso la pieve di San Lorenzo, Alvaro Parenti dedicherà a Dante una serata che si promette veramente interessante ma il rapporto del grande poeta con Signa era tutt'altro che idilliaco. Un forte disprezzo per Signa e per tutto il contado fiorentino si riscontra forte e vibrante soprattutto nel canto XVI del Paradiso quando, nel suo attacco contro Bonifazio dei Moriubaldini, colpevole di averlo mantenuto in esilio, esprime lo schifo di dover sostenere il puzzo di quanti dalla campagna si erano spostati a Firenze riuscendo magari, come Moriubaldini, ad avere cariche di comando nella guida della città prendendo spazio alla vecchia nobiltà fiorentina a cui la stessa famiglia degli Alighieri apparteneva. Ad un generale disprezzo che solitamente la città ha spesso avuto verso i contadini di Signa, di Campi, di Scandicci ha risposto benissimo agli inizi del Novecento Giovacchino Forzano, librettista del “Gianni Schicchi” di Giacomo Puccini con la romanza di Rinuccio nella quale si esalta l'apporto della “gente nuova” alla grandezza di Firenze:
Firenze è come un albero fiorito,
che in piazza dei Signori ha tronco e fronde,
ma le radici forze nuove apportano
dalle convalli limpide e feconde!
E Firenze germoglia ed alle stelle
salgon palagi saldi e torri snelle!
L'Arno, prima di correre alla foce,
canta baciando piazza Santa Croce,
e il suo canto è si dolce e sì sonoro
che a lui son scesi i ruscelletti in coro!
Così scendanvi dotti in arti e scienze
a far più ricca e splendida Firenze!
E di Val d'Elsa già dalle castella
ben venga Arnolfo a far la torre bella!
E venga Giotto dal Mugel selvoso,
e il Medici mercante coraggioso!
Basta con gli odi gretti e coi ripicchi!
Viva la gente nuova e Gianni Schicchi!
Sabato prossimo a Signa, dopo avere giustamente reso omaggio al più grande fra i poeti, si ricorderà anche il suo nemico Bonifazio dei Moriubaldini con una visita guidata all'interno del parco e della villa che pochi decenni dopo sarebbe stata abitata dai suoi eredi. In un ambiente bello e suggestivo, dietro la pieve di San Lorenzo, sarà possibile visitare, grazie alla disponibilità della famiglia Tempestini, luoghi per molti completamente sconosciuti in una villa di struttura quattrocentesca che ancora oggi, con il suo parco, occupa il cuore del centro di Signa. La partenza è prevista alle 16.00 davanti alla chiesa di San Lorenzo.

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