domenica 21 luglio 2013

La Storia

Nel 1964, a circa venti anni dalla caduta del Fascismo, Gianni Rodari scriveva nel suo “Libro degli errori”: 
 
Una volta le galline trovarono la volpe in mezzo al sentiero. Aveva gli occhi chiusi, la coda non si muoveva.
- E’ morta, è morta, - gridarono le galline. - Facciamole il funerale.
Difatti suonarono le campane a morto, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in fondo al prato.
Fu un bellissimo funerale e i pulcini portavano i fiori. Quando arrivarono vicino alla buca la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò tutte le galline.
La notizia volò di pollaio in pollaio. Ne parlò perfino la radio, ma la volpe non se ne preoccupò. Lasciò passare un po’ di tempo, cambiò paese, si sdraiò in mezzo al sentiero e chiuse gli occhi.
Vennero le galline di quel paese e subito gridarono anche loro:
- E’ morta, è morta! Facciamole il funerale.
Suonarono le campane, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in mezzo al granoturco.
Fu un bellissimo funerale e i pulcini cantavano che si sentivano in Francia.
Quando furono vicini alla buca, la volpe saltò fuori dalla cassa e si mangiò tutto il corteo.
La notizia volò di pollaio in pollaio e fece versare molte lagrime. Ne parlò anche la televisione, ma la volpe non si prese paura per nulla. Essa sapeva che le galline avevano poca memoria e campò tutta la vita facendo la morta. E chi farà come quelle galline vuol dire che non ha capito la storia.”

La storia invece bisogna capirla e capirla molto bene. La mancanza di memoria storica è un lusso che nessun popolo può permettersi. Obiettivi di democrazia, di libertà, di pace, di progresso, costati sudore e sangue a intere generazioni, rischiano di essere vanificati alla prima disattenzione o alla prima dimenticanza. Quando di una cosa non si conosce né il prezzo né il valore spesso siamo portati a trascurarne l’importanza. Troppe volte valori dati per acquisiti rischiano di perdere, agli occhi di chi maggiormente ne beneficia, le loro caratteristiche universali per essere soppiantati non da concreti bisogni ma dalla necessità di seguire quanto indicato dagli strumenti di propaganda in possesso dei vari centri di potere in grado di imporre, più o meno occultamente, visioni funzionali a impostazioni reazionarie. Libertà e democrazia rappresentano valori talmente preziosi da rendere necessarie una custodia ed un’attenzione pressoché costanti.

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