sabato 31 agosto 2013

Un ricordo di Carlo Monni


In occasione dell'abbraccio sincero che Firenze ha voluto tributare ad uno dei suoi artisti più rappresentativi voglio esprimere anch'io l'affetto, vero e diretto, che un uomo come Carlo Monni sapeva provocare. Come ho detto una persona vera, interprete di una delle anime più caratteristiche del nostro territorio che forse, proprio per questo, non è stato valorizzato come meritava. La foto è del 17 marzo 2011, 150° anniversario dell'Unità d'Italia, ed è stata scattata dall'amico Fabio Braccianti. In mezzo all'ufficialità delle manifestazioni di quel giorno l'incontro con Carlo Monni mi offrì un momento di riflessione ulteriore sulla bellezza e sull'anima della nostra terra.

lunedì 26 agosto 2013

Ebbene si! Alé Viola!


Non un augurio, anche se non sono superstizioso, ma un incitamento sincero all'inizio di un campionato che si promette bello e difficile.
Parlare di Fiorentina può sembrare leggero a fronte delle tragedie e delle difficoltà che incombono su di noi e su tutta l'umanità ma amare la propria squadra e appassionarsi ad un gioco bellissimo come il calcio non impedisce certo di pensare e di agire su altri fronti più difficili e più impegnativi. Anzi, le piccole o grandi gioie che si provano di fronte alle azioni dei nostri “giocatori” possono aiutarci ad affrontare con più forza le prove di ogni giorno quindi … FORZA VIOLA!!!!

Arcobaleno d'estate: "Zingari" sul lago dei Renai


In un ambiente bellissimo, carico di atmosfere e suggestioni, si è svolto il contributo signese alla grande manifestazione regionale “Arcobaleno d'estate”. Nel grande prato sulla riva del lago dei Renai la Compagnia Teatrale Amarena Teatro ha presentato lo spettacolo "Zingari", una romanza teatrale tratta da un'opera di A.S. Puskin. Il fascino della trama unito ad una scenografia essenziale, ma forte, ha costituito lo sfondo vitale di attori che, in abiti più che credibili, sono riusciti a mettere al centro dell'attenzione di un folto e attento pubblico, l'umanità, gli amori, la cultura, l'arte di un popolo conosciuto spesso solo attraverso pregiudizi. Le musiche e le danze eseguite alla luce dei fuochi accesi sulla riva del lago in una luce crepuscolare hanno contribuito poi a rendere la serata particolarmente forte dal punto di vista emozionale.
Anche in questa occasione, di fronte ad uno spettacolo teatrale di non facile lettura, il Parco dei Renai è riuscito a mettere in evidenza potenzialità non ancora completamente sfruttate in campo culturale: di fronte a questa nuova proposta la risposta di Signa è stata come sempre adeguata.

mercoledì 21 agosto 2013

Il Mercatino di Signa ad Oberdrauburg


Come ogni anno la strada principale di Oberdrauburg si è colorata di bandiere tricolori in omaggio al Mercatino di Signa che ogni agosto arricchisce la Nudelfest della cittadina carinziana. Il gemellaggio di Signa con Oberdrauburg risale alla metà degli Anni Novanta ma da molto prima si sono sviluppati contatti e scambi tali da rendere molto facile incontrare signesi nelle località turistiche dell'alta valle della Drava. La relativa vicinanza, appena 460 km di distanza, e la grande cordialità degli amici austriaci hanno portato alla nascita di numerosi rapporti di amicizia che, collettivamente, si celebrano soprattutto nei due mercatini di agosto, in Austria, di novembre, in Italia. Anche quest'anno, alla presenza dei sindaci della vallata e delle autorità carinziane, Signa ha offerto una piccola immagine del suo artigianato e dei suoi prodotti alimentari mentre il prossimo 25 novembre il Mercatino di Oberdrauburg, che si svolgerà nel centro di Signa, aprirà la serie dei mercatini natalizi previsti nella provincia di Firenze. L'organizzazione dei mercatini e del gemellaggio è curata dall'Associazione Scambi Internazionali di Signa che, con il suo presidente Maurizio Catolfi, segue da anni gli scambi sia con l'Austria che con la Francia. Nella delegazione ufficiale l'assessore Giampiero Fossi che ha ricordato come, dal punto di vista politico, risulti indispensabile dar vita a conoscenze e contatti diretti fra le diverse comunità tesi a far si che il concetto d'Europa non resti freddamente limitato da dinamiche bancarie dove soltanto i grandi interessi sembrano guidarne la direzione. Per chi crede in un'Europa dei popoli e delle culture i gemellaggi rappresentano un vivo momento di sviluppo in grado di far crescere direttamente nuove figure di cittadini europei capaci di costruire dinamiche inclusive a servizio di un concetto sempre più aperto di umanità.
 


lunedì 19 agosto 2013

Verso il 4 settembre ricordando Gianni Cabrini


Il mese di agosto è caratterizzato da una serie di appuntamenti istituzionali, ai quali il nostro comune partecipa con convinzione, che ricordano momenti drammatici della nostra storia recente. Il 4 di agosto abbiamo festeggiato la liberazione di Lastra a Signa, il prossimo 4 settembre verrà invece ricordata la liberazione di Signa; nel mezzo la memoria di avvenimenti più tragici, legati ad un agosto che ha visto il nostro territorio subire oltre un mese di prima linea nel fronte dell'Arno. Oltre alle vittime dei bombardamenti e degli stenti causati dalla guerra gli abitanti di Signa hanno dovuto subire violenze, assassinii, esecuzioni sommarie da parte di un esercito tedesco ormai in ritirata. I nomi dei numerosi civili uccisi dai Tedeschi a Signa si aggiungono a quelli dei tredici martiri di San Piero a Ponti e a quello di Gianni Cabrini. Su Gianni Cabrini è necessario oggi spendere qualche parola in più perché, al di là del suo nome inciso all'interno della Cappella dei Caduti del Cimitero Monumentale di San Miniato e di qualche breve racconto in pubblicazioni storiche locali, il suo sacrificio sembra essere dai più dimenticato. Per adesso cito soltanto le parole scritte dal sindaco di Signa Vasco Nesti, in risposta ad una circolare della questura di Firenze del 14 settembre 1944, ma più avanti, in occasione del prossimo settantesimo della sua esecuzione, spero di arrivare alla pubblicazione di documenti più precisi intorno a questa terribile vicenda.
“ … Raccapricciante la fucilazione del proprietario della Fattoria di Castelletti Gianni Cabrini avvenuta il giorno 5 agosto decorso. La Villa del predetto era stata requisita dal comando germanico. Prima di abbandonarla per la pressione delle forze alleate il Cabrini reo soltanto di aver fatto delle rimostranze per i continui soprusi e vessazioni alle persone e alle cose, venne fucilato in presenza dei congiunti ed obbligato il fratello Cabrini Emilio a scavare la fossa che doveva servire per il suo seppellimento. Il fratello superstite venne catturato e deportato.”
Talvolta le celebrazioni tese a mantenere viva la memoria di una nostra storia recente vengono tacciate, da più parti, di essere immagini di vuota retorica ma è proprio grazie ad una certa ritualità che ancora oggi i nostri cittadini uccisi settanta anni fa possono essere ricordati con un nome che la violenza nazista non è riuscita a cancellare. I luoghi degli eccidi, i campi di sterminio o più semplicemente le cerimonie commemorative offrono, a chi sa comprenderle, quelle emozioni utili per fornire anticorpi, anche emotivi, necessari ad impedire il ritorno di avventure nefaste frutto spesso dell'oblio della storia. Chiaramente non esistono soltanto cerimonie, bandiere, gonfaloni, medaglie e sacrari: la memoria deve essere assistita soprattutto con la conoscenza della storia e con la convinta partecipazione a quei valori costituzionali, nati in anni difficili, che sono alla base della nostra libertà e della nostra democrazia.

mercoledì 14 agosto 2013

Buon Ferragosto!


Ferragosto, o Santa Maria come si diceva dalle nostre parti, segna un punto di passaggio abbastanza particolare nello svolgimento delle ferie e nel procedere dell'estate. Da molti è considerato il giorno festivo per eccellenza o comunque da destinare al riposo: penso che in una realtà frenetica, segnata da tempi estremamente veloci sia davvero necessario, anche all'interno di vacanze spesso usate per realizzare quello che nel resto dell'anno non è possibile fare, avere un piccolo momento di pausa. Ho detto pausa, non riflessione, la riflessione necessita di troppo lavoro e comunque spesso coincide con una programmazione del futuro e di altre cose da fare: oggi, almeno per qualche attimo e se possibile, stacchiamo brevemente la spina e assaporiamo la strana e difficile sensazione del non fare niente. Tranquilli! Non perderemo nessun treno: il nostro mondo non aspetta e sarà prontissimo a riprenderci nelle cose bellissime, ma faticose e impegnative, che ci accompagnano e ci accompagneranno ogni giorno. Buon Ferragosto a tutti.

martedì 13 agosto 2013

A Sant'Anna di Stazzema con il ministro Maria Chiara Carrozza


Ho avuto modo, durante le cerimonie in onore alle vittime di Sant'Anna di Stazzema, di ascoltare l'intervento del ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza: un intervento bello, chiaro e carico di tensione civica ma, soprattutto, indirizzato alla scuola e al suo dovere formativo nei confronti delle nuove generazioni. Il ruolo fondante della scuola ha trovato piena conferma nelle parole del Ministro che, nello studio anche interdisciplinare della Storia, ha individuato i necessari antidoti nei confronti degli orrori che hanno accompagnato e accompagnano il cammino dell'umanità. Condividendo in pieno i principi di Maria Chiara Carrozza mi sono permesso di esprimerle alcune delle difficoltà che si incontrano oggi nelle scuole medie superiori e in particolare ho segnalato la recente riduzione delle ore di insegnamento della Storia all'interno dei Licei scientifici e linguistici: affrontare nelle quinte il Novecento e le sue dinamiche in solo due ore settimanali rende difficile lo svolgimento di un programma complesso e particolare in cui riflessioni, comparazioni e approfondimenti hanno certamente bisogno di tempo. Al termine di questo breve colloquio, nel quale il Ministro ha riaffermato il valore dell'insegnamento della Storia, ho deciso di scriverle una lettera propositiva sull'argomento con il solo semplice fine di tenere alta la tensione sulla necessità di offrire agli studenti, soprattutto dell'ultimo anno, gli spazi necessari alla conoscenza di ciò che è alla base della nostra libertà e della nostra democrazia.