Ponte alle palle.
Al
fine di valorizzare una delle parti più antiche e misteriose della
storia di Signa sono iniziati degli studi finalizzati a ripercorrere
alcuni dei passaggi viari, oggi non più sul reticolo principale, che
in passato portavano un'intensa mobilità nel territorio signese.
Lo
stesso nome “Signa” indica con chiarezza la funzione di punto di
riferimento principale che nei secoli ha visto qui catalizzarsi più
di una grande struttura viaria. L'Arno, il Bisenzio, l'Ombrone.
Le
strade della transumanza, la Via Quinctia, il ponte e il porto
sull'Arno danno una visione abbastanza chiara del ruolo strategico di
un passaggio che in epoca etrusca poteva rivestire una certa
importanza nella stessa Via del Ferro.
Diversi
i ritrovamenti, i toponimi, i luoghi riferibili sicuramente ad una
presenza etrusca mediana fra le realtà di Fiesole e del
carmignanese. La stessa carta archeologica del comune di Signa
presenta situazioni di un certo interesse che dall'Ombrone e dalla
Piana di Lecore portano direttamente al centro abitato di Signa, ai
Renai, al Bisenzio e all'Arno.
Grazie
all'intervento e alla progettazione della regione Toscana la Città
metropolitana fiorentina ha predisposto una serie di percorsi
pedonali, a carattere storico-conoscitivo, tesi a valorizzare le
varie emergenze archeologiche.
In
questo contesto Signa farà ovviamente la sua parte evidenziando,
oltre a quanto contenuto nel suo Antiquarium, i luoghi dei vari
ritrovamenti e l'antica viabilità del proprio territorio.
Urna etrusca
Via di Citerna
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