All'interno di un percorso
storico finalizzato
alla conoscenza di alcuni degli elementi più terribili del XX secolo
due classi del Livi, la VCL e la VDS, accompagnate dagli insegnanti
Giampiero Fossi, Nadia
Bastogi e Claudia Tonini,
hanno ricordato
Jan Palach, uno dei
principali simboli
della primavera di Praga.
I valori di vita e di libertà
soffocati dai carrarmati sovietici in quegli anni rappresentano
ancora oggi l'emblema stesso della democrazia.
Nell'affrontare la storia del
Novecento, un secolo schiacciato da opposti totalitarismi, Praga
costituisce un utile strumento di riflessione capace di far cogliere,
in quegli
stessi ambienti, profonde
conoscenze sulla
persecuzione secolare degli Ebrei, culminante nel sistema
concentrazionario tedesco,
e sugli orrori del
nazismo.
Nello stesso tempo è ben
visibile l'ottusità di
un regime, come quello comunista, capace di sostenersi soltanto
grazie al terrore,
all'intimidazione, alla
deresponsabilizzazione
e alle delazioni.
Dalle riflessioni emerse su
Jan Palach lo spunto a rafforzare i valori della nostra democrazia.
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