Poche parole possono essere
aggiunte alla soddisfazione provata nei tre giorni in cui la nostra
comunità si è immersa nel suo più profondo elemento dello spirito.
Nella devozione alla Beata
Giovanna si ritrova un qualcosa di antico e di moderno al tempo
stesso dove i riflessi, carichi di mistero e di fede, di un medioevo
ancora vicino illuminano la modernità di una vita arricchita dalla
ragione, dalla libertà e dall'ingegno dell'uomo.
Come ogni anno, nel nome di
Giovanna, Signa si è stretta intorno alla sua Beata raggiungendo
l'anima di ogni signese e unendo gruppi e associazioni di ogni tipo.
La tradizione di una
processione di carattere fortemente religioso, accompagnata dai
colori del Corteo Storico e dal bianco della Venerabile Compagnia del
SS Sacramento e dello Spirito Santo, ha visto la presenza di numerose
istituzioni che, insieme al gonfalone del comune di Signa, hanno
seguito i “ciuchini” dei vari popoli di Signa.
Il gonfalone della regione
Toscana, accompagnato dal presidente del Consiglio Regionale Eugenio
Giani, ha sfilato insieme ai comuni di Firenze, Scandicci,
Carmignano, Poggio a Caiano, Lastra a Signa e Cessapalombo.
Significativa la presenza di
quest'ultimo comune, colpito dal terremoto, che ha ricordato a tutti
i valori dell'amicizia e della solidarietà.
Le cerimonie si sono concluse
con una solenne benedizione nella piazza e con la chiusura dell'urna
avvenuta ieri sera alla presenza del Nunzio Apostolico,
l'arcivescovo Francisco Javier Lozano che ha celebrato una Messa
Pontificale in onore della Beata.
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