Con
le foto dei volontari signesi in azione per il Friuli e per l'Irpinia esprimo un
piccolo pensiero su quanto accaduto questa notte.
A
cadenza ciclica il territorio italiano viene pesantemente colpito da
terribili calamità che in poco tempo distruggono centinaia di vite,
paesi interi, comunità.
Quest'anno
ricorre il 50° anniversario dell'alluvione del '66, un evento che ha
visto i ¾ del territorio signese completamente sommersi con
distruzioni e danni che hanno avuto bisogno di sacrificio, lavoro,
solidarietà.
In
quell'occasione vennero subito in nostro soccorso gli amici di Reggio
Emilia, di Parma, di Viareggio e di molte altre realtà che da subito
si misero in movimento per aiutarci durante quei drammatici momenti.
Chiaramente
anche molti signesi si arricciarono le maniche e cominciarono,
insieme a chi era venuto a portarci aiuto, a ricostruire, come era
avvenuto nel dopoguerra, un paese distrutto.
Da
questa esperienza si rafforzò moltissimo il nostro volontariato che
ebbe le proprie punte di diamante nella Pubblica Assistenza di Signa
e nella Misericordia di San Mauro.
Da
allora di fronte ad ogni evento distruttivo o luttuoso le nostre
associazioni sono stati in prima linea. In Friuli come in Irpinia,
all'Aquila come in Emilia o nelle Marche i volontari signesi hanno
partecipato attivamente ad ogni operazione di soccorso e di
ricostruzione.
La
popolazione signese ha sempre contribuito con generosità ad ogni
intervento teso a riportare normalità nelle terre distrutte dai vari
sismi.
Anche
in questa occasione le nostre associazioni si sono già attivate e
dei mezzi sono già in azione. Rispondendo alla richiesta della
protezione civile nazionale, che richiede per le prime fasi di
soccorso personale di grande esperienza e preparazione, anche
Alessandro Minucci, responsabile della protezione civile del Comune
di Signa ha attivato il suo intervento.
Rispetto
ad alcuni anni fa il nostro Paese ha attivato un'efficiente struttura
di protezione civile in grado di rispondere adeguatamente,
temporizzando gli interventi, alla devastazione sismica che ha
colpito principalmente la provincia di Rieti.
Importante
sarà attivarci per rispondere ad ogni chiamata che ci può venire
dal coordinamento che segue gli interventi operativi nei luoghi del
sisma-
Il
bisogno di sangue rappresenta una delle prime necessità di questi
momenti: chi può donare si metta urgentemente in contatto con i
centri di raccolta.
Sono
convinto che Signa parteciperà con slancio e razionalità allo
sforzo comune che tutto il Paese sta facendo.
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