Si sono
svolte, negli spazi del museo ferroviario “Galileo Nesti” di
Signa le rappresentazioni dell'atto unico di Luigi Pirandello “L'uomo
dal fiore in bocca”. La Compagnia delle seggiole e la Nuova
compagnia di prosa hanno permesso ad un pubblico, non solo signese,
di apprezzare un'opera non semplice ma di forte coinvolgimento
emotivo. Le interpretazioni di Fabio Baronti e di Gianluca Pacini,
sotto la regia di Antonio Susini, hanno inaugurato una nuova funzione
altamente culturale per la stazione ferroviaria di Signa. Oltre ad
essere luogo primario di incontro e di scambio la stazione di Signa,
grazie a Salvatore Leoni e ai suoi collaboratori del museo, è
diventata centro di attività culturali che in un ambiente bello e ben
curato possono vertere sulle tematiche della ferrovia e del viaggio.
Il successo di questa manifestazione rafforza le scelte operate per
il rafforzamento e la valorizzazione della stazione ferroviaria di
Signa e di un quartiere che, grazie all'impegno dei suoi abitanti si
è trasformato da entità quasi degradata in luogo di eccellenza e di
centralità per tutta la comunità signese. Dagli interventi
strutturali legati al rinnovo di piazza stazione e all'apertura del
grande parcheggio nella zona dell'ex scalo merci si è passati ad un
progressivo fiorire di azioni più piccole ma non per questo meno
importanti e funzionali. L'apertura del punto di informazione
turistica, del museo, delle sedi dell'Auser e dell'Associazione
Scambi Internazionali si sono accompagnate al rafforzamento
dell'Hotel Europa e alla riorganizzazione della zona della
Manifattura e di piazza Cavallotti creando un movimento non ancora
concluso ma capace, se ben gestito di apportare vita, sicurezza e
socialità in quella che per secoli è stata la zona centrale di
Signa.
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