mercoledì 24 agosto 2016

SIGNA A FIANCO DELLE VITTIME DEL TERREMOTO.


Con le foto dei volontari signesi in azione per il Friuli e per l'Irpinia esprimo un piccolo pensiero su quanto accaduto questa notte.
A cadenza ciclica il territorio italiano viene pesantemente colpito da terribili calamità che in poco tempo distruggono centinaia di vite, paesi interi, comunità.
Quest'anno ricorre il 50° anniversario dell'alluvione del '66, un evento che ha visto i ¾ del territorio signese completamente sommersi con distruzioni e danni che hanno avuto bisogno di sacrificio, lavoro, solidarietà.
In quell'occasione vennero subito in nostro soccorso gli amici di Reggio Emilia, di Parma, di Viareggio e di molte altre realtà che da subito si misero in movimento per aiutarci durante quei drammatici momenti.
Chiaramente anche molti signesi si arricciarono le maniche e cominciarono, insieme a chi era venuto a portarci aiuto, a ricostruire, come era avvenuto nel dopoguerra, un paese distrutto.
Da questa esperienza si rafforzò moltissimo il nostro volontariato che ebbe le proprie punte di diamante nella Pubblica Assistenza di Signa e nella Misericordia di San Mauro.
Da allora di fronte ad ogni evento distruttivo o luttuoso le nostre associazioni sono stati in prima linea. In Friuli come in Irpinia, all'Aquila come in Emilia o nelle Marche i volontari signesi hanno partecipato attivamente ad ogni operazione di soccorso e di ricostruzione.
La popolazione signese ha sempre contribuito con generosità ad ogni intervento teso a riportare normalità nelle terre distrutte dai vari sismi.
Anche in questa occasione le nostre associazioni si sono già attivate e dei mezzi sono già in azione. Rispondendo alla richiesta della protezione civile nazionale, che richiede per le prime fasi di soccorso personale di grande esperienza e preparazione, anche Alessandro Minucci, responsabile della protezione civile del Comune di Signa ha attivato il suo intervento.
Rispetto ad alcuni anni fa il nostro Paese ha attivato un'efficiente struttura di protezione civile in grado di rispondere adeguatamente, temporizzando gli interventi, alla devastazione sismica che ha colpito principalmente la provincia di Rieti.
Importante sarà attivarci per rispondere ad ogni chiamata che ci può venire dal coordinamento che segue gli interventi operativi nei luoghi del sisma-
Il bisogno di sangue rappresenta una delle prime necessità di questi momenti: chi può donare si metta urgentemente in contatto con i centri di raccolta.
Sono convinto che Signa parteciperà con slancio e razionalità allo sforzo comune che tutto il Paese sta facendo.

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