domenica 12 ottobre 2014

Echi di poesia latina nel parco di Bellosguardo

Patrizia Morelli legge le odi alle virtù di Cerere.

Questa mattina Villa Bellosguardo, la villa amata da Enrico Caruso, ha compiuto un passaggio importante attraverso i secoli riscoprendo la grandezza di quella poesia latina che nel XVIII secolo aveva ispirato la costruzione dei grandi gruppi statuari. Intorno alle figure delle diverse divinità, progettate da Giovan Battista Foggini e realizzate da Francescantonio Andreozzi e Isidoro Franchi, si è svolto un percorso poetico emozionale che, attraverso la figura di Enrico Caruso, si è mosso con la lettura di brani ricavati dalle Metamorfosi di Ovidio e dalle Odi di Orazio. Gianna Giotti, Marco Mazzoni, Patrizia Morelli e Barbara Raugei sono riuscite a far rivivere al parco un clima da anni ormai scomparso. La grande poesia latina si è unita all'ascolto della voce di Caruso offrendo ai presenti un cocktail carico di suggestioni capaci di far rivivere a Bellosguardo quello spiritus loci che lo ha reso un eccellente luogo dell'anima.
 Barbara Raugei legge le odi a Bacco.

Marco Mazzoni dopo aver letto le odi a Venere.

Giana Giotti recita i primi libri delle Metamorfosi di Ovidio.

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