La
democrazia italiana nasce in questa data: una data che dà compimento
al nostro secondo risorgimento e che riunifica nuovamente l'Italia
dopo che la guerra voluta dal fascismo aveva vanificato lo sforzo di
intere generazioni.
L'Italia di
Vittorio Veneto è l'Italia del 25 aprile. L'Italia ha una storia
lunga, bella, dolorosa.
Per questo
intorno e sulla facciata del Palazzo Comunale di Signa sono state
collocate nei vari anni lapidi commemorative inerenti momenti
fondamentali della nostra storia. In queste lapidi si ricorda la
Resistenza, l'alluvione del 1966, i 200 anni dell'arma dei
carabinieri, i 150 anni della nascita dello Stato Italiano.
Personalmente,
mentre era sindaco Paolo Bambagioni, ho fatto rimettere accanto al
Palazzo Comunale la vecchia lapide dedicata ai caduti della grande
guerra che con la risistemazione del municipio, negli Anni Trenta,
era stata tolta dalla sua originale collocazione lasciando alla
Cappella dei Caduti il luogo principale di ogni commemorazione.
Anche
quest'anno, nel sacrario di San Miniato, si è svolta l'azione
principale di questa giornata con la Santa Messa e la deposizione di
una corona all'interno della cripta.
Mentre la
campana dei caduti, fusa con il bronzo dei cannoni, suonava
ininterrottamente sono stati letti i nomi di tutti i nostri soldati
morti durante la Grande Guerra: il Piave, il Silenzio e il nostro
Inno Nazionale hanno concluso la cerimonia.
Sulla
facciata del Comune, in un unico luogo a questo preposto, vengono
posizionate, da molti decenni e con tutta l'ufficialità
istituzionale necessaria, le corone di alloro nelle date del 4 di
novembre, del 25 aprile e in ogni altro momento dedicato alla memoria
dei nostri caduti.
Da sempre
l'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, ente morale iscritto
all'albo del Ministero della Difesa e membro integrante del Consiglio
Nazionale Permanente delle Associazioni d'Arma, ha affiancato
l'Amministrazione Comunale in ogni iniziativa finalizzata ai valori
della memoria portando la preziosa testimonianza di chi la guerra
l'ha combattuta davvero.
Il comune di
Signa, medaglia d'argento al merito civile, non sbaglia le lapidi e
si onora, evitando polemiche strumentali che rischiano di offendere
la memoria di chi per la guerra è caduto, di osservare con la
massima delicatezza istituzionale ogni ricorrenza ed ogni
celebrazione nello spirito primario di una comunità che, intera,
vuole stringersi intorno ai nostri soldati e ai valori fondamentali
della nostra Repubblica.
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