martedì 13 agosto 2013

A Sant'Anna di Stazzema con il ministro Maria Chiara Carrozza


Ho avuto modo, durante le cerimonie in onore alle vittime di Sant'Anna di Stazzema, di ascoltare l'intervento del ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza: un intervento bello, chiaro e carico di tensione civica ma, soprattutto, indirizzato alla scuola e al suo dovere formativo nei confronti delle nuove generazioni. Il ruolo fondante della scuola ha trovato piena conferma nelle parole del Ministro che, nello studio anche interdisciplinare della Storia, ha individuato i necessari antidoti nei confronti degli orrori che hanno accompagnato e accompagnano il cammino dell'umanità. Condividendo in pieno i principi di Maria Chiara Carrozza mi sono permesso di esprimerle alcune delle difficoltà che si incontrano oggi nelle scuole medie superiori e in particolare ho segnalato la recente riduzione delle ore di insegnamento della Storia all'interno dei Licei scientifici e linguistici: affrontare nelle quinte il Novecento e le sue dinamiche in solo due ore settimanali rende difficile lo svolgimento di un programma complesso e particolare in cui riflessioni, comparazioni e approfondimenti hanno certamente bisogno di tempo. Al termine di questo breve colloquio, nel quale il Ministro ha riaffermato il valore dell'insegnamento della Storia, ho deciso di scriverle una lettera propositiva sull'argomento con il solo semplice fine di tenere alta la tensione sulla necessità di offrire agli studenti, soprattutto dell'ultimo anno, gli spazi necessari alla conoscenza di ciò che è alla base della nostra libertà e della nostra democrazia.

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