Grazie
alla parrocchia di Santa Maria è stato di nuovo offerto alla
cittadinanza un antico annesso agricolo adiacente una delle torri del
Castello di Signa, la Torre di Levante, praticamente nascosta alla
vista anche dei più attenti viaggiatori.
L'importante
ristrutturazione, utilizzata con mostre e manifestazioni di vario
genere, sottolinea la necessità di un altrettanto importante
intervento nella vicina torre che versa in condizioni non certo
positive.
La
Torre di Levante fa parte della seconda cinta muraria di Castello,
ricostruita dai fiorentini dopo le distruzioni di Castruccio del
1325, e mantiene ancora intatte le antiche caratteristiche medioevali
modificate invece nelle altre strutture difensive della Signa del XIV
secolo.
Sarebbe
bello restaurare e rendere nuovamente visitabile la torre che
potrebbe costituire un unico complesso monumentale collegandola al
vicino Palagetto e al piazzale già restaurato dalla Parrocchia.
Gli
oneri di una simile operazione non sono certo indifferenti ma, come è
già stato dimostrato in altre situazioni, con la volontà della
popolazione e con la sinergia dei vari enti, delle volte piccoli
miracoli possono accadere.
Il
Palagetto, l'adiacente annesso agricolo, la Torre di Settentrione, la
compagnia di San Miniato e le chiese di San Lorenzo e di San Gaetano
fanno di questa capacità dei signesi ottima testimonianza. In questo
contesto è bene non dimenticare le oltre trenta opere di arte sacra
e i tabenacoli che sono stati restaurati negli ultimi venti anni.
Il
Castello di Signa, con i resti delle sue tre porte e delle sue sette
torri, rappresenta un luogo di inestimabile valore per tutta la
Toscana: un impegno comune per restituire dignità a certe importanti
vestigia del nostro passato potrebbe costituire oggetto cui fare
convergere più forze.
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