Nel 1964, a
circa venti anni dalla caduta del Fascismo, Gianni Rodari scriveva
nel suo “Libro degli errori”:
“ Una
volta le galline trovarono la volpe in mezzo al sentiero. Aveva gli
occhi chiusi, la coda non si muoveva.
- E’
morta, è morta, - gridarono le galline. - Facciamole il funerale.
Difatti
suonarono le campane a morto, si vestirono di nero e il gallo andò a
scavare la fossa in fondo al prato.
Fu un
bellissimo funerale e i pulcini portavano i fiori. Quando arrivarono
vicino alla buca la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò tutte le
galline.
La
notizia volò di pollaio in pollaio. Ne parlò perfino la radio, ma
la volpe non se ne preoccupò. Lasciò passare un po’ di tempo,
cambiò paese, si sdraiò in mezzo al sentiero e chiuse gli occhi.
Vennero
le galline di quel paese e subito gridarono anche loro:
- E’
morta, è morta! Facciamole il funerale.
Suonarono
le campane, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa
in mezzo al granoturco.
Fu un
bellissimo funerale e i pulcini cantavano che si sentivano in
Francia.
Quando
furono vicini alla buca, la volpe saltò fuori dalla cassa e si
mangiò tutto il corteo.
La
notizia volò di pollaio in pollaio e fece versare molte lagrime. Ne
parlò anche la televisione, ma la volpe non si prese paura per
nulla. Essa sapeva che le galline avevano poca memoria e campò tutta
la vita facendo la morta. E chi farà come quelle galline vuol dire
che non ha capito la storia.”
La storia
invece bisogna capirla e capirla molto bene. La mancanza di memoria
storica è un lusso che nessun popolo può permettersi. Obiettivi di
democrazia, di libertà, di pace, di progresso, costati sudore e
sangue a intere generazioni, rischiano di essere vanificati alla
prima disattenzione o alla prima dimenticanza. Quando di una cosa non
si conosce né il prezzo né il valore spesso siamo portati a
trascurarne l’importanza. Troppe volte valori dati per acquisiti
rischiano di perdere, agli occhi di chi maggiormente ne beneficia, le
loro caratteristiche universali per essere soppiantati non da
concreti bisogni ma dalla necessità di seguire quanto indicato dagli
strumenti di propaganda in possesso dei vari centri di potere in
grado di imporre, più o meno occultamente, visioni funzionali a
impostazioni reazionarie. Libertà e democrazia rappresentano valori
talmente preziosi da rendere necessarie una custodia ed un’attenzione
pressoché costanti.
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