Grazie alla
collaborazione fra il Museo della Paglia e dell'Intreccio ”Domenico
Michelacci” di Signa e il Museo “Enrico Caruso” di Lastra a
Signa si sta sviluppando nei locali di Villa Bellosguardo una mostra
dedicata ai cappelli di Caruso.
Oltre le
foto del grande tenore e dei suoi cappelli verranno esposti
all'interno degli spazi espositivi una trentina di cappelli prodotti
dalle locali industrie della paglia.
Le ditte
Bettina, Corti, Cristianini, Frasconi, Grevi, Inverni, Santelli,
Soprattutto … cappelli, Talli, Tesi hanno dedicato alcuni cappelli
a Caruso: nella mattinata di oggi sono stati indossati e fotografati
da Sabrina Pierozzi che allestirà all'interno del museo un
esposizione fotografica con le immagini scattate questa mattina.
Federico
Gori ha effettuato delle riprese di back stage mentre i preziosi
copricapo venivano indossati da modelle con scorci della villa e del
museo alle loro spalle.
Preziosa in
questa occasione la collaborazione fra le due amministrazioni
comunali di Lastra a Signa e Signa che hanno ulteriormente
manifestato la volontà di procedere alla realizzazione di una forte
rete museale aperta anche alle realtà di Sesto, Campi e Calenzano.
Come sempre
attivo e amico della cultura del nostro territorio il Rotaract Club
Firenze Bisenzio che ha partecipato in modo consistente
all'iniziativa.
Come
modelle/i si sono succeduti ad indossare i cappelli: Sara Biagiotti,
Vittorio Bozzalla, Francesco Bussolin, Edoardo De Gennaro, Margherita
Fossi, Filippo Lazzari, Arianna Mengoni, Clarissa Panicagli, Gioia
Santoni, Viola Santoni, Maura Ursini, Martina Zoccola. La mostra sarà
inaugurata il prossimo 13 dicembre alle ore 15.30 nel Salone di Villa
Caruso.
A margine
gli assessori alla Cultura Stefano Calistri, di Lastra a Signa, e
Giampiero Fossi, di Signa, hanno espresso la loro piena soddisfazione
nel vedere la sinergia e l'attenzione del mondo del lavoro e
dell'impresa nei confronti di eventi e attività culturali di questi
territori: in un momento non certo facile per l'economia e per i
rapporti sociali creare momenti di unità fra produzione e cultura
rappresenta sicuramente un'utile occasione di crescita e di sviluppo.
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