Nel 2015
ricorre il centenario dell'entrata in guerra dell'Italia nella Prima
Guerra Mondiale. Nel ricordo dei nostri caduti, dell'eroismo e
dell'abnegazione di fronte al pericolo dei nostri soldati il pensiero
mi corre istintivamente verso gli altri: altri soldati eroici legati,
come i nostri, alla loro patria. Ai numerosi cimiteri di guerra
presenti a sud dello spartiacque delle nostre Alpi ne corrispondono
altrettanti nel versante settentrionale, a casa dei nostri “nemici”
di un tempo. Stesse croci, stesse date di morte, stessa sofferenza,
stesso dolore. Nel ricordare ciò che papa Benedetto XV ha definito
come “inutile strage” e nella coscienza di quanto si sia
consumato allora, sempre nelle parole dell'allora pontefice, il
suicidio dell'Europa civile non possiamo che manifestare una forte
soddisfazione per quanto in un secolo siamo riusciti a costruire. Al
confine con l'Austria oggi non esiste più frontiera e il passaggio
dai sacri confini che ci dividevano è indicato da un semplice
cartello stradale analogo a quello che segna il confine fra Signa e
Lastra a Signa.
Quando mi
sono fermato in quel piccolo cimitero di guerra, subito dopo il
Plockenpass, stavo andando a trovare gli amici di Oberdrauburg, città
gemellata con Signa, per partecipare ad una festa dove il nostro
comune mostrava, in un mercatino analogo a quello che verrà fatto a
Signa nel prossimo novembre, propri prodotti e caratteristiche
tipiche del nostro territorio.
Oggi,
nonostante problemi, divisioni e contraddizioni, con la nuova Europa
siamo diventati un unico paese capace di godere delle nostre comuni
passioni e delle nostre differenze. L'Europa oggi non è soltanto un
insieme di stati uniti da interessi economici e da opportunismi: l'Europa è la realizzazione di un sogno di vita e di pace è
l'esaltazione del riconoscere quanto più siano forti gli elementi
che uniscono rispetto a quanto divide.
Con uno
sguardo deciso verso queste prospettive di pace e di libertà, nel
ricordo degli oltre 650.000 italiani e dei 1.100.000 austriaci caduti
nella guerra di cento anni fa, i comuni di Signa e di Oberdrauburg si
avviano alla celebrazione del ventesimo anniversario del loro
gemellaggio.