Dopo l'omaggio ai caduti presso il sacrario militare della Camerlona, in
mezzo alla consueta e festosa celebrazione di quella che è stata una
vittoria contro il Fascismo, dove una folta presenza di bambini
faceva da cornice colorata al più rigido cerimoniale militare, i
valori di una nuova resistenza al femminile contro la mafia hanno
caricato di un significato estremamente attuale una manifestazione
che da sempre riesce ad esaltare con parole nuove la forza della
nostra democrazia.
Accanto
alla presidente nazionale dell'ANPI la giornalista di Repubblica
Federica Angeli, attualmente sotto protezione, ha portato la sua
testimonianza ricordando la sua resistenza contro i clan che lei ha
contribuito a smascherare ad Ostia.
Coraggio,
fiducia nella giustizia, lotta contro ogni comportamento omertoso
sono stati strumenti che hanno portato la giornalista di Repubblica
ad infliggere un duro colpo alle infiltrazioni mafiose nella nostra
capitale.
Ogni
azione comporta però alti prezzi da pagare e rischi sia personali
che per la propria famiglia: soltanto uno spirito forte di resistenza
contro ogni tipo di oppressione può fare superare viltà e paura.
Libertà
e democrazia, donateci da chi ci ha preceduto, dobbiamo meritarceli
con la coerenza di una vita degna di chi ha combattuto ed è morto
sulle sponde del Senio 73 anni fa. Federica Angeli, dopo il suo
intervento ufficiale dal palco, si è incontrata con varie
amministrazioni: da parte della delegazione di Signa è stato
espresso un forte apprezzamento nei confronti della giornalista di
Repubblica e l'intenzione di continuare l'azione civica da tempo
intrapresa dalla comunità di Signa nella lotta contro ogni tipo di
mafia e di criminalità.
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