martedì 10 febbraio 2015

CELEBRATA A SIGNA LA GIORNATA DEL RICORDO


Si è svolta, nel Palazzo Comunale di Signa, una piccola cerimonia tesa a mantenere viva la memoria di fatti terribili come quelli avvenuti nei nostri confini orientali settanta anni fa. Gli orrori delle foibe e i silenzi che le hanno seguite si accompagnano all'indifferenza, se non all'odio, nei confronti degli esuli dell'Istria e e della Dalmazia. Pagine vergognose della nostra storia devono opportunamente essere ricordate senza cadere nei miti degli “Italiani brava gente”. Alla vergogna della dittatura e delle Leggi Razziali del 1938 sono seguiti atti di inaudita gravità che hanno accompagnato anni cruciali della nostra storia in ogni parte di Europa. Passato il fronte e ritornata alla Democrazia l'Italia, occupata nella ricostruzione e negli sviluppi della guerra fredda ha colpevolmente dimenticato le stragi perpretate dai partigiani di Tito e non ha accolto come doveva Italiani cacciati dalle loro case per la sola colpa di essere Italiani. Le pulizie etniche di quegli anni sono state occultate da interessi di partito, da ragioni di stato o, peggio ancora, da interessi personali a copertura di criminali di guerra: soltanto recentemente si è trovato istituzionalmente, con il presidente Ciampi, il dovere di mantenere il ricordo di quanto avvenuto. Su questa linea l'Amministrazione Comunale di Signa che non a caso ha istituito un apposito assessorato per le politiche della memoria finalizzato a far si che quanto è avvenuto, nei diversi orrori che hanno accompagnato la nostra storia, non abbia più a ripetersi.

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