Come
ogni anno le Amministrazioni Comunali di Signa, Campi Bisenzio e
Lastra a Signa si sono ritrovate, insieme alle associazioni
combattentistiche e partigiane nel ricordo di uno dei più feroci
eccidi avvenuti nella piana fiorentina.
L'orrore
del passaggio del fronte lasciò nei territori signesi e campigiani
una lunga scia di sangue che nessuno oggi vuole dimenticare.
Alla
deposizione di una corona sulla lapide che ricorda le vittime si sono
succeduti gli interventi ufficiali di Adriano Paoli, Stefano Calistri
e Giorgia Salvatori per i tre comuni e di Selene Samà per l'ANPI di
zona.
Dopo
l'esecuzione del silenzio, curato dalla filarmonica G. Verdi di
Signa, l'assessore alla Cultura del comune di Signa Giampiero Fossi
ha invitato, nel sottolineare l'importanza della memoria con il detto
ebraico “Una persona non è morta sino a quando non viene
dimenticata”, ad una preghiera collettiva per i caduti e perché
mai più abbiano a ripetersi gli orrori che hanno accompagnato queste
terre nel 1944.
Alla
cerimonia erano presenti sia la polizie municipali che i Carabinieri
oltre naturalmente l'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Signa.
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