domenica 8 novembre 2015

IN ITALIA È SEMPRE 25 APRILE.


La democrazia italiana nasce in questa data: una data che dà compimento al nostro secondo risorgimento e che riunifica nuovamente l'Italia dopo che la guerra voluta dal fascismo aveva vanificato lo sforzo di intere generazioni.
L'Italia di Vittorio Veneto è l'Italia del 25 aprile. L'Italia ha una storia lunga, bella, dolorosa.
Per questo intorno e sulla facciata del Palazzo Comunale di Signa sono state collocate nei vari anni lapidi commemorative inerenti momenti fondamentali della nostra storia. In queste lapidi si ricorda la Resistenza, l'alluvione del 1966, i 200 anni dell'arma dei carabinieri, i 150 anni della nascita dello Stato Italiano.
Personalmente, mentre era sindaco Paolo Bambagioni, ho fatto rimettere accanto al Palazzo Comunale la vecchia lapide dedicata ai caduti della grande guerra che con la risistemazione del municipio, negli Anni Trenta, era stata tolta dalla sua originale collocazione lasciando alla Cappella dei Caduti il luogo principale di ogni commemorazione.
Anche quest'anno, nel sacrario di San Miniato, si è svolta l'azione principale di questa giornata con la Santa Messa e la deposizione di una corona all'interno della cripta.
Mentre la campana dei caduti, fusa con il bronzo dei cannoni, suonava ininterrottamente sono stati letti i nomi di tutti i nostri soldati morti durante la Grande Guerra: il Piave, il Silenzio e il nostro Inno Nazionale hanno concluso la cerimonia.
Sulla facciata del Comune, in un unico luogo a questo preposto, vengono posizionate, da molti decenni e con tutta l'ufficialità istituzionale necessaria, le corone di alloro nelle date del 4 di novembre, del 25 aprile e in ogni altro momento dedicato alla memoria dei nostri caduti.
Da sempre l'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, ente morale iscritto all'albo del Ministero della Difesa e membro integrante del Consiglio Nazionale Permanente delle Associazioni d'Arma, ha affiancato l'Amministrazione Comunale in ogni iniziativa finalizzata ai valori della memoria portando la preziosa testimonianza di chi la guerra l'ha combattuta davvero.
Il comune di Signa, medaglia d'argento al merito civile, non sbaglia le lapidi e si onora, evitando polemiche strumentali che rischiano di offendere la memoria di chi per la guerra è caduto, di osservare con la massima delicatezza istituzionale ogni ricorrenza ed ogni celebrazione nello spirito primario di una comunità che, intera, vuole stringersi intorno ai nostri soldati e ai valori fondamentali della nostra Repubblica.

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