lunedì 29 luglio 2013

Il restauro della Pala di San Francesco ai Colli

                                La tela al momento della partenza

Sono stato in questi giorni a fare un sopralluogo nello studio della restauratrice Silvia Bensi per controllare la situazione in cui si trova la pala d'altare della chiesa di San Francesco ai Colli Alti. Il dipinto è stato consegnato per il restauro nel settembre 2011 sotto la direzione del funzionario di zona della soprintendenza Maria Pia Zaccheddu e da subito sono stati riscontrati danni non indifferenti dovuti in primo luogo allo scorrere del tempo ma dovuti anche a maldestri tentativi di intervento effettuati nei secoli passati. Ai buchi ed agli squarci della tela, in presenza fra l'altro di un telaio in pessime condizioni, si sono accompagnate ridipinture invasive che hanno ampliato gli spazi ormai privi di colore. Allo stato attuale dei lavori possiamo dire che il lavoro di pulitura è stato quasi completato e che, con un prossimo intervento, le possibilità di un ritorno della tela nella sua sede naturale per il prossimo mese di ottobre sono oggi più vicine.
Il dipinto, realizzato da Mario Masseri verso la fine del XVI secolo, raffigura, al centro, la Madonna con il Bambino poggiato in grembo. A sinistra, San Giovanni Battista in preghiera con lo sguardo indirizzato verso la Vergine Maria che china la testa verso di lui. Sulla destra San Francesco d’Assisi si rivolge a Gesù Bambino che risponde al suo sguardo.
Il restauro di quest'opera è stato fortemente voluto dagli abitanti dei Colli che negli anni hanno trasformato quella che era una povera cappella in una vera chiesa. Un ricordo particolare ad Andrea Catarzi che di questo restauro ha rappresentato un po' l'anima.

sabato 27 luglio 2013

Inaugurata la mostra di Valentina Klasen


Una nuova esposizione fotografica arricchirà la Sala dell'Affresco del Palazzo Comunale di Signa per tutto il prossimo mese di agosto. Si tratta della mostra di Valentina Klasen “Cristalli di tempo”: un viaggio avvincente attraverso immagini di forte suggestione capaci di produrre emozioni non certo indifferenti.
La mostra resterà aperta sino al prossimo 29 agosto negli orari di apertura degli uffici comunali. Si tratta della 33° mostra ospitata nello spazio espositivo del comune di Signa ricavato, dall'aprile del 2011, nella vecchia sede dell'Archivio Storico Comunale. In questo luogo si sono avvicendate le opere di artisti di ogni genere che hanno mostrato, ai numerosi visitatori, sfaccettature dell'arte non sempre individuabili in uno stesso ambiente.

mercoledì 24 luglio 2013

Un ciao alle vecchie quinte del Livi

    V B

    V D

La prossima riapertura delle attività scolastiche indirizza i miei pensieri verso quelle che saranno le nuove classi con cui potrò condividere nuove, bellissime esperienze. Don Milani scriveva che il lavoro degli insegnanti somiglia un po' a quello delle prostitute che non fanno in tempo ad affezionarsi a qualcuno che subito devono passare ad altri. È vero, lo sguardo è sempre rivolto verso il futuro: nuove sfide, nuove esperienze, nuove realtà hanno il forte potere di attrarre più del ricordo, più del piacere della consuetudine ma … la bellezza di rapporti veri, sinceri, profondi segnati da momenti sui quali difficilmente scenderà l'oblio non potranno mai essere relegati su di un piano secondario. Per chi, come me, ha avuto la fortuna di vivere per anni insieme alle ultime quinte B e D del Livi questo momento di passaggio non può che essere caratterizzato dalla soddisfazione di aver fatto parte di gruppi formidabili dei quali resteranno soltanto straordinari ricordi e la consapevolezza che ciò che siamo stati ci aiuterà sicuramente ad affrontare e vincere tutte le nuove sfide che ci riserva il futuro.
Alle ragazze e ai ragazzi delle ex quinte B e C del Livi un caro saluto ed un abbraccio.

lunedì 22 luglio 2013

Sistema dei Musei della Piana Fiorentina


Nell'ambito di una riunione dei musei presenti nella zona nord ovest di Firenze hanno preso campo proposte operative che, se attuate, potranno fornire un sostanziale aiuto allo sviluppo culturale della nostra area. Da anni è infatti in atto una collaborazione abbastanza organica finalizzata soprattutto all'inserimento delle varie realtà all'interno del Piano di Indirizzo per la Cultura della regione Toscana. Anche quest'anno è stato ottenuto un piccolo finanziamento che è stato assegnato per una progettazione comune. La riflessione che è venuta spontanea all'interno del gruppo tecnico di lavoro è stata quella di spingere verso una più forte strutturazione dei rapporti creando una vera rete museale capace di coprire un'area importante per Firenze e la Toscana come quella della Piana Fiorentina. Una rete che ha come nodi principali i cinque musei che hanno prodotto la progettazione dell'attuale Piano di Indirizzo e più precisamente il Museo della Paglia e dell’Intreccio Domenico Michelacci (Museo Capofila), nel Comune di Signa, il Museo del Soldatino e del Figurino Storico, nel Comune di Calenzano, il Museo Antonio Manzi, nel Comune di Campi Bisenzio, il Museo Enrico Caruso di Villa Bellosguardo, nel Comune di Lastra a Signa e il Museo della Cultura Contadina Bruno Carmagnini, nel Comune di Sesto Fiorentino. Fra questi musei potrebbero essere attivate competenze specifiche di utilità comuni e attività trasversali tese a implementare e a rendere più organica l'offerta culturale nel nostro territorio. Una cartellazione comune, interventi di promozione, scambi di iniziative potrebbero costituire un elemento di forza in grado di di dare un aiuto nelle difficoltà economiche del momento. Nella Piana Fiorentina oltre ai musei della rete sono presenti realtà di grande interesse che, in un progetto globale, potrebbero essere coinvolti; il pensiero va principalmente ai tre musei di arte sacra di Sant'Andrea a San Donnino, San Giovanni e Lorenzo a Signa e San Martino a Gangalandi ma anche al grande museo di Doccia e al museo ferroviario di Signa oltre naturalmente le numerose raccolte che impreziosiscono l'Area Metropolitana Fiorentina.
Per dare avvio ad una progettualità più definita sono stato incaricato, in qualità di assessore del comune di Signa, di contattare gli Assessori di tutti i comuni coinvolti nel progetto per l’elaborazione di un protocollo d’intesa finalizzato alla definizione e alla nascita del Sistema dei musei della Piana Fiorentina.

domenica 21 luglio 2013

Alessandro Paoli

A settembre verrà ricollocato, su di una stele in pietra serena all'interno del giardino delle scuole medie, il busto in bronzo dedicato ad Alessandro Paoli. Il ritorno di questa pregevole scultura segnerà il completamento dei lavori di restauro che per un lungo periodo hanno impegnato il più importante plesso scolastico di Signa. Nonostante che migliaia di studenti abbiano frequentato questa scuola in molti ancora non conoscono il valore del personaggio cui è intitolata: forse occorre rimediare.
Sull’onda della legge che avrebbe fatto nascere nel 1962 la scuola media unica Signa si ricordò di un suo cittadino che, nonostante il grande spessore culturale, che ne aveva fatto uno dei più stimati professori della Scuola Normale di Pisa, a meno di cinquanta anni dalla morte era praticamente sconosciuto.
Al filosofo Alessandro Paoli venne dedicata la nuova scuola media statale di Signa che fu collocata nei locali interrati dell’edificio delle elementari di via Roma.
Quando la struttura scolastica venne inaugurata, fu collocato, su di una colonna in pietra serena, un suo busto in bronzo realizzato dallo scultore Piero Sedoni nel 1965.
Alessandro Paoli nacque a San Mauro il 3 febbraio del 1838 e morì a Pisa il 16 marzo del 1917 dopo un’intensa vita di studio e di lavoro costellato da innumerevoli pubblicazioni filosofiche.
Dopo aver conseguito la Laurea presso la Regia Scuola Normale Superiore di Pisa iniziò la sua attività di insegnante presso il Regio Collegio Militare di Firenze.
In pochi anni prestò la sua opera nei licei di città come Bologna, Brescia, Pistoia, Pisa e Padova sino al 1879 anno in cui sarà nominato professore di Storia della Filosofia nella stessa università che lo aveva visto studente.
Alessandro Paoli manterrà questa cattedra per 38 anni, praticamente sino alla morte, ottenendo dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione la deroga per superare gli imposti limiti di età.
Come filosofo era molto legato al pensiero di Rosmini che arricchiva confrontandolo con Kant, particolarmente importanti furono i suoi studi su Galileo e l’Umanesimo. Per dare operatività amministrativa al suo pensiero tentò fra le fila dei Liberali, senza successo, la carriera politica nelle elezioni del 1876.
Ha seduto sui banchi del Consiglio Comunale di Signa e sembra che abbia collaborato alla stesura dello statuto della Società Operaia e Ricreativa di Mutuo Soccorso di San Mauro.

La Storia

Nel 1964, a circa venti anni dalla caduta del Fascismo, Gianni Rodari scriveva nel suo “Libro degli errori”: 
 
Una volta le galline trovarono la volpe in mezzo al sentiero. Aveva gli occhi chiusi, la coda non si muoveva.
- E’ morta, è morta, - gridarono le galline. - Facciamole il funerale.
Difatti suonarono le campane a morto, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in fondo al prato.
Fu un bellissimo funerale e i pulcini portavano i fiori. Quando arrivarono vicino alla buca la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò tutte le galline.
La notizia volò di pollaio in pollaio. Ne parlò perfino la radio, ma la volpe non se ne preoccupò. Lasciò passare un po’ di tempo, cambiò paese, si sdraiò in mezzo al sentiero e chiuse gli occhi.
Vennero le galline di quel paese e subito gridarono anche loro:
- E’ morta, è morta! Facciamole il funerale.
Suonarono le campane, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in mezzo al granoturco.
Fu un bellissimo funerale e i pulcini cantavano che si sentivano in Francia.
Quando furono vicini alla buca, la volpe saltò fuori dalla cassa e si mangiò tutto il corteo.
La notizia volò di pollaio in pollaio e fece versare molte lagrime. Ne parlò anche la televisione, ma la volpe non si prese paura per nulla. Essa sapeva che le galline avevano poca memoria e campò tutta la vita facendo la morta. E chi farà come quelle galline vuol dire che non ha capito la storia.”

La storia invece bisogna capirla e capirla molto bene. La mancanza di memoria storica è un lusso che nessun popolo può permettersi. Obiettivi di democrazia, di libertà, di pace, di progresso, costati sudore e sangue a intere generazioni, rischiano di essere vanificati alla prima disattenzione o alla prima dimenticanza. Quando di una cosa non si conosce né il prezzo né il valore spesso siamo portati a trascurarne l’importanza. Troppe volte valori dati per acquisiti rischiano di perdere, agli occhi di chi maggiormente ne beneficia, le loro caratteristiche universali per essere soppiantati non da concreti bisogni ma dalla necessità di seguire quanto indicato dagli strumenti di propaganda in possesso dei vari centri di potere in grado di imporre, più o meno occultamente, visioni funzionali a impostazioni reazionarie. Libertà e democrazia rappresentano valori talmente preziosi da rendere necessarie una custodia ed un’attenzione pressoché costanti.

Eccomi!

All'improvviso ho voglia di scrivere e di affidare pensieri e considerazioni alla rete, che non ho mai amato. 
Per informarmi e comunicare mi sono affidato quasi esclusivamente alla carta;  lettura e scrittura  hanno rappresentato i miei principali strumenti, dunque la possibilità di un confronto senza guardare negli occhi l'interlocutore non mi entusiasma per niente. 
Riconosco però l'importanza di un mezzo più immediato cui affidare informazioni e pensieri che per me hanno un certo significato, aperto a chi voglia intessere un dibattito costruttivo.
Un blog non tanto come bollettino delle attività di cui mi occupo ma importante per socializzare con gli interessati idee ed eventi, grandi o piccoli che siano.
Cosa cerco? Un ritorno di opinioni,  fondamentale nella ricerca di sempre nuovi percorsi operativi o ideali.
E' anche auspicabile un incremento dei contatti  in una situazione generale di carente comunicazione: ogni strumento utile per un sincero scambio di idee deve essere accolto per il suo nuovo valore.