Lo scorso 13
agosto, nel 53° anniversario della costruzione del Muro, ho avuto
modo di partecipare alle celebrazioni ufficiali che ogni anno si
svolgono davanti ai suoi resti alla presenza delle principali
autorità tedesche. In attesa di festeggiare, il prossimo 9 novembre,
il 25° anniversario della sua caduta oggi il pensiero va ai numerosi
caduti uccisi dalle guardie della Germania Orientale in alcuni
decenni dominati da un orrore strettamente pianificato. Dietro a
nobili parole come libertà, democrazia, antifascismo uno dei più
ottusi e servili governi europei ha costruito, un mondo quasi irreale
dove l'incubo della delazione e di uno stato di polizia al servizio
della dittatura ha tenuto sotto un regime dittatoriale e senza anima
milioni di persone. Oggi che Berlino è tornata ad essere di nuovo
una città bella, ricca, giovane, libera e vitale è bene ricordare
che così non è sempre stato e che ogni bellezza del presente non è
per sempre: valori come democrazia e libertà non sono doni caduti
dall'alto ma frutto di conquiste, di impegno, di sacrificio.
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