lunedì 24 agosto 2015

QUELLE CONNERIE LA GUERRE


Nel 2015 ricorre il centenario dell'entrata in guerra dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale. Nel ricordo dei nostri caduti, dell'eroismo e dell'abnegazione di fronte al pericolo dei nostri soldati il pensiero mi corre istintivamente verso gli altri: altri soldati eroici legati, come i nostri, alla loro patria. Ai numerosi cimiteri di guerra presenti a sud dello spartiacque delle nostre Alpi ne corrispondono altrettanti nel versante settentrionale, a casa dei nostri “nemici” di un tempo. Stesse croci, stesse date di morte, stessa sofferenza, stesso dolore. Nel ricordare ciò che papa Benedetto XV ha definito come “inutile strage” e nella coscienza di quanto si sia consumato allora, sempre nelle parole dell'allora pontefice, il suicidio dell'Europa civile non possiamo che manifestare una forte soddisfazione per quanto in un secolo siamo riusciti a costruire. Al confine con l'Austria oggi non esiste più frontiera e il passaggio dai sacri confini che ci dividevano è indicato da un semplice cartello stradale analogo a quello che segna il confine fra Signa e Lastra a Signa.
Quando mi sono fermato in quel piccolo cimitero di guerra, subito dopo il Plockenpass, stavo andando a trovare gli amici di Oberdrauburg, città gemellata con Signa, per partecipare ad una festa dove il nostro comune mostrava, in un mercatino analogo a quello che verrà fatto a Signa nel prossimo novembre, propri prodotti e caratteristiche tipiche del nostro territorio.
Oggi, nonostante problemi, divisioni e contraddizioni, con la nuova Europa siamo diventati un unico paese capace di godere delle nostre comuni passioni e delle nostre differenze. L'Europa oggi non è soltanto un insieme di stati uniti da interessi economici e da opportunismi: l'Europa è la realizzazione di un sogno di vita e di pace è l'esaltazione del riconoscere quanto più siano forti gli elementi che uniscono rispetto a quanto divide.
Con uno sguardo deciso verso queste prospettive di pace e di libertà, nel ricordo degli oltre 650.000 italiani e dei 1.100.000 austriaci caduti nella guerra di cento anni fa, i comuni di Signa e di Oberdrauburg si avviano alla celebrazione del ventesimo anniversario del loro gemellaggio.


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