Questa
mattina Villa Bellosguardo, la villa amata da Enrico Caruso, ha
compiuto un passaggio importante attraverso i secoli riscoprendo la
grandezza di quella poesia latina che nel XVIII secolo aveva ispirato
la costruzione dei grandi gruppi statuari. Intorno alle figure delle
diverse divinità, progettate da Giovan Battista Foggini e realizzate
da Francescantonio Andreozzi e Isidoro Franchi, si è svolto un
percorso poetico emozionale che, attraverso la figura di Enrico
Caruso, si è mosso con la lettura di brani ricavati dalle
Metamorfosi di Ovidio e dalle Odi di Orazio. Gianna Giotti, Marco
Mazzoni, Patrizia Morelli e Barbara Raugei sono riuscite a far
rivivere al parco un clima da anni ormai scomparso. La grande poesia
latina si è unita all'ascolto della voce di Caruso offrendo ai
presenti un cocktail carico di suggestioni capaci di far rivivere a
Bellosguardo quello spiritus loci che lo ha reso un eccellente luogo
dell'anima.
Barbara Raugei legge le odi a Bacco.
Marco Mazzoni dopo aver letto le odi a Venere.
Giana Giotti recita i primi libri delle Metamorfosi di Ovidio.
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